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15.8.21

è proprio vero che la pietà è morta Latina, Lega e FdI contro il cimitero dei poveri: "Perchè esporre i cittadini alla vista di queste sepolture ?"

canzone     consigliata 
Pietà l'è Morta - versione  dei  Modena City Ramblers

Ma la destra e la sinistra non erano categorie superate ? dal leggere di simili vicende sembrebbe di no . la  pensate  cosi  ,  d'accordo  ,  però  allora  sietge  coerenti  fino  in fondo  ed  evitate  di  farvi portatori  di valori quelli   cristriani      che pretendete    per  noi tutti   se    poi  non li sapete  neppure  mettere  in atto  .  Ogni altro comento  è superfluo  .  lascio  che  sia  l'articolo    ( se  qualcuno    ha  un articolo    di questa  vicenda  da  un altro giornale  , ben venga  , io   ho trovato solo questo  )   a parlare







repubblica  14 AGOSTO 2021 

Latina, Lega e FdI contro il cimitero dei poveri: "Perchè esporre i cittadini alla vista di queste sepolture ?"
                        di Clemente Pistilli



La giunta civica della città pontina ha deciso di destinare alcuni spazi alle sepolture degli indigenti. Un'idea che ha provocato la reazione indignata dei sovranisti in consiglio comunale, pronti a raccogliere firme e organizzare persino flash mob di protesta
Ai sovranisti dà fastidio il cimitero per i poveri. La giunta civica di Damiano Coletta ha deciso, a Latina, di destinare alcuni spazi a Borgo Montello per le sepolture degli indigenti. Sono tante le salme che nessuno reclama. Sono quelle di uomini e donne vissuti in povertà, ai margini della società, e per dar loro degna sepoltura la giunta comunale gli ha destinato delle aree del cimitero del borgo, definite campi di inumazione. Lo scandalo all'apparenza sembra quello che nella seconda città del Lazio non fosse stata ancora presa un'iniziativa del genere, ma per i sovranisti è il contrario e, non avendo a quanto pare tra le loro letture "'A livella" di Totò, sul cimitero dei poveri hanno aperto la polemica di Ferragosto.
"Non c'è pace per il cimitero comunale di Borgo Montello - sostiene il consigliere comunale leghista Vincenzo Valletta - i residenti sono esasperati da anni di incuria, disinteresse e approssimazione nella gestione di quello che dovrebbe essere il luogo in cui i defunti trovano adeguato riposo. Negli ultimi giorni l'ennesimo colpo di scena, in negativo ovviamente. Nella struttura - prosegue - si stanno effettuando, infatti, alcuni lavori per le sepolture a terra. Cumuli di terra, una croce appoggiata quasi in modo casuale non rendono merito alla memoria dei defunti".
A fargli eco il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d'Italia, Andrea Marchiella: "La Giunta ha individuato delle aree, contraddistinte con le lettere A e B nella relativa planimetria, da destinare a defunti che non risiedevano sul posto, nella maggior parte dei casi immigrati ed extracomunitari emarginati e senza famiglia. Già l'idea di questi campi di inumazione ci sembra un insulto alla dignità e al ricordo di queste persone, ma soprattutto riteniamo inconcepibile che si continuino ad ignorare le esigenze dei residenti, costretti a trasferire altrove i loro cari venuti a mancare o ad attendere tempi biblici per la loro sistemazione". Di più: "Perché esporre alla vista di questi campi di inumazione i cittadini che fanno visita ai loro cari? Possibile che non sia emersa una parvenza di sensibilità nel prendere questa decisione?».
Le sepolture dei poveri, secondo FdI, sarebbero dunque fastidiose anche alla vista. E Marchiella preannuncia persino un flash mob di protesta. "Siamo pronti - sostiene - anche a promuovere una raccolta firme e ulteriori iniziative dal notevole richiamo mediatico. Ovviamente presenterò anche una interrogazione". L'assessore ai lavori pubblici Emilio Ranieri ha spiegato che i campi di inumazione sono una soluzione che risponde a esigenze reali, "poiché parliamo di persone che purtroppo hanno vissuto ai margini e che da defunte non vengono reclamate da nessuno".
"Proprio perché l’Amministrazione ha sempre avuto il massimo rispetto dei defunti, di qualsiasi provenienza essi siano - ha aggiunto - è stata fatta questa scelta che garantirà una sepoltura dignitosa a tutti. Quelli che alcuni consiglieri di opposizione chiamano cumuli di terra sono dei lavori necessari per portare rispetto a persone che in vita sono state meno fortunate di noi". Ma per i sovranisti, anche dopo la morte, l'imperativo sembra essere quello di "prima i borghigiani".
mi sa che ha ragione l'amico facebokiano
Matteo Alfieri
A me è sembrato un fumoso giro di parole per dire "via i morti extracomunitari" ma senza dirlo: che poi si appare come degli stronzi razzisti.

