Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
26.3.24
15.3.23
Felicità è mare, yoga e libertà: la nuova vita di Camilla Pusateri Esperta di comunicazione, 44 anni, lavorava a Milano per lo studio Boeri. «Ho chiuso con lo stress, ho trovato la mia dimensione a Rena Majore»
Felicità è vedere il mare dietro la finestra, fare una passeggiata
all’alba sulla spiaggia deserta, scegliere le verdure al mercato,
raccogliere la legna per il fuoco nel caminetto. Felicità è respirare,
respirare a lungo, prendersi del tempo per stare bene con se stessi e di
conseguenza con gli altri. Camilla usa l’espressione “stare centrati”:
vuol dire riuscire a capire cosa si vuole per conquistare il proprio
posto nel mondo. Il suo è in Sardegna, a Rena Majore, tra Aglientu e
Santa Teresa Gallura. È la casa di famiglia, quella che per gli altri è
rimasta casa delle vacanze e per lei invece è diventata rifugio, nido,
luogo dell’anima.
La scelta di Camilla Si chiama Camilla Pusateri, ha 44 anni e il suo motto è “male non fare, paura non avere”. E lei paura non ne ha mai avuto, quando ha lasciato Cagliari per andare a studiare a Modena, quando ha cambiato più volte città e professione tra Venezia e Milano e quando infine si è guardata dentro e ha scelto ancora la Sardegna, la Gallura, «perché l’energia che c’è qui è unica e perché questi luoghi sono sempre stati un pensiero fisso, ricorrente in tante situazioni della mia vita». Poco più due anni fa Camilla ha chiuso la sua casa a Milano e si è trasferita definitamente in Sardegna. Lei lavorava per lo studio di architettura di Stefano Boeri come consulente della comunicazione, partecipava a eventi e iniziative bellissime e prestigiose. Usciva di casa presto al mattino e rientrava quando fuori era già buio. Oggi Camilla insegna yoga sulla spiaggia e nella pineta di Rena Majore d’estate e d’inverno, quando piove lei e il suo gruppo si spostano in un luogo al chiuso. Ogni mattina all’alba è in spiaggia, a camminare e a respirare, la sua giornata è scandita dai tempi della natura, del sole e del vento.
Camilla Pusateri durante una lezione di yoga in spiaggia |
La ricerca della felicità Tante
volte Camilla l’ha assaporata, perché la sua vita – racconta – è stata
sempre piena e intensa. Ma solo ora ne ha colto davvero l’essenza. «Sono
veneziana, ma ho vissuto in Sardegna, a Cagliari, sino ai 18 anni
perché il lavoro di mio padre ci ha portato qui. Dopo la maturità
classica al Liceo Siotto Pintor mi sono trasferita a Modena per studiare
giurisprudenza. Dopo la laurea ho iniziato il praticantato a Venezia ma
ho capito di non essere tagliata per fare l’avvocato ma per le
relazioni, il mondo della comunicazione, e sono andata a a Milano». Per
otto anni Camilla ha lavorato con l’ufficio stampa dei programmi
televisivi di Maria De Filippi, a stretto contatto con volti noti e
artisti emergenti, «un impegno molto stimolante e intensissimo». Poi
ancora il tuffo nella musica con gruppi under ground che si
autoproducevano e subito dopo la proposta di collaborazione dallo studio
dell’architetto Stefano Boeri: ha lasciato i progetti musicali per
dedicarsi alla comunicazione internazionale. La sua vita ha ricominciato
ad andare a mille giri, Camilla ha fatto suoi i ritmi milanesi: sveglia
presto, yoga e poi in ufficio sino a sera. «Pausa pranzo veloce, poi
l’uscita con gli amici, l’aperitivo, la vita mondana, perché Milano ti
offre tantissimo. A casa, nel mio monolocale di 30 metri quadrati, solo
per dormire. Tutti i giorni così, come un criceto che corre dentro la
ruota. Ero felice? Ni, perché il mio fisico mi stava presentando lo
scontrino, tra gastrite e problemi di mobilità. Poi è arrivato il
Covid».
