dopo lo stacchetto musicale . veniamo alle retiffiche \ repliche ai miei precedenti articoli
La prima http://goo.gl/i3awqW Vero quello che dici ma tu cosa proponi per contrastare questo fenomeno oltre ad indignarti ?
Un ora alla settimana d'educcazione civica tipo quela del film " la scuola della violenza o pensieri pericolosi
Non emarginare se ci sono le prime avvisagli di bullismo perchè spesso chi si conporta cosi è uno \a ( vedi caso della bulla 17 enne che ha picchiato una 12 enne ) che ha , se l'ha famigliae disagiate \ problematiche o genitori che non sanno educare ., corsi per educativi per i genitori ed insegnati che non sanno educare o sono menefreghisti ed apatici . AdPunirli ma con pene alternative ( esempio far fare nel caso dei ragazzi che hanno picchato e puntato quella ragazza handicapata , gli avrei fatta fare per una settimana dopo scuola per 2 ore servizio in strutture per handicapati \ mmalati mentali o o ragazzi problematici ) alla sospensione ed\ o l'espulsione ma usarla come estrema ratio Se tu fossi stato prof in quella situazione cosa avresti fatto ?
non certo darei fuggito o rtimasto impassibile , ma avrei s poi filmato i ragazzi . Il giorno dopo interrogato la mia lezione precedente e mettere tutti due e rispondere ale proteste dei ragaszzi mostrando il filmato di loro che fanno casino e non stanno atttenti mentre io spiego .. Se poi i genitori si lamentano direttamente o come a volte succede che il preside ceda a pressioni \ lamentele di genitori importanti ( politici , ecc ) e se la prenda con te perchè ha rimproverato il loro figlio\iola ho il culo le spalle coperte .
Agiungo a quanto ho già detto , rispondendo , a questo comento
attilio cece
Relativamente al rispetto delle regole sono d'accordo con lei,
totalmente... Circa la conoscenza della lingua
italiana mi permetta, invece, una domanda: se tutti i suoi concittadini,
italiani doc, dovessere sottoprsi ad un esame di italiano a livello
terza media, quanti di loro lei crede, passerebbero la verifica? E per
quanti non fossero considerati 'idonei, cosa pensa si dovrebbe fare:
togliere loro la cittadinanza?....
Spettabile Attilio
gli rifaerei rifare le scuole o i corsi
d'italiano . Spiego meglio il mio concetto , forse espresso troppo
frettolosamente nel post . Mi sembra assurdo , la stessa cosa direi
per coloro chee vengono in italia ( non importa la nazione o
sei gli avi fossero italiani ) , che se uno va all'estero , e
sta 20 anni e non parla neppure una parola della lingiua
della nazione in cui ha scelto di rifasrsi una vita o di stabilirsi
possa usufruire dela cittadinanza . Come ben vede non è questione di
razzismo o di becero nazionalismo , ma una questione di buon
senso
che si è leggittimo che una persona la quale viene a stare fissa in italia o e' in italia da diversi anni e pretende la la cittadinanza sappia \ conosca oltre i nostri usi , costumi , .leggi , storia anche la nostra lingua . Ma tale pretesa può diventare discriminatorio e quindi razzismo quando : 1) lo si pretenmde subito neanche il tempo d'arrivare 2) quandotale pretesa è originata da un abuso vedi post in questione .,3) quando si pretende che uno\a parli l'italiano quando neppure tu lo parli correttamente
L’educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico o un bambino povero il presidente di una grande nazione.
Lo so che saranno news locali o piccole news o nerws a cui ormai ci siamo assuefatti . Ma spesso le cose ignorate \ regalate , salvo eventi eccezionali come il caso di Valentina Picchio , dalla stampa nazionale in piccoli articoli di cronaca o sui giornali locali , sono sintomo di un crisi sociale sempre più dilagante non corretta ( anche se le speranze sono ridotte al lumicino per poterlo fare ancora ) in tempo , visto che già un altro poeta della canzone italiana ne aveva fatto una canzone
video non ufficiale
in merito . Un fenomeno dilagante , spesso come riportato sotto , viene confuso con bravate ( prima news ) o peggio esasperato da razzismo ed xenofobia oltre che da stupido e becero campanilismo \ provincialismo dettato da antiche pregiudizi ( seconda news ) .
