Aldo Capitini nacque a Perugia il 23 dicembre 1899 da una famiglia della piccola borghesia: suo padre era un impiegato comunale. Conseguito un diploma tecnico, la sua sensibilità ben presto lo porta come autodidatta agli studi classici e umanistici fino a sostenere gli esami liceali ed ottenerne il diploma. Si iscriverà alla Normale di Pisa dove conseguirà la Laurea in Lettere e Filosofia; nella stessa Università lavorerà come Segretario Economo. Con l'avvento della dittatura fascista ed il suo rifiuto di iscriversi al Partito Fascista, Capitini perde il lavoro e per mantenersi deve dare lezioni private. L'atteggiamento alquanto accondiscendente della Chiesa Cattolica Romana verso la dittatura, lo porta ad interessarsi anche dell'ambito religioso, di cui auspica una Riforma che, come nel sociale, vede possibile con il metodo della nonviolenza indicato da Gandhi; inizia in quel periodo la sua adesione anche al vegetarianesimo. Per le sue idee democratiche e antiautoritarie, conosce per due volte il carcere sotto il fascismo. Nel dopoguerra darà vita ad iniziative volte alla partecipazione democratica e in aperta contestazione delle Istituzioni sia Civili che Religiose di carattere autoritario; questo atteggiamento di onestà intellettuale gli costerà l'isolamento sia civile che religioso. Scrive di Capitini il suo amico Norberto Bobbio: "La ragione per cui, in Capitini, la battaglia contro la Chiesa e la battaglia contro lo Stato si confondono, si sovrappongono, è che il nemico è sempre lo stesso: il potere che viene dall'alto, anche se viene là con la coercizione spirituale, qua con la coazione fisica". Aldo Capitini, quest'uomo mite e onesto, professore di Pedagogia all'Università di Perugia, porterà avanti le sue idee anche con importanti scritti come La Compresenza dei Morti e dei Viventi, Vita Religiosa, Religione Aperta. Morirà il 19 ottobre 1968; sulla sua tomba la scritta: "Libero pensatore".
UFFICIO DI SESTA: sal 1 e 8
Preghiera Propria (monaci arancioni)
Signore nostro Dio, nella vita e nelle opere del filosofo Aldo Capitini, noi abbiamo l'esempio e l'insegnamento di un uomo che ci addita la via della nonviolenza che è rispetto delle creature che tu hai voluto. Questo uomo ci indica la via della mitezza e della pace che è profonda comunione con l'esistente, e del Servizio che non è mai esercizio di potere. Donaci sempre di capire che tutto ciò che è potere e violenza non viene da te; tu che nel Logos ci hai ricordato che la religione è per l'uomo e non l'uomo per la religione. Per Cristo, nostro Signore. - Amen.
(grazie a Ronny Rik)
Nessun commento:
Posta un commento