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16.11.18

riflessione sulla bellezza e tentato dialogo con un amante del trash uomini e donne


canzone consigliata \ colonna sonora




Risultati immagini per uomini e donne trashPrima d'iniziare   il post  , che  poi  è una discussione avvenuta  in una chat ( ebbene si cari\ care  amici\che  nonostante  i social  esistono ancora  )   tra  un mio contatto ,   mi sembra  opportuno  riportare la definizione  de  : <<  l'insieme delle qualità percepite tramite i cinque sensi, che suscitano sensazioni piacevoli che attribuiamo a concetti, oggetti, animali o persone nell'universo osservato, che si sente istantaneamente durante l'esperienza, che si sviluppa spontaneamente e tende a collegarsi a un contenuto emozionale positivo, in seguito a un rapido paragone effettuato consciamente o inconsciamente, con un canone di riferimento interiore che può essere innato oppure acquisito per istruzione o per consuetudine sociale. [ .... ] >>



bellezza
/bel·léz·za/
sostantivo femminile
La qualità capace di appagare l'animo attraverso i sensi, divenendo oggetto di meritata e degna contemplazione: Più dell'oro possanza Sovra gli animi umani ha la Bellezza (Parini); b. fisica ; la b. del volto, delle membra, delle forme ; b. spirituale ; part., di spettacoli naturali, opere d'arte ( ammirare la b. di un panorama ; un quadro d'incomparabile b. ), gesti o comportamenti morali ( la b. di un atto eroico, della virtù )..
CONCR.
Persona o cosa che costituisce oggetto o motivo di grande ammirazione e compiacimento: una b. di bambino; ha una macchina che è una b.; e pensare che da giovane era una b.!; anche enfaticamente.
"si mangia e beve che è una bellezza"
 ecco   la discussione  .

 parlando di programmi tv   
XXXXX  mi  chiede   lo hai mai visto uomini e donne  ?
IO  no    stavo  guardando altro  
XXXX  lo  trovi  in replica   o  degli spezzoni   qui su  https://www.wittytv.it/uomini-e-donne/
IO  non vedo roba  cosi  scadente   e   dozzinale  . Esso  è  da  quei pocho  pèassaggi  che  ho visto  a  blog   o  facendo  zapping    fra  un  canale  e  l'altro    uno   degli esempi più palesi di televisione trash in Italia,   dove le  situazioni che si creano nella trasmissione sono  al  90  %  in realtà sceneggiate e studiate a tavolino dalla redazione (e quindi non reali) e che i protagonisti del programma sono    in realtà dei figuranti scritturati dagli autori (in effetti molti tronisti e pretendenti, che venivano presentati come ragazzi e ragazze comuni, in realtà   sono  , se  ti  fai  qualche  ricerca in rete  o vedi altr programm simili  , gente  sotto contratto con delle agenzie di moda e di spettacolo ed hanno  già avuto esperienze televisive pregresse alla loro partecipazione al dating show). Inoltre  è  un programma  ,  come quelli politici e  d'attualità     dove   non si capisce  niente   per  i tLe critiche sono state rivolte anche ai toni polemici e spesso rissosi,   sembra  di stare  in un pollaio    , si beccano  ed  si   parlano (anzi meglio   s'urlano )  ,  addosso  con accenni   quando  va  bene  di turpiloquio  ed  volgarità gratuite  . 
XXX  non è bello  ciò  che    bello  , ma  è bello ciò  che  piace . 

Allora    rispondo  alla    sua citazione  ad  .....   del  famoso  proverbio

 IO  secondo     il  tuo  ragionamento  anche   la  ....     proprio come la canzone   ma  che  cos'è   di Mina che è vero fu forse estesa alla cattiva alimentazione ma che amio avviso Mina aveva centrato la verità proprio con questa canzone, riferendosi alla tv spazzatura che allora sta appena iniziando



XXXX 😂🤣😒😜 Sei proprio  uno  snob  intellettuale    , un jurassico
IO  cambiamo discorso  che è meglio  va 
[ .... ]

Questa   discussione dimostra   su certi argomenti e con certi amici\che   è impossibile   parlare   seriamente   di  programmi  tv  vedere    il  film Italiano medio di Maccio Capatonda   di cui   trovate  qui   la  trama   e   qui  sotto   il trailler