Infatti qui non è solo mancanza di umanità e di pietà . ma un modo jmplicito per nascondere la pubblico il Loro lato razzista ed allo stesso tempo accontentare quegli elettori ed simpatizzanti xenofobi ed razzisti senza mostrarlo pubblicamente e direttamente .il classico gioco delle tre carte insomma

21.4.21

Daniela Molinari L'infermiera malata di tumore che cercava sua madre per curarsi: "L'ho trovata ma ha rifiutato di aiutarmi "anche se la sua privacy e il suo diritto a non incontrarmi viene rispettato

  musica  in sottofondo 
Ballad of the absent mare - Leonard Cohen


Ma  si  puo' essere  cosi  cinici   nei confronti  di  chi  ha  quasi un piede  nella  fossa    e  l'ultima speranza  di vita  è legata  ai  tuoi  geni?   Si tratta del  caso  di  Daniela Molinari, 49enne comasca, ha bisogno di ricostruire la sua mappa genetica e per questo si è rivolta al tribunale dei minori, così da trovare la donna che la lasciò in orfanotrofio: ma la madre ha risposto che non vuole rivivere quel periodo brutto della sua vita .   Il mal genio  e l'egoismo di questa persona  , anche davanti  alla  possibilità e le  garanzie  che essa  ha    di mantenere  l'anonimato  , nel  rifiutare   anche  solo  di   poter  donare per essere  analizzato " una  goccia  del  suo  sangue  "   non  ha  limiti . È proprio  vero che Pietà l'è morta  come il titolo di  una  famosa  canzone    popolare  italiana
Alcuni\e mi diranno chi sei tu sei Dio per giudicare ? Io non sono nessuno  , ne  tanto meno  Dio  , ma a cui  rendono triste   queste storie  e  questi atti  di egoismo  . Capisco   è  comprendo  ( questa  volta  in tema   e a proposito  a  differenza  di quanto  ho fatto in precedenza ) la situazione  vissuta  dalla  donna   nel periodo in cui  intermedio  fra l'aborto clandestino  e la legge  194 . Ma  quando .🤬😢☠🔊  ti  è data la  possibilità   anche  di rimanere  anonima  e  che  viene  rispettata la   tua  richiesta  di  non incontrarti    per evitarti sofferenza   tale   rifiuto  mi sembra   un egoismo bello e  buono  .  
No riuscendo più a continuare  , mi vengono le  lacrime  agli occhi   per la  tristezza   e  mi sale  la bile   lascio  il raccontare   della  vicenda a   questo  articolo  di Lucia Landoni che  ha  scritto  gli altri  due articoli citati  sopra  prima dell'inizio dell'articolo odierno   su repubblica  online    d'oggi  

DI COSA STIAMO PARLANDO  

 











 













Da repubblica  del 21\4\2021

Daniela Molinari, 49enne comasca, ha bisogno di ricostruire la sua mappa genetica e per questo si è rivolta al tribunale dei minori, così da trovare la donna che la lasciò in orfanotrofio: ma la madre ha risposto che non vuole rivivere quel periodo brutto della sua vita




"Ti chiedo di ripensarci. Rifiutando di sottoporti a un prelievo di sangue, condanni me e le mie figlie, una delle quali ha appena nove anni. Condanni una famiglia": è il nuovo appello lanciato dalla 47enne infermiera milanese Daniela Molinari alla sua madre biologica, che la abbandonò subito dopo la nascita all'orfanotrofio delle suore di Rebbio, a Como. Daniela sta lottando contro un cancro che resiste alle cure tradizionali e i medici le hanno proposto di ricorrere a una terapia sperimentale per cui occorre la mappa genetica di almeno uno dei genitori.
"Per questo mi sono mossa per trovare la donna che mi ha partorito. Ora è stata rintracciata dal Tribunale per i minorenni di Milano, ma ha detto no. Si rifiuta di sottoporsi a quel prelievo, nonostante abbia ricevuto ogni garanzia possibile sul fatto che potrà mantenere l'anonimato - racconta Molinari - Non le chiedo di incontrarmi, ma solo di lasciare che le facciano delle analisi del sangue. Il suo rifiuto mi sembra davvero incomprensibile".
Nel 1973, quando partorì, la donna scelse di non far trascrivere il proprio nome nei documenti, chiedendo inoltre di cancellare tutti i dati sanitari, come all'epoca era lecito fare. La Procura per i minorenni di Milano, a cui Daniela Molinari si era rivolta nei mesi scorsi, ha però appurato che negli archivi dell'ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia (nel Comasco) esisteva la cartella clinica contenente l'originale dell'atto di nascita e lì il nome compariva. "L'hanno convocata, ma si è rifiutata di presentarsi e al telefono ha comunicato che per lei è troppo doloroso ricordare quel periodo della sua vita. Una posizione che fatico ad accettare perché mi sembra davvero troppo rigida - prosegue l'infermiera milanese - Mi dicono dal Tribunale per i minorenni che è in grado di intendere e di volere, quindi non può esserle imposto nulla, lo so bene perché lavoro in ambito sanitario. Però una legge che mette il diritto alla privacy di una persona davanti a quello alla vita di un'altra è assurda e sbagliata".
Per far arrivare a destinazione la sua richiesta d'aiuto, Daniela Molinari si era inizialmente rivolta al quotidiano la Provincia di Como e poi l'appello era stato rilanciato da Repubblica e da altri media: "Quando l'hanno chiamata dal tribunale, ha detto che si era riconosciuta negli articoli che aveva letto e che sapeva già che la stavo cercando. Semplicemente non voleva essere rintracciata" continua la 47enne, che ora ha scritto alla madre una lettera, pubblicata sul quotidiano locale comasco. "Mi chiedo come tu ti addormenti la sera - vi si legge - come fai a vivere sapendo che hai negato senza possibilità di ripensamento la cosa che ti è stata chiesta: un prelievo di sangue in totale anonimato organizzato secondo le tue regole e la tua volontà, che non andrebbe a cambiare nulla della tua situazione di vita attuale, perché nessuno saprebbe, e che a me invece consentirebbe di far crescere la mia bambina che ha solo nove anni e ha il diritto di avere al proprio fianco la sua mamma".