IL bullismo sia via web che di persona è figlia del mobbing,che i ( grandi ) usano azioni di tortura psicologica che nei molti casi si arrivi al ( suicidio
). Quando si capirà che che i maltrattamenti che siano eseguiti dai fanciulli che dagli adulti hanno la stessa valenza e risultato (suicidio dei danni provoca danni imprevedibili ,ma con tutti i casi di suicdio sia dei minori o adulti come succede anche in caserme ,oltre che in tutti i luoghi di lavoro . Quindi s'aspetta con ansia che si prenda seriamente il problema che non si può aspettare altro tempo.
La rete è un potente strumento di espressione delle opinioni, di interazione.sociale, di emancipazione e di arricchimento culturale, ma può anche diventare
un mezzo per diffondere stereotipi, meccanismi discriminatori e intolleranza.Le cronache, purtroppo, ci raccontano sempre più spesso storie, a volte
drammatiche, di giovani o di minoranze vittime di insulti, dileggio,diffamazione, persecuzione attraverso il web.
Ecco perché è importante sensibilizzare gli utenti, soprattutto giovani, ad un uso responsabile della rete, come sta facendo il Consiglio d’Europa con la
campagna No hate speech. Iniziativa che non intende limitare la libertà di espressione on line bensì favorire un utilizzo consapevole del web. A voi ulteriori commenti alle news sotto riportate
video ufficiale
dall'unione sarda online
Legato all'albero durante la ricreazione A 10 anni vittima dei compagni a Firenze
Un bimbo di 10 anni è stato legato ad un albero ed offeso durante la ricreazione da un gruppo di compagni di scuola a Firenze in una specie di "gioco della guerra" che sarebbe poi degenerato in vere e proprie forme di bullismo.
L'episodio, riportato oggi dal quotidiano La Nazione, ha suscitato proteste e prese di posizione proprio alla vigilia della presentazione della relazione del garante per l'infanzia e l'adolescenza domani al Senato.
BULLISMO, UNA FOTO SIMBOLO
L'episodio di Firenze è stato segnalato dal legale incaricato dalla famiglia del bimbo alla dirigente scolastica e non è escluso che nei prossimi giorni venga decisa la presentazione di una denuncia, anche perche il bambino è ricorso alle cure mediche per i lividi del "gioco". Intanto sulla vicenda è intervenuto il deputato del Pd Edoardo Patriarca: "Mi chiedo dove fossero gli insegnanti e perché si è intervenuti così tardi. Purtroppo il bullismo sta aumentando nella nostra società, anche, a volte, per una scarsa percezione della gravità del fenomeno anche da parte degli insegnanti che spesso non hanno gli strumenti per valutare se si tratti davvero di bullismo o di bravate giovanili". "E proprio nella scuola - dice Paola Ferrari De Benedetti, portavoce dell'Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping - il luogo in cui si manifesta il bullismo occorre intervenire. La scuola con gli insegnanti, i dirigenti e personale non docente è il luogo migliore dove iniziare a fare prevenzione per far capire agli alunni che è il bullismo è un comportamento assolutamente sbagliato".
L'offesa sul web: "Sardi stupra-pecore" scatena insulti e bullismo su Facebook
Insultano i sardi, si ribella e gli rubano l'identitàGli amministratori di una pagina Facebook definiscono i sardi «stupra-pecore», un ragazzo si ribella e i titolari della pagina lo “cyber bullizzano”.Su una pagina Facebook "Sfigati Ignari II" gli amministratori del gruppo definiscono i sardi "stupra-pecore", un ragazzo si ribella all'offesa e parte il "cyber-bullismo" contro di lui.