    Ormai  il  90 %   della  gente  ha  mandato il cervello   all'ammasso   o la  sera ,  ma purtroppo non solo  ,   lo   spegne  mettenedo  il pulsante   su  OFF  .  Saro come  mi  è stato  detto :  uno snob ,    jurassico , all'antica , ecc     ma  almeno    sono   "  genuino "  almeno     fin  quando 
 reisterò  visto che                       
                               [...]
IL   mio  tempo  non  è  denaro 
Ma il mare  aperto    dei   sentimenti
le  vele  al vento  del mio 
pensiero 
finchè  quel vento resisterà
da   La mia patria non è un'azienda (Sabina Guzzanti)

  e    non   rendenderanno tali  programmi  obbligatori 


25.3.17

CASTELNUOVO SCRIVIA Nicolò, il ragazzo che vuole vivere nel passato

  da  http://laprovinciapavese.gelocal.it del 24 marzo 2017 Leggo con misto  di  risata  e serietà  la storia  di Nicolò, un ragazzo che vuole vivere nel passato . Egli Ha 19 anni, diplomato al liceo artistico e una grande passione per l'antiquariato. Ama indossare cappelli e abiti d'epoca. Interpreterà un calciatore in un film sulla storia del grande Torino


Nicolò Maimone

CASTELNUOVO SCRIVIA.
Vorrebbe vivere nell’Ottocento e si veste con abiti dell’epoca, il 19enne castelnovese Nicolò Maimone, scelto recentemente per recitare in un docufilm dal regista Victor Vegan. Figlio di Loredana Filograno, parrucchiera da 42 anni, conosciuta come Lory e Renato Maimone dipendente come autotrasportatore per la “5 Valli”, Nicolò sin da quando era piccolo ha mostrato interesse per l’antiquariato, soprattutto Ottocentesco.














«Colleziono ogni tipo di oggetto: mobili, abiti, libri, bastoni e santini, tanto che ho ricevuto da Papa Francesco una delle prime lettere che ha inviato, proprio perché venuto a conoscenza della mia passione. Mi piace restaurare tutto quello che trovo, a volte abbandonato da chi non da importanza a questi oggetti, per me di valore inestimabile, Mi piace vestirmi con abiti d’epoca e portare i cappelli. Molti mi donano oggetti che poi rendo riutilizzabili, come le biciclette. Ho sistemato anche un calesse che il regista vorrebbe utilizzare in una scena del film. Più o meno colleziono qualsiasi tipo di oggetto prodotto fra gli inizi Ottocento ed il 1950, compresi libri, tessuti ed opere d'arte».
Nicolò, ha 19 anni e vuole vivere nel passatoVuole vivere nell’Ottocento e si veste con abiti dell’epoca, Nicolò Maimone, 19 anni, di Castelnuovo scrivia, ha scelto recentemente per recitare in un docufilm dal regista Victor Vegan. Figlio di Loredana Filograno, parrucchiera da 42 anni, conosciuta come Lory e Renato Maimone dipendente come autotrasportatore per la “5 Valli”, Nicolò sin da quando era piccolo ha mostrato interesse per l’antiquariato, soprattutto Ottocentesco.



                                 (Video Studio Serra)


Diplomato al liceo artistico, Nicolò veste fuori dai canoni della moda ed ama circondarsi di oggetti dal profumo antico; ricerca fra mercatini e negozi, camicie, abiti, cappelli e sciarpe che gli conferiscono un aspetto unico. Ha già frequentati corsi di restauro e si sta informando per seguirne altri. Recentemente, è stato contattato dal regista Victor Vegan per interpretare il ruolo del calciatore Herbert Kiplin nel suo film, dedicato appunto alla storia del Torino; una grande soddisfazione per lui e per la sua famiglia. Le riprese del film sono già iniziate negli studi di Collegno e Torino.
Paola Dellagiovanna

31.1.15

IL RINNOVAMENTO FRASE 2 DI DYLAN HO TROVATO L'INCANALAMENTO GIUSTO ? [ Dylan Dog #341 - Al servizio del caos ]



Finalmente è arrivato il n 341"Al servizio del caos", di Dylan Diog con la prima apparizione di John Ghost scritto e sceneggiato da Roberto Recchioni e disegnato dal duo Daniele Bigliardo e Angelo Stano la copertina è del solito Angelo Stano . In esso ci si chiede
Perché la gente uccide per strappare di mano il nuovissimo Ghost 9000, un avveniristico smartphone, ai legittimi proprietari? Quale segreto racchiude lo strabiliante gioiello tecnologico? E quali segreti si celano nel passato di John Ghost, l'uomo a capo della produzione dell’iper-esclusivo dispositivo, una figura destinata a dare parecchio filo da torcere a Dylan Dog, cambiandone per sempre l’esistenza? Il caos: una forza primordiale che precede le stelle, il disordine di tutte le cose, l'inevitabile apocalisse, l'alpha e l'omega dell'universo stesso. Ma cos'è il caso per John Ghost?
Un datore di lavoro esigente e capriccioso. Capace di donargli grandi poteri ma anche enormi responsabilità. Perché è il caos che ha ucciso i dinosauri. E sarà sempre il caso a sterminare la razza umana e a fare la vita a qualcosa che ne prenderà il posto.
Potrà John Ghost trovare l'equilibrio tra i suoi interessi personali e l'indifferente orrore cosmico voluto dal suo capo? E riuscirà Dylan Dog a resistergli in qualche maniera?
Tutte domande che secondo pronmtoalaresa.blogspot.it ( il blog ufficiale di Recchioni ) troveranno le loro prime risposte nell'albo 341 dell'inedito mensile dedicato a Dylan Dog, in edicola a fine gennaio 2015. In questa storia assisteremo al primo incontro tra l'Indagatore dell'Incubo e quello che noi definiamo come un Agente del Caos e pur non volendo rivelare troppi dettagli per non rovinarvi il gusto della sorpresa, possiamo dirvi sin da subito che non esiste Bellerofonte senza la sua Chimera. E che tra i due non scorre mai buon sangue (ma cattivo sì, e anche parecchio). nalmente un cattivo un po moderno. i
nfatti come dice lo stesso lo stesso Angelo Stano << (...) Per la realizzazione grafica di questo personaggio, il nuovo arcinemico di Dylan Dog, che dovrebbe entrare nella galleria dei grandi "villain" del fumetto, ho cercato di rifuggire dai classici stereotipi dei cattivi, dai tratti marcati, sguardo arcigno, ghigno stampato sulla bocca, aspetto truce e via dicendo, puntando invece su una immagine più sfumata e ambigua.

Dietro suggerimento di Roberto, ho preso inizialmente spunto dal volto dell'attore Michael Fassbender, soprattutto nella rappresentazione del suo profilo, caratterizzato dalla fronte ampia e arretrata. Dei tratti frontali, ho conservato lo sguardo e il taglio della bocca. Per il resto ho preferito discostarmene.
 Ho aumentato la larghezza della mascella e diminuita quella del cranio. Le orecchie rientrano nell'ovale del volto. Ho rafforzato e inarcato le sopracciglia, i capelli corti sono da intendersi rossicci di colore.
La figura è slanciata, robusta e elegantemente abbigliata con un completo bianco (inizialmente era stato disegnato scuro), giacca abbottonata e fazzoletto nel taschino. Il tutto dovrebbe conferire al personaggio un'aura di uomo carismatico e sicuro di se. (...) >> qui in questo post della pagina facebookiana dedicata a John Ghost .
Confermare quanto già anticipato qui nel post : << il rinnovamento della gestione Recchioni di Dylan Dog è entrato nel vivo >> che da tiepido sto incominciando ad avere fiducia ed a sperare che quello di D sia un vero rinnovamento in profondità ( che peraltro andava fatto e non era più procrastinabile \ rinviabile visto il declino in cui da un paio d'anni stava cadendo e da cui << [...]
 Erank anni  che  DD     si portava  dietro   quest'ansia      di   rinnovamento   ma   non   riusciva    a liberarsi   degli stereotipi e  dei luoghi comuni  ma  alla  fine ci  è riuscito




Infatti  Gli albi della fase 2, finora, hanno introdotto innovazioni utili a ridare linfa vitale al personaggio, dopo che ormai i cliché della serie, le dinamiche interpersonali, erano corrose dal loro abuso. La nuova fase, inoltre, ha il pregio di portare Dylan nel nuovo millennio visto che, a differenza di altri personaggi contemporanei, la società in cui si muoveva sembrava un'eterna Londra da cartolina ferma agli anni '80. [....] >> ( da questo articolo di comicus.it   )
Declino evidente anche a chi ora si lamentano dicendo erano meglio i numeri vecchi e che darà i suoi frutti ( è questo sembra il primo ) . Una storia avvincente come non si vedeva dal un bel po' di tempo Alcuni  lo hanno trovato di difficile lettura e hanno ( sottoscritto compreso ) dovuto rileggerlo per capirlo meglio una seconda volta . Vista  la caratteristica di questo numero ciò  è buon segno . Infatti   è ' logico che il frontea  numeri  del genere   all'inetrno   dei fans ,  s'iniziano a vedere le prime crepe , nella spaccattura tra " Oldy Boy " e nuovi   fans  . Infatti prendo a caso alcuni commenti dalla pagigi na fb ufficiale di Dylan .