Pausa pandemia Il tempo si è fermato,
il silenzio ha cancellato i rumori, la ruota si è fermata. «E io mi sono
guardata dentro, ho dato ascolto a una voce che già sentivo». Il
lockdown ha portato lo smart working «e a un certo punto eravamo tutti e
sempre connessi, il bisogno di comunicazione è diventato eccessivo e io
mi sono sentita prosciugata. Il tempo dello yoga, del mio benessere, è
gradualmente aumentato». Ma quello è stato anche il tempo delle
scoperte, per esempio del fatto che a casa si può stare davvero bene, e
dei sapori veri. Come quello degli spinaci: «A 40 anni suonati li avevo
visti solo a cubetti, surgelati nelle buste, di fronte a quelli del
verduraio sono rimasta senza parole e mi sono sentita anche un po’
idiota....ho capito che in quella corsa continua stavo perdendo i sapori
veri della vita». Appena possibile, Camilla ha fatto la valigia. «Sono
andata in Sardegna, a Rena Majore, e ho continuato a lavorare in smart
working. Dopo l’estate tutti ripartivano, io sono rimasta, non ero mai
stata così bene. Bagno all’alba e al tramonto, passeggiate, meditazione,
pause sempre più lunghe». La ripartenza a Milano viene rimandata, poi
in autunno Camilla rientra, ma solo per una settimana al mese e poi è di
nuovo in Sardegna, cordone ombelicale che non si taglia più. «A un
certo punto è stato chiaro che la mia vita era qua. Il divorzio con
l’ufficio è stato consensuale. Io e questo posto magico siamo diventati
una cosa sola».
La vita è adesso Eccola la
felicità, fatta di cose semplici, di suoni, di natura. Di tempo per se
stessi, per lo studio e la lettura, e per la condivisione: «È nato il
progetto Sea yoga revolution, faccio lezioni in spiaggia, in un punto
particolare che mi è molto caro. D’estate gli allievi sono turisti, ci
incontriamo la mattina alle 8, il momento migliore per godere della sua
bellezza. D’inverno faccio lezione a un gruppo di persone del posto,
altri seguono online. Sto bene, i dolori sono passati, mai avuta tanta
energia. Facevo un lavoro prestigioso, i miei genitori erano orgogliosi
di me. Quando ho deciso di vivere qui erano preoccupati, ora vedono
quanto sono felice. Mio padre dice sempre: “ Chi volta le spalle a
Milan, volta le spalle al pan”. Io penso che dipenda da che “pan” vuoi
mangiare... e io ho scelto questo».
4.6.20
in Grecia, la Chiesa ortodossa contro lo yoga: "Incompatibile con la fede cristiana". ma invece di vederne solo il male ne vedessero anche il bene ? e addottassero la coesistenza sarebbe meglio
da repubblica 04 giugno 2020
Durante il confinamento per il lockdown, in molti Paesi del mondo si è diffusa ulteriormente la pratica dello yoga, già molto di moda, consigliata da media e social per rilassarsi nel periodo della pandemia. Ma la Chiesa greco ortodossa, preoccupata del diffondersi della disciplina indiana, è intervenuta duramente sulla questione: "Lo yoga è assolutamente incompatibile con la nostra fede ortodossa e non ha spazio nella vita dei cristiani", ha affermato il Santo Sinodo, organo di governo della Chiesa di Grecia.
"È un aspetto fondamentale della religione indù, non è solo un esercizio fisico'", ha precisato il Sinodo, aggiungendo di aver deciso di intervenire dopo che "vari mezzi di informazione" raccomandavano lo yoga come mezzo per "combattere lo stress "durante la pandemia di Covid 19.
La Chiesa ortodossa, una delle istituzioni più potenti in Grecia, ha una profonda influenza sulla politica e su molti aspetti della vita sociale e all'inizio della pandemia aveva suscitato polemiche sostenendo che il coronavirus non si diffonde attraverso il sacramento della Comunione.
30.3.17
nuovi robin hood , lo yoga a 85 anni , Donna torna a casa 40 anni dopo la sua morte
16.2.09
Lo yoga e i suoi princìpi
I chakra
La nozione di chakra proviene dalla tradizione filosofica-religiosa induista che considera spirito e corpo legati all’energia cosmica. E’ bene qui evidenziare che l’induismo non è né una filosofia né una religione ma una via di conoscenza, una via di realizzazione, di risveglio.
Il termine chakra significa in sanscrito ruota, ruota della vita. I chakra sono dei centri energetici presenti nel nostro corpo. Ve ne sono moltissimi ma i più importanti sono sette (invero i chakra riconosciuti sono sei e non sette in quanto il settimo non è considerato propriamente tale). I sette chakra si trovano allineati verticalmente nel nostro corpo lungo la colonna vertebrale, detta in sanscrito meru-danda, e si contano dal basso verso l’alto.
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