Laici senza latino

E va bene, rieccomi al caso-Binetti. Che con la sua assenza al voto parlamentare ha permesso il varo dello scudo anti-evasori, che ha strillato contro i poveri Welby ed Englaro, che ha opposto, al contrario, un tombale silenzio-assenso alle missioni di "pace" in Medio Oriente, segno che c'è vita e vita, e d'altronde dulce et decorum est, pro patria mori: li attenderà una corona in cielo e di questa dovranno gloriarsi, e andarsene cantando da questa valle di lacrime, come eroi di Metastasio. Ma di fronte all'unico peccato che per lei conti, quello sessuale e omosessuale, poteva mancare? Poteva forse permettere una legge contro l'omofobia, elaborata, secondo lei, non per proteggere un gruppo sociale a rischio (anche ieri sono state selvaggiamente aggredite due ragazze), ma volpinamente studiata dalla fosca e potentissima lobby gay per permettere lo scempio del matrimonio sodomita? No di certo.


Detto, fatto: in trenta secondi è stata affossata una legge concepita in estenuanti trattative di un anno, e che possiedono tutti i Paesi civili. Il Vaticano e i giustizieri hanno brindato, per lo sbalestrato Piddì l'ennesima tegola in testa, tanto più che la Binetti, con candida perfidia, ha già fatto sapere che non uscirà dal partito, ma anzi voterà per il favorito dei tre segretari, Luigi Bersani.
Alla limpida analisi di Luca Telese, Il senso della Binetti per la laicità, non si può, oggettivamente, aggiungere nulla, anche perché quando sono costretta a ripetermi provo un'autentica irritazione; e la Binetti, come sapete, la conosco. Mi permetto solo una piccola postilla. Stando così le cose, risulta evidente che contrapporre alla deputatessa ciliciata i Grillini, le Luxuria e i Cecchi Paone non è solo inutile, ma nocivo; e fuori bersaglio. Il problema non è nemmeno la persona-Binetti, ma ciò ch'ella rappresenta: storia, pietra, spirito e non sesso, come s'illude lo sconsiderato Grillini. Affonda le radici in certo Medioevo penitenziale e flagellante, nel dolorismo secentesco (la sofferenza e l'astinenza come valori in sé), nelle orazioni di San Bernardo che, allo stesso modo di Bin Laden oggi, esortava il cavaliere cristiano a uccidere l'infedele non per cattiveria nei suoi confronti, ma "in odio a Satana"; similmente, Binetti sarebbe capace di condurre al rogo un individuo soffrendo con lui.La possiamo chiamare deviazione del messaggio cristiano, e lo è; per me, si tratta addirittura di bestemmia, tanto più grave poiché compiuta in nome di Dio: ma non si può negare che tale deviazione ha plasmato molte menti e molti cuori, e non conoscerne le ragioni storiche e sociali è imperdonabile. Piaccia o no, Binetti propone un'etica o, se vogliamo, una contro-etica, un'etica a rovescio: non le si può contrapporre la mancanza totale di etica, ma un'etica diversa, altrettanto forte, più forte, perché basata sull'umanesimo e non sull'anti-umanesimo. Sulla fiducia e non sul sospetto. Sulla carità e non sulla condanna. Su Cristo e non sul Papa.
Per questo Binetti teme di confrontarsi coi gay credenti, che non -sono solo gay, ma uomini e donne che vivono, lavorano, pregano e si prodigano per i loro simili; potrebbero metterla in crisi l'appello dei preti gayriflessioni di Geronimo Gentile, non gli sberleffi di Luxuria. E non alludo solo ai credenti: il laico Pasolini la zittirebbe in meno di un minuto, ma non è un caso che Pasolini, oggi, sia stato accantonato anche da chi dovrebbe contribuire più di altri a diffonderne il pensiero.Telese auspica che la Binetti sia "laicamente espulsa dal Pd". Lo desidero anch'io, ma bisognerebbe farlo in nome di un'etica, ora del tutto mancante. In altre parole: a certa laicità, oggi, manca il suo latino. E si avverte, purtroppo.



                                       Daniela Tuscano

Commenti

Paige79 ha detto…
La violenza è violenza contro chiunque, etero o gay che sia.E quindi io mi chiedo:perchè fare una legge speciale solo per le violenze sui gay?forse che una violenza su di loroè più grave che su un etero?anche questa è discriminazione.Se i gay, come sono, vogliono essere conisderati uguali agli altri, come del resto sono, non devono pretendere privilegi.
margueritex ha detto…
forse bisognerebbe studiarsi un po' di Vecchio Testamento.... comunque sarei per aggiungere alla legge anche l'aggravante della violenza su pensionati al minimo, che barcollando vanno a comprarsi un po' di latte e vengono scippati della pensione
Paige79 ha detto…
per lìappunto..anche lì:perchè lo stupro su una settantenne non dovrebbe essere grave come quello di un gay?sono tutte violnze gravissime!o si danno le aggravanti per tutti o per nessuno.

Post popolari in questo blog

MA CHE C’ENTRANO QUESTI CODARDI CON NOI?

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise