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Come si guadagna da vivere Maurizio Belpietro? di Alberto Piccinini
Non era soltanto da Santoro, giovedì sera, Patrizia D’Addario. Era anche da Bruno Vespa, che non è scemo. Avrà spiazzato qualcuno la replica di una parte dell’intervista appena andata in onda su Raidue con il logo di Raiuno e di Porta e Porta. Vecchio trucco blobbistico, un gancio da manuale. La sequenza: i giornalisti Maurizio Belpietro e Nicola Porro spingono sul tasto della «ricattatrice». Che ci era andata a fare con un registratore a Palazzo Grazioli? «A questa domanda non c’è stata risposta», ha chiosato Vespa tornando in studio. Di rimando, il primo intervento del ministro La Russa: «Parla come una bocca della verità una persona che fa la prostituta, una finta Maria Goretti». Il think tank di Palazzo Grazioli che ha studiato la nuova linea di difesa per tamponare gli effetti di Anno zero (7 milioni di spettatori) dev’essere rimasto particolarmente soddisfatto da questa trovata. Vespa, ancora, dopo un po’: «Se le parole di Berlusconi valgono quelle di una prostituta, Berlusconi ha smentito». Cioè: ha smentito di aver incontrato una prostituta. A Porta a Porta in studio con Maurizio Belpietro e Ignazio La Russa, c’è il sottosegretario delle comunicazioni Paolo Romani, quello che ha imparato a memoria il contratto di servizio della Rai, e ci delizierà nei prossimi giorni con le sottigliezze dell’articolo 39. A proposito, altra grande trovata retorica: il contratto di servizio lo ha stilato Paolo Gentiloni, durante l'ultimo governo Prodi, perciò sappiamo con chi prendercela. Sempre in studio, ma dall’altra parte, gli spaesati Ignazio Marino e Maurizio Donadi. Ai quali un pensierino di commiserazione, per aver partecipato al teatrino di riparazione, va innalzato. Cos’altro? Prima della trasmissione, nel pomeriggio di giovedì, Maurizio Belpietro e Bruno Vespa erano passati da palazzo Grazioli. Non è purtroppo una gran notizia. Nemmeno la banale scusa che il conduttore di Porta a porta era da Berlusconi a parlare del suo nuovo libro fa fremere di indignazione. Vespa è l’uomo che in passato inventò il termine «editore di riferimento» (la Dc, all’epoca) in un agitato scambio postelettorale con La Malfa. E’ il giornalista beccato al telefono con Salvo Sottile, ex portavoce di Fini, a promettere di «cucirgli addosso» la trasmissione, e a lasciargli la scelta come «contradditore» tra Fassino e Rutelli. «E’ lo stesso», disse Fini. «Va bene », concesse Vespa. E’ , infine, l’attuale intervistatore di fiducia di Berlusconi (domande fatte, forse quattro in totale – la prima: «Buonasera presidente, come va?»). Quindi prendere nota: il Porta a Porta dell’altra sera ha dettato la linea dei prossimi mesi a Libero, Il Giornale, un bel po’ di pugnaci giornali locali, e forse ai tg Rai e Mediaset nel caso escano dal silenzio E prendere nota dell’elenco di trasmissioni proscritte recitato da un ispirato Ignazio La Russa: L’Infedele di Gad Lerner, Parla con me, Report, Che tempo che fa, e «un’ora e mezza con l’Annunziata». Che poi sarebbe In ½ ora. Auguri a loro. Ultima curiosità. Dove andrà a parare il tormentone di Maurizio Belpietro: «Come si guadagna da vivere Patrizia D’Addario?». Tanto come si guadagna da vivere Belpietro l’abbiamo capito.
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