Precisazione doverosa
A chi avendo letto il mio precedente post : come curare e tenere a bada senza farmaci ( se non in casi gravissimi ed estremi ) la depressione afferma che sono un ciarlatano , un complottista , populista e menate simili rispondo che : sono uno che crede , ed ha provato e lo fa continuamente , che certi problemi si combattono o s'attenuano( cioè non vuol dir e che non bisogna usare i farmaci ma usarli nei casi meno gravi ed estremi senza farmaci ma con una semplice analisi e auto analisi psicologica . Infatti
un abuso ed un uso scriteriato di farmaci non fa bene e creano gravi effetti collaterali ed assuefazione ed dipendenza , tant'è che molti parlano di droghe legalizzate . Inoltre è scientificamente provato che certi problemi di salute hanno un origine psicologica e come tale si può risolvere o quanto meno integrarla , ovviamente nei casi più gravi , con i farmaci .
Introduzione all'articolo
Ai vecchi lettori e fans che mi dicono che ho abbandonato il parlare di me , il mio personale questa storia è la mia risposta . Infatti anch'io soffro di problemi legati al cibo : colite , reflusso gastro esofageo ( ed è grazie alla lotta fatta di cadute e ricadute che non sono arrivato ai livelli del protagonista della storia sotto riportata ) , ed in particolare fame nervosa . Ecco quindi che come ci è riuscito lui , ci posso riuscire ion almeno a tenerla sotto controllo ed evitare di colmare i miei vuoti , le mie delusioni , le batoste e gli urti che ricevo dalla vita , ecc facendo come ha fatto lui ed accettando il rischio di cadere e di dover rincominciare da capo . Ma ora basta annoiarvi .ed eccovi la sua storia
da http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2016/10/26
la storia
«Rischiavo di morire, ho perso 120 chili» Palestro. Il racconto di un 31enne che superava i due quintali: «Nessun intervento, in 8 anni ho ripreso in mano la mia vita»
PALESTRO. Ha perso 120 chili in otto anni. Dai 23 ai 31 anni è passato da 215 chili, distribuiti su un metro e 70 centimetri d'altezza, ai 95 attuali. Riccardo Silva fa il cuoco e vive a Palestro, dove è cresciuto ed è molto conosciuto. A 23 anni ha deciso di cambiare la sua vita. «Ho fatto tutto da solo, senza ricorrere a interventi chirurgici – spiega il giovane di Palestro – I medici mi hanno solo aiutato con una terapia farmacologica per la cura della tiroide, che aveva delle disfunzioni: per questo sono stato ricoverato in una clinica a Piancavallo, località nel territorio di Oggebbio, in provincia di Verbania. Quando sono entrato in clinica i medici sono stati chiari: mi hanno detto che se fossi andato avanti così non sarei vissuto a lungo». Riccardo Silva era arrivato a vestire la taglia 78 di pantaloni, ora è tornato ad una più onesta 54 di taglia: «Ho preso in mano la mia vita. Ho deciso di migliorarla in questi anni ed i risultati ora si stanno vedendo, anche se ho ancora molto lavoro da fare per perdere altri chili – sottolinea il 31enne di Palestro –. Adesso ricorrerò anche alla chirurgia, ma solo per la sistemazione della pelle in eccesso, che è rimasta in seguito al dimagrimento: sono in lista d'attesa per l'intervento». La cura alla tiroide è stata fatta durante quattro ricoveri, nel 2008, 2011, 2015 e 2016, nella clinica di Piancavallo: trenta giorni di ricovero ogni volta in cui Riccardo veniva seguito dai medici nel suo percorso. Ma qual è stato il segreto di questo dimagrimento che ha del miracoloso? «Davvero niente di particolare, ho solo seguito la classica dieta mediterranea: non ho utilizzato nessuna dieta miracolosa di quelle di cui si sente tanto parlare in giro – spiega Riccardo –. Ho iniziato con la nostra dieta tradizionale, quindi mangiando pasta, pesce, carne, frutta e verdura in dosi giuste: prima dovevo assumere 2400 calorie al giorno, poi la quantità di calorie è scesa ma ho comunque un'alimentazione equilibrata e che mi sazia: non mi sento come uno che fa una dieta restrittiva, una di quelle con tante privazioni. Tutto questo è stato abbinato ad attività fisica: vado in palestra a Robbio, dove faccio corsa, cyclette. Ora sto iniziando a tonificare anche la massa muscolare con gli attrezzi della sala pesi. La cura della tiroide, abbinata alla dieta mediterranea e alla palestra mi hanno salvato, ma più di tutto serve in questi casi cambiare mentalità: è quello che fa la differenza». Ma com'era stato possibile arrivare a pesare oltre 200 chili ed avere la taglia 78 di pantaloni? «Avevo una dieta sregolata: fast food, aperitivi e cibo fuori pasto in continuazione – risponde il 31enne di Palestro – Uno stile di vita che mi stava rovinando. Ora, dopo un lungo percorso, posso dire che la mia vita è cambiata in meglio: la forza di volontà è stata quella che mi ha permesso di farcela da solo». Ma in questi anni com'è cambiata la sua vita? «È cambiata totalmente. Prima non potevo prendere i vestiti che volevo ed ora sì: e questo è solo un primo esempio – risponde Riccardo –. Ogni incombenza della vita quotidiana era diventata un problema: dal fare le scale o anche solo prendere la bicicletta per fare un giro in paese. Ora invece riesco a fare tutto: faccio anche 40 chilometri in bicicletta e d'estate faccio faticose passeggiate in alta montagna, tutte cose che mi sarei sognato un tempo. Comunque ho ancora molto da fare, voglio arrivare a 80 chili».
Sandro Barberis