Federico Mele Bigliardo è sbalorditivo. Da sempre il mio preferito tra le fila di Dylan... Sfrutto l'occasione per fare un altro commento: è una mia impressione o dall'inizio del nuovo corso si è alzato nettamente anche il livello grafico della testata? I disegnatori sono sempre loro, ma noto una qualità e una dedizione che non è sempre scontato trovare in una testata mensile. E ne sono molto contento
Mi piace · Rispondi · 2 · 26 gennaio alle ore 16.40




Giovanni Romanelli Grazie ma anche no. Ridateci il nostro vecchio Old Boy!
Mi piace · Rispondi · 10 · 5 ore fa



Dylan Dog - Sergio Bonelli Editore Nessun problema, lo trovi nel Maxi Dylan Dog Old Boy
Mi piace · 33 · 5 ore fa


Pietro Chiusolo Jr. giovanni mi vuoi far credere che non ami dylan che passa tra 2 veicoli correndo su 2 ruote con l'auto di 007?? sei proprio il solito vecchio rimasto ai primi 100 numeri
Mi piace · 3 · 4 ore fa


Pietro Chiusolo Jr. e non chiamarlo piu old boy che non lo ha mai sopportato!
Mi piace · 2 · 4 ore fa · Modificato


Luca Svizzeretto Ma basta avete rotto! Se non vi piace non compratelo e fine. Ora la cosa sta diventando ridicola. Dylan Dog continuerà a vendere e la vita andrà avanti anche se a voi non sta bene. Doceva Sclavi nuncerompete
Mi piace · 4 · 2 ore fa


Pietro Chiusolo Jr. un giorno arriveremo a questo

Mi piace · 2 · 2 ore fa

Disegni ottimi , puliti  ,  che denotano  un nettissimi  miglioramento  di  Bigliardo e  fanno  vedere  che  con il rinovamento  si stann curando  di più anche i disegni e  i tratti   dei personaggi   . Io propongo   oltre  a quantro ho già proposto   in un precedente post    di   arruolare  , ovviamente  dopo la  fine  della saga  , lo staff  di Orfani  . Ottime  le battute  di  Groucho, poche  ma  incisive  ed  in linea  con gli avvenimenti   della  storia    .
  Una  velata  nostalgia  , con l'inevitabile   addio al vecchio ( quindi   secondo una mia personale  lettura    al creatore  Sclavi ) ,  nel personaggio di Marcus Irvine .
 Un Dylan    dei vecchi tempi Ottima la ripubblicazione all'interno del numero dell'albetto speciale datto  in omaggio nelle  fiere del settore ,  una dimostrazione   della   cura attenzione verso i fans che partecipano alle fiere manifestazioni fummettistiche e comprando i numeri speciali con le variant .   Un   DD  con ei personaggi bastard inside  ,  proprio come  ai vecchi tempi .  Infati    strano che  l'ambasciatore  inglese  visto  per  come tratta  (  anche  se    conoscendo  DD     da  diversi anni  ,  non  ha  quell'intenzione  di  attaccare  un popolo o  una  nazione )    l'inghilterra e le  sue istituzioni     non  si  sia  incazzato    con la Bonelli   o   con quello italiano o  non gli ne frega niente   o   sono  molto   diplomatici  . Se  dylan lo  avesse fatto con quelle italiahne  apriti cielo  .  Ottime le  battute di Groungho .  Bello  i riferimenti  all'addiodi Sclavi   rappresentato   nel personaggio Marcus  Irvine    Quindi     dopo alcuni   numeri  d'alti e bassi    sembra   che la  gestione Recchioni  abbia   trovato  ,  speriamo  , la strada del  tanto  ed  atteso  agoniato    rinnovamento  \ svecchiamento . Adesso    vedremo  come  procederà   dopo aver  abozzato i personaggi  principali  coprimari e l'amtagonista


4.11.12

Donatella Turri la Bardot sardo-veneta: «Così salvo i cani torturati»


