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15.3.23

Felicità è mare, yoga e libertà: la nuova vita di Camilla Pusateri Esperta di comunicazione, 44 anni, lavorava a Milano per lo studio Boeri. «Ho chiuso con lo stress, ho trovato la mia dimensione a Rena Majore»

da la nuova sardegna del 15\3\2023


  Felicità è vedere il mare dietro la finestra, fare una passeggiata all’alba sulla spiaggia deserta, scegliere le verdure al mercato, raccogliere la legna per il fuoco nel caminetto. Felicità è respirare, respirare a lungo, prendersi del tempo per stare bene con se stessi e di conseguenza con gli altri. Camilla usa l’espressione “stare centrati”: vuol dire riuscire a capire cosa si vuole per conquistare il proprio posto nel mondo. Il suo è in Sardegna, a Rena Majore, tra Aglientu e Santa Teresa Gallura. È la casa di famiglia, quella che per gli altri è rimasta casa delle vacanze e per lei invece è diventata rifugio, nido, luogo dell’anima.


La scelta di Camilla
Si chiama Camilla Pusateri, ha 44 anni e il suo motto è “male non fare, paura non avere”. E lei paura non ne ha mai avuto, quando ha lasciato Cagliari per andare a studiare a Modena, quando ha cambiato più volte città e professione tra Venezia e Milano e quando infine si è guardata dentro e ha scelto ancora la Sardegna, la Gallura, «perché l’energia che c’è qui è unica e perché questi luoghi sono sempre stati un pensiero fisso, ricorrente in tante situazioni della mia vita». Poco più due anni fa Camilla ha chiuso la sua casa a Milano e si è trasferita definitamente in Sardegna. Lei lavorava per lo studio di architettura di Stefano Boeri come consulente della comunicazione, partecipava a eventi e iniziative bellissime e prestigiose. Usciva di casa presto al mattino e rientrava quando fuori era già buio. Oggi Camilla insegna yoga sulla spiaggia e nella pineta di Rena Majore d’estate e d’inverno, quando piove lei e il suo gruppo si spostano in un luogo al chiuso. Ogni mattina all’alba è in spiaggia, a camminare e a respirare, la sua giornata è scandita dai tempi della natura, del sole e del vento.

