OFELIA
fra i fiori esangui e cadaverici
che scalano monti lacerati dalla rugiada,
miraggi voraci che aprono le ali di visione
senza assolvenze di spazi,
Suicidio di massa, un mondo scompare,
va via nel martirio di un girasole,
porte del paradiso aperte!
emporio di menzogne e omicidi piccoli,
piccoli quanto le fughe degli assassini
con la lama che fu nel sole,
IL PRATO SI ABBATTè nel VENTO CAREZZANDO LA TERRA,
Nessuno più ofelia, OGNI PIOGGIA INTRECCIAVA
comunque UNA MISSIONE GEMENTE,
SOLAMENTE UN NEONATO assente era il mondo
NON COME NEONATO,
Solo lei a sbattere tutto follemente sapendo tutto,
Fece ogni cosa
con le sue ubriacature date agli artisti,
lascio' al mondo volare e tremare come dei,
l’impazzire di sognatori che sbocciavano
veloci come campi di margherite,
Pianse fino all’urlo dei suicida,
Solo lei a sbattere tutto follemente
sapendo tutto,
Nessun momento mai più,
chi troverà e cosa conterà
La sua poesia che si muove ancora,
carta liquida,inchiostro volatilizzato nei polmoni
sulle bugie di chi è intorno
toccate le pagine non c'è più niente da scoprire,
si muove viva come una voglia tanto alta DÌ vita
da considerare la possibilita’ DÌ miracoli, ofelia..
alessando idisium lupoeditore
2 commenti:
tragica e bellissima
Intensamente traqgica. Intensamente bella. Un saluto da Greeneyes
Posta un commento