 Come  si può desumere sia    da quest'altro articolo della nuova  sardegna   un attrice e  un appartenente  al mondo  dello spettacolo ha scelto     già  da tempi  non sospetti  , almeno cosi sembra, la  causa  animalista   


Dalla nuova sardegna del 4\11\2012 un artitcolo interessante di Pier Giorgio Pinna

INVIATO A SANPANTALEO
Ha vissuto cinque vite. Nell’ultima salva cani torturati,feriti,abbandonati. «Fellini mi diceva che ero troppo “pispoletta” per la parte che nella Dolce Vita fu poi affidata a Valeria Ciangottini, eppure nonostante gli occhi malandrini e quella mia aria sbarazzina io già allora avevo un’unica grande passione: non il cinema, ma gli animali. I randagi.I gatti.Tutte le bestie.Persino i topi». L’ex attrice Donatella Turri, due matrimoni alle spalle e nessun figlio,ha 69 anni,ne dimostra 20 di meno ed è sempre bellissima. Sardo-veneta, sin da piccola legata all’isola, abita da decenni in Gallura.Prima a Porto Cervo. Adesso sulle colline di San Pantaleo. Dopo tante esperienze internazionali fatte alleSeychelles, a Ischia, a Saint Tropez e tra Roma e Milano anche nella moda, oggi è questo il suo
regno: un gommone di cinque metri all’ancora e una casa con una meravigliosa vista sul mare
della Costa, popolata da undici meticci raccolti per strada e tre micioni dimenticati dai vecchi
padroni che ti guardano con l’aria di saperla lunga.
La prima vita. Sembra uscita da un romanzo la storia di Maria Donatella Turri Gandolfi,(  foto sotto al centro  ) questo il suo nome completo.

Donatella Turri con alcuni dei suoi undici cani nella casa sulla collina di San Pantaleo (Foto servizio Gavino Sanna)
Di madre veneziana (la signora Aldina,che poi avrebbe spesso accompagnato la figlia minorenne sul set), l’ex attrice è nata nel marzo 1943, due mesi dopo la morte improvvisa del padre,padovano. «Mamma al momento del parto venne trasportata in calesse da Riccardo Bacchelli,
l’autore del Mulino del Po», ricorda lei oggi tramandando i racconti di famiglia. «E sin da bambina ero scatenata: via, in strada, sempre dietro a barboncini e cuccioli»,aggiunge.
La seconda vita. «Quando avevo 14 anni,dopo un primo trasferimento a Bologna, mia madre si sposò con quello che sarebbe poi diventato il mio papà per sempre,l’imprenditore Gandolfi: politicamente vicino al Partito liberale italiano,operò in Sardegna con cantieri a Oristano e divenne a lungo il presidente regionale dei costruttori – continua l’ex attrice – È da quel momento che è nato il mio amore per l’isola.
Mio papà, d'altronde,non era il tipico miliardario che pensa solo a fare soldi: si trovò un socio, lavorava 15 giorni al mese e i restanti li passava viaggiando con noi: “Perché dovrei faticare a far soldi se poi non ho il tempo per spenderli?”, era la sua frase preferita».La terza vita. E il cinema? «Il debutto avvenne nel 1960 a Roma con “I dolci inganni” dopo un provino fatto al Liceo Internazionale dove ancora studiavo» - dice Donatella Turri–Lo stesso anno ho partecipato a “Risate di gioia”,nel 1961 a“Che gioia vivere” e nel ’62 ho fatto la protagonista in “La cuccagna”. È sul set di quest’ultimo film, ritratto in controluce dell’Italia del boom economico, che ho conosciuto Luigi Tenco.
All'inizio mi considerava una pariolina antipatica.
Poi, prima che si uccidesse a Sanremo,siamo diventati amici. Ma non siamo mai stati fidanzati, com'è stato scritto».
La quarta vita. Perché è finita così presto con il mondo della celluloide? «Guadagnavo bene, lavoravo poco, ma non faceva per me: in giro c’erano troppi palloni gonfiati. E la mia famiglia era più che benestante di suo. Mi sono guardata attorno. Ho frequentato il Piper. Sono diventata una delle ragazze di Bandiera Gialla. E mi sono divertita un sacco con Arbore e Boncompagni. Più avanti, con un’amica,
ho rilevato la Documento film.
C’erano frammenti in bianco e nero di estremo interesse,anche sulle miniere del Sulcis. Dopo averli catalogati e sistemati,li abbiamo venduti al Dipartimento storia-educazione della Rai».Negli anni’80 e’90,mentre si dedica a creazioni di moda e franchising,sposa Giancarlo Gorrini,assicuratore che dopo Tangentopoli chiamò in causa Di Pietro per il famoso caso della Mercedes ( l’allora pm venne inseguito scagionato da tutte le accuse).Da lui si è separata anni fa. La quinta vita. Molto prima, però, il trasferimento definitivo nell'isola. «Ho avuto a lungo un appartamento a Porto Cervo, ma l’ho venduto per comprare questa tenuta di quasi due ettari a San Pantaleo dove i cani possono stare meglio–spiega oggi Donatella–Qui a casa,l’ho chiamata AbbaIlde,vivono randagi che in passato sono stati sotto posti a sevizie feroci». Adesso hanno età comprese tra i 10 e i 2-3 anni.Con loro,un paio di cuccioli che presto saranno dati a nuovi proprietari.Mentre due cani da caccia abbandonati da automobilisti sulla provinciale che porta al paese sono stati “alloggiati”,
sempre a cura di Donatella,in altrettante cucce lungo la viuzza che porta alla sua abitazione.Ma per via dei continui Sos che arrivano dalla Lida di Olbia la residenza dell’ex attrice è una specie di polo per aiutare animali sofferenti .Dove i super felini Alice, Zazà e Taitù dimostrano come a volte sia una leggenda il perenne conflitto cane-gatto. Dei randagi che tiene con lei Donatella conosce tutto: «Si chiamano Natalino, Virgola, Schumy,Ciro, Tobia, Belinda, Lothar, Arturo, Rambo, Lulù e Minnie.
Uno era stato scaraventato nella campana del vetro: per segare il cassonetto abbiamo dovuto pagare il Comune.Un altro sepolto incaprettato, solo la testa fuori dalla terra.Un altro era finito nel laccio di un bracconiere. Un altro ancora aveva la colonna vertebrale frantumata, solo il 50% di possibilità di sopravvivere a un intervento durante il quale gli hanno applicato tante placche metalliche: per mesi sono stata china sul pavimento con lui per aiutarlo a camminare, è lui Schumy, ora è veloce come una lepre». Lei non lo dice, ma pur di salvarli ha speso decine di migliaia di euro.«Adesso non sono più ricca,eppure quando vedo un animale soffrire non so resistere e lo aiuto»,si limita ad aggiungere prima di corrervi a verso la sua sesta vita.

