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23.5.15

reggio emilia e dintorni Distacchi Iren, mette a disposizione la doccia e scrive a Sassi Khadija Lamami, cittadina reggiana di origine marocchina: "Un esempio di come ci si ostini a non prendere atto della realtà"

Musica   in sottofondo oltre   la  guerra  e  la paura   - Mcr 


cercando storie     di  riportare  sia  su i mie social    sia  qui   sul blog ho trovato   questa   qua   che potrebbe  ,  anche se  alcuni   lo sminuiranno  : <<  bah è un caso su mille  .,  una  mosca bianca  ,ecc  >>  ,  a  chi   : 1)    generalizza  : 2)   ha il prosciutto sugli occhi    ., 3)  è ormai succube  dalla  propaganda    e  l' imperante cultura del terrore, che si fonde col   :  qualunquismo \ populismo  ,  il razzismo,  xenofobia  ,  ed  i capri espiatori  ed ci rende egoisti,ed  malpancisti .

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Zona stazione, Iren stacca il riscaldamento a 400 famiglie


dahttp://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca  del 18\5\2015


A Reggio Emilia Iren stacca le utenze ai condomini morosi e Khadija Lamami, cittadina reggiana di origine marocchina mette a disposizione la doccia di casa sua ai cittadini colpiti dal provvedimento che hanno sempre pagato e ai «morosi involontari», (ovvero quelli che hanno smesso di poter pagare perchè colpiti dalla crisi economica).




























REGGIO EMILIA. Nuove polemiche a Reggio per il distacco da parte di Iren delle utenze nei condominii morosi della zona della stazione. A rispondere all'assessore al Welfare, Matteo Sassi, che giudica positivo il fatto che molti nuclei familiari che non hanno pagato le bollette stiano abbandonando gli stabili, è con una lettera Khadija Lamami, cittadina reggiana di origine marocchina che ha messo a disposizione la doccia di casa sua ai cittadini colpiti dal provvedimento di Iren che hanno sempre pagato e ai «morosi involontari», (ovvero quelli che hanno smesso di poter pagare perchè colpiti dalla crisi economica). La donna sostiene infatti che la risposta dell'assessore «è un esempio di come non si sappia affrontare nel merito un tema cruciale per la città, di come ci si ostini a non prendere atto della realtà».Debiti per due milioni: stop alla forniture in otto condomini tra via Turri e via Paradisi. Al freddo anche chi ha sempre pagato
l Comune intanto «ha dato il via libera ad Iren per togliere acqua calda e riscaldamento a famiglie di anziani (italianissimi), famiglie con minori ed invalidi senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze». Inoltre «mentre si sospende il conflitto, il disordine regna sovrano in merito alla trasformazione energetica degli edifici», perchè «ancora una volta il Comune ed Iren rinunciano alla rigenerazione energetica degli edifici, non accompagnano i singoli condomini in un percorso di trasformazione degli impianti».Sassi, prosegue, «continua a non offrire risposte. L'azione del Comune e di Iren hanno di fatto messo all'angolo coloro che hanno sempre pagato le utenze chiedendo a loro di farsi carico del debito anche dei furbetti, ciò ha penalizzato coloro che di fatto le regole le rispettano e sono alleati delle istituzioni».
In particolare, aggiunge Lamami, «il disconoscere l'esperienza del condominio al numero civico 47 è un errore grave, in quanto quel condominio ha attuato la trasformazione energetica ed è in grado di staccare le utenze a chi non paga. Ma nonostante questo il Comune ha preferito togliere anche a quel condomino il teleriscaldamento e l'acqua calda». Dunque «l'amministrazione comunale continua nella sua azione che conduce velocemente al degrado di un quartiere già difficile di per sè. una semplificazione eccessiva, una difficoltà enorme ad approfondire il tema dell'effetto banlieu».
Insomma, conclude Lamami «non certo un bell'esempio di amministrazione» poichè «il rischio è che tra dieci anni i ragazzi che vivono nel quartiere, di fronte a tutto ciò, scelgano la via della violenza e non della convivenza».





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