Camilla Pusateri durante una lezione di yoga in spiaggia



La ricerca della felicità Tante volte Camilla l’ha assaporata, perché la sua vita – racconta – è stata sempre piena e intensa. Ma solo ora ne ha colto davvero l’essenza. «Sono veneziana, ma ho vissuto in Sardegna, a Cagliari, sino ai 18 anni perché il lavoro di mio padre ci ha portato qui. Dopo la maturità classica al Liceo Siotto Pintor mi sono trasferita a Modena per studiare giurisprudenza. Dopo la laurea ho iniziato il praticantato a Venezia ma ho capito di non essere tagliata per fare l’avvocato ma per le relazioni, il mondo della comunicazione, e sono andata a a Milano». Per otto anni Camilla ha lavorato con l’ufficio stampa dei programmi televisivi di Maria De Filippi, a stretto contatto con volti noti e artisti emergenti, «un impegno molto stimolante e intensissimo». Poi ancora il tuffo nella musica con gruppi under ground che si autoproducevano e subito dopo la proposta di collaborazione dallo studio dell’architetto Stefano Boeri: ha lasciato i progetti musicali per dedicarsi alla comunicazione internazionale. La sua vita ha ricominciato ad andare a mille giri, Camilla ha fatto suoi i ritmi milanesi: sveglia presto, yoga e poi in ufficio sino a sera. «Pausa pranzo veloce, poi l’uscita con gli amici, l’aperitivo, la vita mondana, perché Milano ti offre tantissimo. A casa, nel mio monolocale di 30 metri quadrati, solo per dormire. Tutti i giorni così, come un criceto che corre dentro la ruota. Ero felice? Ni, perché il mio fisico mi stava presentando lo scontrino, tra gastrite e problemi di mobilità. Poi è arrivato il Covid».
Pausa pandemia Il tempo si è fermato, il silenzio ha cancellato i rumori, la ruota si è fermata. «E io mi sono guardata dentro, ho dato ascolto a una voce che già sentivo». Il lockdown ha portato lo smart working «e a un certo punto eravamo tutti e sempre connessi, il bisogno di comunicazione è diventato eccessivo e io mi sono sentita prosciugata. Il tempo dello yoga, del mio benessere, è gradualmente aumentato». Ma quello è stato anche il tempo delle scoperte, per esempio del fatto che a casa si può stare davvero bene, e dei sapori veri. Come quello degli spinaci: «A 40 anni suonati li avevo visti solo a cubetti, surgelati nelle buste, di fronte a quelli del verduraio sono rimasta senza parole e mi sono sentita anche un po’ idiota....ho capito che in quella corsa continua stavo perdendo i sapori veri della vita». Appena possibile, Camilla ha fatto la valigia. «Sono andata in Sardegna, a Rena Majore, e ho continuato a lavorare in smart working. Dopo l’estate tutti ripartivano, io sono rimasta, non ero mai stata così bene. Bagno all’alba e al tramonto, passeggiate, meditazione, pause sempre più lunghe». La ripartenza a Milano viene rimandata, poi in autunno Camilla rientra, ma solo per una settimana al mese e poi è di nuovo in Sardegna, cordone ombelicale che non si taglia più. «A un certo punto è stato chiaro che la mia vita era qua. Il divorzio con l’ufficio è stato consensuale. Io e questo posto magico siamo diventati una cosa sola».
La vita è adesso Eccola la felicità, fatta di cose semplici, di suoni, di natura. Di tempo per se stessi, per lo studio e la lettura, e per la condivisione: «È nato il progetto Sea yoga revolution, faccio lezioni in spiaggia, in un punto particolare che mi è molto caro. D’estate gli allievi sono turisti, ci incontriamo la mattina alle 8, il momento migliore per godere della sua bellezza. D’inverno faccio lezione a un gruppo di persone del posto, altri seguono online. Sto bene, i dolori sono passati, mai avuta tanta energia. Facevo un lavoro prestigioso, i miei genitori erano orgogliosi di me. Quando ho deciso di vivere qui erano preoccupati, ora vedono quanto sono felice. Mio padre dice sempre: “ Chi volta le spalle a Milan, volta le spalle al pan”. Io penso che dipenda da che “pan” vuoi mangiare... e io ho scelto questo». 

4.6.20

in Grecia, la Chiesa ortodossa contro lo yoga: "Incompatibile con la fede cristiana". ma invece di vederne solo il male ne vedessero anche il bene ? e addottassero la coesistenza sarebbe meglio

 Capisco  che  lo Yoga  una  delle culture  ( perchè  le religioni sono  anche   cultura  poi  sta  noi decidere  di  come applicarle   se  in maniera   aperta o in maniera  chiusa  )  che mette indiscussione flower-2514521_640 (1)quella  cristiano    cattolica  ma , come ho detto  nel  titolo   , non capisco questa  guerra  che gli viene  fatta    dalla   religione  cristiana  in  in questo caso  il ramo  Ortodosso 


   da  repubblica  04 giugno 2020
Durante il confinamento per il lockdown, in molti Paesi del mondo si è diffusa ulteriormente la pratica dello yoga, già molto di moda, consigliata da media e social per rilassarsi nel periodo della pandemia. Ma la Chiesa greco ortodossa, preoccupata del diffondersi della disciplina indiana, è intervenuta duramente sulla questione: "Lo yoga è assolutamente incompatibile con la nostra fede ortodossa e non ha spazio nella vita dei cristiani", ha affermato il Santo Sinodo, organo di governo della Chiesa di Grecia.
"È un aspetto fondamentale della religione indù, non è solo un esercizio fisico'", ha precisato il Sinodo, aggiungendo di aver deciso di intervenire dopo che "vari mezzi di informazione" raccomandavano lo yoga come mezzo per "combattere lo stress "durante la pandemia di Covid 19.
La Chiesa ortodossa, una delle istituzioni più potenti in Grecia, ha una profonda influenza sulla politica e su molti aspetti della vita sociale e all'inizio della pandemia aveva suscitato polemiche sostenendo che il coronavirus non si diffonde attraverso il sacramento della Comunione.


Una sorpresa questa   presa di posizione   ? Non tanto in quanto  sono  ed  forme  di chiusure     mentali    già note   .
 Il problema   è  che si guarda   allo yoga  solo  come qualcosa  di pericoloso e negativo ed  non a  360 gradi  . Infatti  la parola yoga, dice letteralmente la presentazione dell'Onu redatta per la celebrazione di oggi, "indica un'antica disciplina fisica, mentale e spirituale e deriva da un termine sanscrito che significa unire, fondere e simbolizza l'armonia tra corpo e coscienza". In apparenza non c'è niente che entri in rotta di collisione con la cristianità. Non fosse che per i Santi Padri l'ortodossia (la corretta fede) coincide con l'ortoprassia (il rispetto dei suoi riti) e che le uniche pratiche spirituali ammesse sono il digiuno, il ricordo dei morti, il pentimento, le preghiere e poco più.  ed   ecco che  per  essi fare yoga è peccato.
Chi crede     in Dio   secondo   i dettami  del cattolicesimo o cristianesimo  ed  lo pratica con spirito laico, senza per forza aderire al pantheon induista, può   mettersi il cuore in pace ed  praticarlo  perchè  esso  :  è   1)  curativo   per la  psiche come    ho  parlato   in un  articolo precedente     2)  aiuta , integra   , ed  arricchisce  la  tua fede  aiutandoti a riscoprirla  o potenziarla  come  affermava  Padre Francesco Piras, Gesuita (1915-2014) fondatore  della  http://lnx.scuoladimeditazione.eu/
   di cui   trovate  qui  su nostro blog  e   su quest' altro   file  dell'associazione da lui  fondata   ulteriori approfondimenti  
La scomunica ortodossa ha radice antiche. "L'uomo accecato dalla maestosità immaginaria di quello che vede con queste forme di contemplazione ha già iniziato il suo cammino di auto-distruzione", ha sentenziato senza appello decenni fa l'archimandrita Sofronio, una delle più alte autorità spirituali passate da Monte Athos. La serenità mentale e l'equilibrio raggiunti grazie allo yoga aiutano a prevenire malattie anche mortali. Ma poco importa: "Nello stesso tempo ci fanno scambiare un miraggio per un'oasi genuina, distraendoci nel nostro cammino verso la vita eterna", parola di Sofronio. Il Santo Sinodo ortodosso, naturalmente, non ha voluto affondare il colpo: "Rispettiamo le altre fedi e la loro libertà di espressione - ha scritto nella sua nota - ma dobbiamo lavorare per scongiurare un pericoloso clima di sincretismo religioso".
Li capisco  ma  non è  condannandoli ed  vietando  che  si risolve  E  poi ci si  dmentica  che  anche la religione    cattolica   è nata    da  foprme  di  sincrismo   con riti  pagani   e pre   cristiani  . 
Come uscirne allora  ?  non giudicando   , cercando   punti contatto    oltre che divisioni  .  
Quindi Pregare Dio a mani giunte si può. L'importante è ricordarsi di non sollevarle sopra la testa. Si rischierebbe di finire senza volerlo nell'area a rischio scomunica della posizione del loto🤣😛 .