sempre  dalllo stesso giornale

Successi  e  mondanità Quei film con Chabrol e Monicelli Negli anni’60 ha lavorato anche per Lattuada e René Clement


È durata un decennio l’avventura nel cinema di Donatella Turri.Intutto ha partecipato a 11film.
Il primo diretto da Lattuada, il secondo da Monicelli,ilterzo da Renè Clement e il quarto da Luciano Salce(  foto  a destra )  Per il grande regista  francese Claude Chabrol  ha girato nel 1969 «Una moglie infedele”.«Mi hanno attribuito tanti fidanzamenti , ma uno è vero: ho
avuto un flirt con Ugo Tognazzi», racconta oggi Donatella.
«Lui – prosegue – non voleva : per via della differenza d’età,diceva. Così sono stata io a a conquistarlo», racconta ancora lei.
Che, sino al primo matrimonio  con lo sceneggiatore Maurizio Bonuglia,d aneddoti di quel periodo potrebbe fare un elenco sterminato:«... come quella volta che mia madre lanciò una secchiata d’acqua contro Celentano e Don Backy: loro volevano farmi una serenata sotto il nostro albergo mentre insieme giravamo “Uno strano tipo” , ma avevano sbagliato stanza e con le chitarre si erano piazzati per due ore davanti alla sua camera anziché sotto la mia ».
In quella fase della sua carriera, Donatella ha conosciuto Claudia Mori, «non ancora mo gliedi Adriano», Sylva Koscina e tanti altri protagonisti di Cinecittà.C’era scritto da allora nel suo destino che sarebbe diventata
una Brigitte Bardot in difesa degli animali? «Macché, macché...io BB l’ho conosciuta,era nostra vicina Saint Tropez,stupenda,fantastica, una meraviglia della natura. In quel periodo stava con l’attore e playboy Gigi Rizzi. Non facevano che litigare. Noi sentivamo le urla ogni notte.Lei alla fine lo ha sbattuto fuori dalla sua villa:ce lo siamo ritrovati nudo sulla terrazza del nostro residence».(pgp)





Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...