Non hai nemmeno detto basta.
Ti sei lasciato vivere,
trascinato da rutilanti feste,
ubriaco di te e della tua vanità.
Hai ignorato,
sbadatamente,
le tranquille corse del cuore,
mi hai confinata
in bigi stracci di tempo,
in autostrade sfilacciate,
in rigagnoli immoti,
sanza cura, senz'affanno,
nella smemorata quiete
dell'indifferenza.
Hai ucciso
il miracolo del giorno,
fragile guscio d'uovo
che le tue mani hanno profanato.
Non così, non così ti volevo.
E, anche se non ci sei,
anche senza di te,
io ora vivo.
Ti sei lasciato vivere,
trascinato da rutilanti feste,
ubriaco di te e della tua vanità.
Hai ignorato,
sbadatamente,
le tranquille corse del cuore,
mi hai confinata
in bigi stracci di tempo,
in autostrade sfilacciate,
in rigagnoli immoti,
sanza cura, senz'affanno,
nella smemorata quiete
dell'indifferenza.
Hai ucciso
il miracolo del giorno,
fragile guscio d'uovo
che le tue mani hanno profanato.
Non così, non così ti volevo.
E, anche se non ci sei,
anche senza di te,
io ora vivo.
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