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Lei è Samia.

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GLI INVISIBILI  (    https://storiedeglialtri.it/serie/immigrati/  )  Erano fieri della loro vita, della loro famiglia, dell’educazione ricevuta e della posizione nella società. Hanno perso tutto, sono diventati rifugiati ,  quando   riescono  ad  arrivare  vivi.   da  https://storiedeglialtri.it/storie/2155-lei-e-samia/ Lei è Samia. Nasce a Mogadiscio, in Somalia, nel 1991. È la più piccola di 6 fratelli. Il padre è fruttivendolo. Il suo paese è in guerra. Samia è una bambina gracile, ma ha due gambe agili. Corre, si allena. Sogna. Ha 10 anni. Partecipa a una gara tra ragazzi più grandi. Il papà le regala una fascia di spugna. Vai, corri, figlia mia. Senza paura. Samia corre, e arriva prima. È il 2008. Samia si sente pronta, si iscrive ai campionati africani di atletica leggera. Fa i 100 metri, arriva ultima, ma viene convocata per le olimpiadi di Pechino. Potrà rappresentare il suo paese. È un grande onore. Mancano sei mesi alle gare, Samia dovrà lavorare sodo, sputare sangue. Sa ch

Le difficoltà degli apolidi in Italia

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In Italia ci sono 15 mila apolidi ( ma le stime ufficiali spesso sono truccate , magari saranno di più ) : non hanno cittadinanza e passaporto, e per questo non possono sposarsi, lavorare e non hanno accesso ai diritti fondamentali. Il fotografo Denis Bosnic ( una più bella dell'altra le altre le trovate qui ) ha raccontato le storie di alcuni di loro per la campagna ‪#‎NonEsisto‬, organizzata dal Consiglio italiano per i rifugiati In Italia ci sono 15mila apolidi: persone che per diverse ragioni non hanno cittadinanza e passaporto, e per questo non possono studiare, sposarsi, lavorare e non hanno accesso ai diritti fondamentali. La maggior parte degli apolidi in Italia sono persone fuggite dalla ex Jugoslavia durante la guerra. In Europa sono 600mila a vivere in queste condizioni. L’apolidia è una condizione che può diventare una condanna in un paese come l’Italia, dove il riconoscimento dello status è molto difficile. A causa di procedure burocratiche complicate in Italia