Gli amministratori di una pagina Facebook definiscono i sardi «stupra-pecore», un ragazzo si ribella e i titolari della pagina lo “cyber bullizzano” prendendogli una foto, pubblicandola e mettendogli in bocca parole che non ha mai detto. Il caso ha suscitato le proteste di tante persone che hanno letto e che subito hanno inviato messaggi di protesta sia per la frase contro il popolo isolano che per il trattamento riservato al giovane.
Il gruppo "Sfigati Ignari II" è seguitissimo su Facebook (117 mila utenti): uno spazio dove è possibile pubblicare foto divertenti, curiose, spesso ridicole trovate nel web che poi si commentano ironicamente.
Ma qualche giorno fa durante una chat privata, gli amministratori del gruppo, hanno apostrofato offensivamente i sardi chiamandoli "stupra-pecore".
Il post con l'offesa è stato subito pubblicato da qualche utente sulla pagina pubblica del gruppo: da qui sono partiti gli insulti di risposta. Tra questi, viene preso di mira un ragazzo di 22 anni di Cagliari. Qualcuno va nel suo profilo, prende alcune foto e le pubblica nella pagina, inserendo all'interno alcune frasi poco gentili e facendo credere che sia il giovane a scriverle.
Insomma un classico caso di cyber-bullismo. Per il momento non è partita nessuna denuncia alla Polizia postale.FACEBOOK. Gli amministratori del sito: la nostra è una pagina provocatoria. .LA PAGINA ( vedere foto a destra ) La vicenda nasce nel gruppo intitolato
“Sfigati ignari II”. Una pagina famosissima, seguita da 117 mila utenti. Uno spazio dove è possibile postare foto curiose, divertenti, spesso ridicole, scovate nell'universo di internet, che poi vengono sistematicamente derise da tutti gli “affezionati” del gruppo. Scherzi accettabili, fino a quando non si arriva alle offese o non si trascende nel cyber-bullismo.LA VICENDA Gli amministratori dello spazio, di cui non si conosce l'identità, durante una “chat” privata con un utente apostrofano in malo modo i sardi. Poi la conversazione (insulto compreso) viene copiata e postata pubblicamente. Immediate le reazioni.CYBER BULLISMO Fra tutti i contestatori, uno dei più accaniti è un ragazzo cagliaritano di 22 anni, che a quel punto viene preso di mira. Alcuni suoi commenti di critica vengono cancellati. Dopo di che qualcuno va nel suo profilo, prende alcune foto e le pubblica nella pagina, inserendo al loro interno alcune frasi poco carine e facendo credere a tutti che è stato il 22enne a scriverle. «Vi voglio dare dei consigli per essere fighi come me - è scritto nelle foto pubblicate - Allora dovete sapere solo una cosa: non sarete mai al mio livello, quindi rinunciateci sfigati». E alcuni utenti ci cascano, almeno leggendo i commenti. Pensano che sia davvero il cagliaritano ad aver agito in quel modo. Un classico episodio di cyber bullismo. Di fatto un furto d'identità, evento ormai sempre più comune all'interno del mondo del web. Il 22enne scrive all'amministrazione del social network chiedendo di rimuovere sia la foto pubblicata senza il suo consenso, sia la frase contro il popolo sardo. Niente da fare. Nessuna denuncia, per adesso, è stata inoltrata alla Polizia postale da parte sua.I COMMENTI Tante le persone che si lamentano: «Diteci quello che volete - scrive una ragazza - tanto ogni estate vi vediamo in massa nelle nostre spiagge». Le proteste arrivano soprattutto dal popolo femminile: «Che senso ha offendere i sardi - dice Beatrice - I veri ignoranti sono proprio coloro che parlano così come hai fatto tu». E ancora: «Ma perché creare odio contro qualcuno solo perché è sardo, napoletano, torinese, bolognese - sottolinea Marco - la violenza è il linguaggio di chi non ha nulla da dire». I titolari della pagina, lette le proteste, chiariscono: «Questa è una pagina provocatoria. Gli sfigati sono quelli che abboccano e insultano».