30.3.17

nuovi robin hood , lo yoga a 85 anni , Donna torna a casa 40 anni dopo la sua morte


Per  i nostalgici   della categoria \   tag  le storie  eccone alcune prese   da  http://www.supereva.it/storie/?ref=virgilio


Nel ristorante Robin Hood di Madrid i ricchi pagano per i poveri
Robin Hood è un ristorante di Madrid dove i ricchi pagano il pasto ai più poveri

Fonte: Twitter


Si chiama Robin Hood, si trova a Madrid ed è un ristorante molto particolare. Come svela anche il suo nome qui i ricchi pagano per i poveri. Il locale è gestito da Ángel García Rodriguez, un prete cattolico che ogni sera offre la cena a oltre cento senzatetto. Per farlo segue una politica molto particolare: i clienti più ricchi, che possono permettersi di pagare pranzo e cena, pagano una piccola quota in più, che viene utilizzata per servire un pasto a chi ne ha più bisogno.
L’iniziativa, a dir poco lodevole, ha fatto il giro del mondo e oggi Robin Hood è uno dei locali più frequentati di Madrid. I clienti arrivano da tutta la Spagna attirati dagli chef di alto livello e dal personale specializzato che lavora nel locale, convinti di poter gustare un ottimo pasto e fare anche del bene.
“Quello che desidero è restituire la dignità a questi uomini e a queste donne – ha spiegato il sacerdote -. Meritano come tutti di consumare una cena seduti a tavola. Devono magiare buon cibo in piatti di ceramica e bere da bicchieri di cristallo”.
I senzatetto vengono divisi ogni giorno in due turni da cinquanta persone. Tutti si siedono a tavola e vengono serviti come normali clienti solo che, a differenza degli altri, non pagano. A rendere speciale il ristorante sono anche i prezzi decisamente economici pure per chi paga. Un menù fisso, con piatti gourmet, costa solamente 11,80 dollari a testa. Per questo motivo chi consuma un pasto non ha difficoltà a pagare qualcosa in più e il locale è sempre pieno. Persino ora che è bassa stagione, i posti risultano prenotati sino alla fine di maggio.
L’iniziativa di Padre Angel ha avuto un enorme successo e ora il religioso medita di poter esportare questa nuova forma di carità in altri paesi della Spagna. Non solo: a poca distanza dal Robin Hood si trova una chiesa, dove Padre Angel offre rifugio a chi ne ha più bisogno, soprattutto quando fa freddo e fuori piove. Un riparo sicuro e all’asciutto con letti e tv, aperto a tutti coloro che chiedono aiuto e vivono per strada.







A 85 anni Anna Pesce ha iniziato a praticare yoga e in soli due anni il suo corpo è completamente cambiato


Fonte: Instagram


A 85 anni ha deciso di iniziare a fare yoga e il suo corpo è cambiato completamente. Questa è la storia di Anna Pesce, un’allegra vecchietta che per anni ha sofferto di forti dolori alla schiena a causa della scoliosi, dell’osteoporosi e di altri problemi legati all’età che avanza.
Schiena incurvata e difficoltà a muoversi: Anna si era ormai arresa al tempo che passa e ai dolori che non le davano pace. Tutte le difficoltà però sono scomparse quando ha iniziato a fare yoga. Dopo aver conosciuto Rachel Jesien, una bravissima insegnante, la sua vita è cambiata completamente. L’anziana ha infatti scoperto che la sua situazione non era cosi irreversibile come credeva e la sua schiena è miracolosamente rinata. In passato infatti aveva provato tanti rimedi per combattere il dolore, dal’agopuntura alla chiropratica, passando per la fisioterapia e i massaggi: nulla però aveva dato buoni risultati e il più delle volte le fitte scomparivano sul momento per poi ritornare poco dopo.
Con lo yoga però le cose sono andate diversamente. Il suo percorso con questa disciplina è durato due anni e oggi che ha 87 anni, Anna si sente benissimo. Tutto merito di Rachel Jesien e del suo modo di affrontare i problemi alla schiena con lo yoga. La personal trainerinfatti ha provato sulla sua pelle cosa significa, visto che anche lei soffre di scoliosi e per combatterla si è specializzata nella cura del problema con lo yoga.
La donna ha seguito Anna lungo il suo percorso di formazione attraverso lezioni personalizzate. Con l’uso di cuscini e supporti, seguendo la pratica della Restorative Yoga, ha insegnato all’anziana le posizioni migliori per la schiena.
Dopo due mesi aveva già imparato le principali posizioni yoga per tenere a bada le fitte e si sentiva già molto meglio. Il suo recupero è stato prodigioso ed Anna si è rivelata un’ottima allieva.
Dopo due mesi Anna aveva imparato le posizioni Yoga, il suo apprendimento è stato molto rapido, proprio come il miglioramento del suo stato di salute. Con il tempo ha iniziato a fare le cose per cui prima aveva difficoltà e bisogno d’aiuto, rendendosi molto più indipendente.Con il passare delle settimane non è cambiato solo il suo corpo, ma anche il atteggiamento nei confronti della vita.





