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Visualizzazione dei post con l'etichetta stragi

perchè cavalco la tigre e parlo di storia e di argomenti divisivi o anticaglie come dicono alcuni . 40 della strage di natale 23\12\1984-23\12\2024 strage rapido 904

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   fatto  Strage del Rapido 904  o  strage di Natale  è il nome attribuito a un attentato dinamitardo avvenuto il 23 dicembre  1984  nella  Grande Galleria dell'Appennino , subito dopo la  stazione di Vernio , ai danni del  treno  rapido n. 904, proveniente da  Napoli  e diretto a  Milano [ . . [...]  da   Strage del Rapido 904 - Wikipedia  dalla  newsletters   di   Altre/Storie di https://mariocalabresi.com/ Quarant’anni fa l’attentato al Rapido 904 spezzava vite e cambiava destini. Anche quello della famiglia Taglialatela, dimezzata dall’esplosione. Nella settimana in cui la Procura di Firenze è tornata a indagare sui responsabili della bomba, Gianluca Taglialatela racconta la sua storia di sopravvissuto e il suo bisogno di verità Il 1984 era stato un anno felice per la famiglia Taglialatela, vivevano a Ischia e non avevano pensieri o problemi. Papà Gioacchino la mattina lavorava in Comune e il pomeriggio faceva il geometra; mamma Rosaria aiutava suo padre nel ristorante di fami

morire di lavoro © Daniela Tuscano

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Non soltanto Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti (nella prima foto sotto a destra ), deceduti due giorni fa sotto il peso d'una gru . Ma anche Roberto Usai, 22 anni, Dante Berto, 53, Vittorio Tomassone, 59, Luigi Aprile, 51, Pierino Oronzo, 55 e Adriano Balloi, 60. Tutti in meno d'un mese, gli ultimi quattro uccisi in un giorno solo. Uccisi, sì. In maniera atroce e primitiva: ustionati, precipitati da altezze improbabili, stritolati da escavatrici. Assassinati. Le chiamiamo vittime del lavoro, ma il lavoro non miete vittime. Si è vittime per i peccati altrui, peccati che gridano al cielo. Omicidio volontario, oppressione dei poveri, frode degli operai: ci sono quasi tutti, contemplati dal Catechismo di Pio X. Noi ci siamo soffermati esclusivamente sul secondo, il "peccato impuro contro natura", tralasciando gli altri. Questi altri. IL lavoro dà vita e dignità. L'ha santificato il falegname Giuseppe, vi ha preso parte il piccolo Gesù. Ma se &

La maledizione di Piazza Fontana. L'indagine interrotta. I testimoni dimenticati. La guerra tra i magistrati di Guido Salvini,Andrea Sceresini mio inervista a Anderea Scerensini

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di cosa stiamo parlando Piazza Fontana, 50 anni dopo   Il 12 dicembre 1969 la madre di tutte le stragi da  https://milano.corriere.it/foto-gallery/cronaca/ 12 Dicembre 1969, ore 16:37, una bomba esplode nella Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano uccidendo 16 persone e ferendone altre 88. È l’attentato che segna l’inizio del terrorismo politico in Italia. Le indagini si orientano inizialmente verso la pista anarchica e portano all’arresto e all’incriminazione di Pietro Valpreda, ma nel corso dell’inchiesta emerge la matrice nera. Al termine di un iter processuale durato circa 35 anni e sette processi in varie città d’Italia, tutti gli accusati dell’eccidio saranno sempre assolti in sede giudiziaria, alcuni verranno condannati per altre stragi, altri invece godranno della prescrizione evitando la pena. Nel 2005 la Corte di Cassazione concluderà sostenendo che la strage di piazza Fontana fu realizzata da «un gruppo eversivo costituito a Padova, nell’a

dubbi sul vile attentato ai mercatino di natale a Berlino

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Visto che Oggi è il giorno del dolore, del silenzio, del rispetto, della solidarietà per i 12 morti, i 48 feriti e le loro famiglie vittime dello spaventoso attentato terroristico ( confermato ora ufficialmente dal ministro dell'interno tedesco  ) di Berlino nel corso di un mercatino di Natale. I partecipanti al mercatino sono stati vigliaccamente investiti da un TIR nero, simile a quello della strage di Nizza Apro visto che come credo seguirà sui social un caccia all'islamico e ai profughi ed immigrati con queste strofe  Attenti bimbi, attenti bimbi Correte via Lo straniero pazzo sta arrivando Correte via Ha capelli sporchi E questo strano odore Di chissà quali mondi E chissà quali storie ( ....)   Modena City Ramblers    Lo straniero pazzo e con queste due canzoni : ( la prima in sottofondo ) gli altri siamo noi - Umberto tozzi  e   da fratello a fratello - anna oxa franco fasano e fausto leali ora    concordo  sia  a  Cal

21 NOVEMBRE 1864 ORA I BAMBINI DORMONO SUL FONDO DEL SAND CREEK

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dall' amico   \  compagno di  viaggio    http://leonardopisani.blogspot.it/2014/11/21-novembre-1864-ora-i-bambini-dormono.html  Si sono presi i nostri cuori sotto una coperta scura sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura fu un generale di vent'anni occhi turchini e giacca uguale fu un generale di vent'anni figlio di un temporale ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek       Così cantava il grande Fabrizio De Andrè nella stupenda e commovente Fiume Sand Creek scritta con Massimo Bubola ricordando uno dei più ignobili massacri perpetrati dalle giacche blu dell’esercito degli Stati Uniti di America, successo all’alba del 29 novembre 1864. Un massacro inutile ordinato dal Il colonnello  John Chivington . Ad una soldataglia reclutata pochi mesi prima con l’intento di uccidere quanti più indiani possibili.   Capo Cheyenne  Le cifre del massacro furono subito ridimensionate, parlando di poche decine di morti, quasi tutti guer