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Da chi abbiamo imparato l'immortalità se non dall'immortale

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MANO NELLA MANO NELLA NOTTE DI GIZA         Splende il tuo sguardo mai quasi orfico nella notte di nettare, stella fissa nel firmamento, non muore nel tramonto,non viene sciacquata via dall’alba, le ciglia battono cicloniche portando repentini aggrappamenti e sulla tua bocca inzuppata dal sangue delle escoriazioni dei papaveri è nata oh si fremo è nata l’ultima avventura scala appoggiata al sole e così dobbiam traballar per la gloria di qualcuno che non ci ama ma io L’ho buttata la al sole, voglio il sole le corriamo incontro scherzando la sera aspettare era più folle del gesto che abbiamo fatto così noi correvamo incontro alla sua alba dalla notte in bilico sul cratere dell’intimo tentativo sudando antiche secrezioni rem. Dentro la corsa affannosa sentir la tua dispnea perché vuoi toccar il folle fa vibrar le corde che ho attaccato alle stelle ed essa sembra uscita dal mio sogno d’oro, troppo lontana che non lo riesco ad acchiappare hai già compiuto la magia del miraggio, allora tente

Lento

  Il lento procedere del tempo logora i miei giorni; odo il suo cupo scandire negli alberi divenuti spogli, nelle nuvole veloci trasportate lontano, nel ricordo di te che ingiallisce come le foglie di questo triste autunno.

Anche senza di te

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Non hai nemmeno detto basta. Ti sei lasciato vivere, trascinato da rutilanti feste, ubriaco di te e della tua vanità. Hai ignorato, sbadatamente, le tranquille corse del cuore, mi hai confinata in bigi stracci di tempo, in autostrade sfilacciate, in rigagnoli immoti, sanza cura, senz'affanno, nella smemorata quiete dell'indifferenza. Hai ucciso il miracolo del giorno, fragile guscio d'uovo che le tue mani hanno profanato. Non così, non così ti volevo. E, anche se non ci sei, anche senza di te, io ora vivo. Daniela Tuscano

OFELIA

  OFELIA   fra i fiori esangui e cadaverici    che scalano monti lacerati   dalla rugiada, miraggi voraci che aprono le ali di visione senza assolvenze di spazi, Suicidio di massa, un mondo scompare, va via nel martirio di un girasole, porte del paradiso aperte! emporio di menzogne e omicidi piccoli, piccoli quanto le fughe degli assassini con la lama che fu nel sole, IL PRATO SI ABBATTè nel VENTO   CAREZZANDO LA TERRA, Nessuno più ofelia, OGNI PIOGGIA INTRECCIAVA comunque UNA MISSIONE GEMENTE, SOLAMENTE   UN NEONATO assente era il mondo NON COME NEONATO, Solo lei a sbattere tutto follemente sapendo tutto, Fece ogni cosa con le sue ubriacature date agli artisti, lascio' al mondo volare e tremare come dei, l’impazzire di sognatori che sbocciavano veloci come campi di margherite, Pianse fino all’urlo dei suicida, Solo lei a sbattere tutto follemente sapendo tutto, Nessun momento mai più, chi troverà e cosa conterà La sua poesia che si muove ancora, carta liquida,inchiostro volatilizz

Senza titolo 1538

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Segnalo il Premio Nazionale Fabio Marletta per Poesia e Testi di canzone. Partecipate e passate parola

Senza titolo 1529

Rilasciami dalla prigionia se non vuoi e non puoi capire l’amore la tua preda potrebbe morire nello sforzo di infonderti l’amore che non hai e saresti comunque solo con la tua piccolezza stupido ladro d’amore.

Senza titolo 1487

LA POESIA DEL GIORNO Io sono un grillo di Simone Piazzesi La Pagina di Simone Piazzesi su Facebook

Senza titolo 1472

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Amami Amami come questo amore immenso che vive in me amami abbracciando il mio sguardo, senza pensare, lasciandoti accarezzare. Amami con dolcezza ma con fermezza. Amami come l’immenso cielo che muta sopra di noi ma sempre ci sovrasta. Amami come il mare che regala passione, spruzzi di vitalità e gioie. Amami come la notte lunga e intensa per noi. Amami come si ama un sogno: bello.. ma non esiste e quindi mai potrà svanire! Elena ©Copyright