Donna torna a casa 40 anni dopo la sua morte
A 40 anni dalla sua morte per un morso di serpente, una donna è tornata a casa, lasciando tutti a bocca aperta

Fonte: Twitter


Quaranta anni dopo la sua morte, avvenuta per un morso di cobra, è tornata a casa, lasciando tutti a bocca aperta. Non stiamo parlando di una fantasma, ma di una donna in carne ed ossa, che ha fatto ritorno dai suoi familiari, dopo che tutti l’avevano creduta morta. La protagonista di questa straordinaria storia si chiama Vilasa e nel lontano 1976 era stata data per morta. I suoi familiari avevano organizzato un funerale e l’avevano pianta, consegnando il suo cadavere alle acque del fiume Gange.
In realtà però la donna non era morta e si è ripresentata alla porta dell’abitazione delle sue due figlie, creando un vero shock alle ragazze, che inizialmente non sono nemmeno riuscite a riconoscere l’ottantaduenne. Quando avvenne l’incidente e la sua morte, Vilasa aveva solo quarantadue anni. Era estate e la giovane era uscita a cercare del foraggio per gli animali, proprio come faceva ogni giorno. Camminando nell’erba però non era riuscita a vedere il cobra che, spuntando all’improvviso, l’aveva morsa ad una gamba.
La sua famiglia l’aveva trovata agonizzante e l’aveva trasportata da un guaritore. L’uomo però non era riuscita a guarirla e poco dopo Vilasa era morta. O almeno così credevano i suoi parenti. Poco dopo il decesso, come da tradizione, il suo corpo era stato avvolto in una stoffa pregiata e posizionato in una zattera, che era stata lasciata andare alla deriva nel Gange. Solitamente gli indù praticano la cremazione, ma nel caso di morti avvenute a causa dei serpenti, il corpo deve essere gettato integro nel fiume perché le sue acque possano ripulirlo e riportarlo in vita.
La leggenda in questo caso ha superato la fantasia e Vilasa è tornata in vita. Il morso del serpente infatti non era stato fatale e il suo corpo poche ore dopo era stato ritrovato da alcuni pescatori. Vilasa era stata quindi portata in un tempio, dove i sacerdoti, nonostante fosse in fin di vita, erano riusciti a salvarla. Dopo aver perso la memoria la donna era rimasta nel tempio per quaranta anni, sino a quando un anziano del villaggio non l’aveva riconosciuta, affermando di essere stato al suo funerale. “L’abbiamo immediatamente riconosciuta da una voglia” ha raccontato la figlia minore, che non credeva ai suoi occhi quando se l’è trovata di fronte.

16.2.09

Lo yoga e i suoi princìpi

I chakra
La nozione di chakra proviene dalla tradizione filosofica-religiosa induista che considera spirito e corpo legati all’energia cosmica. E’ bene qui evidenziare che l’induismo non è né una filosofia né una religione ma una via di conoscenza, una via di realizzazione, di risveglio.
Il termine chakra significa in sanscrito ruota, ruota della vita. I chakra sono dei centri energetici presenti nel nostro corpo. Ve ne sono moltissimi ma i più importanti sono sette (invero i chakra riconosciuti sono sei e non sette in quanto il settimo non è considerato propriamente tale). I sette chakra si trovano allineati verticalmente nel nostro corpo lungo la colonna vertebrale, detta in sanscrito meru-danda, e si contano dal basso verso l’alto.


Continua a leggere l'articolo di Leonella su http://www.quinonehollywood.org/home/?p=848


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Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...