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2.9.24

RAI, DI TUTTO DI MENO.

 RAI, DI TUTTO DI MENO.

Se uno avesse la sventura di trascorrere il mese di agosto in un luogo dove si può vedere solo la Rai, tornerebbe a casa completamente disintossicato dalla tv. I telegiornali - Raiuno e Raidue, Raitre non si vedeva - sono ancora ostaggio dei pastoni politici, orridi collage che mettono insieme dichiarazioni – lette o registrate – secondo un presunto manuale Cencelli: per un mese puoi vedere tutte (tutte!) le sere

Riccardo Magi, segretario di +Europa, mentre entra alla Camera, nella stessa identica sequenza di chiusura del servizio. Dopo un paio di minuti di conflitto in Medio Oriente, altrettanti di Ucraina e il mitico pastone di cui sopra, elegie di governo a seconda dei canali, il resto del tempo è dedicato ai borghi antichi, ai tormentoni musicali o agli influencer di Tiktok. Non un film, non un programma interessante, solo repliche e Techetechetè (unico momento interessante). Non stupisce che gli ascolti delle Reti Rai siano in picchiata.

16.8.23

censura o polemica creata ad arte per sollevare l'audience al programma ? il caso del programma Reazione a catena, i Dai e Dai censurati dalla Rai. Marco Liorni allibito: «Ma cosa state dicendo? Parole che non si possono usare»

 premetto   che  sono anni  ( salvo qualche   capitina distratta   in attesa del programma  successivo  in prima  serata  )   precisamente  da quando sono morti  e  mie nonni ,   che  non seguo trasmissioni del genere   .  Ma  leggendo l'articolo sotto   mi  sembra    tutto  organizzato  visto che  i   concorrenti  poi hanno vinto   lo stesso  . Ma  conoscendo  la storia  della rai   e delle sue  censure polico /culturali potrebbe  essere   ancora   una  volta  una censura ed uno strapotere del politicamente  corretto . IL  che  conferma  l'intervista  rilasciata  al Fq  il 14\8\2023      dal  duo  Nuzzo - di Biase e da me riportata in : <<“Che guaio per i comici: il politicamente corretto è perbenismo ipocrita” >>

  da https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/ del  16\8\2023


Reazione a catena, i Dai e Dai censurati dalla Rai. Marco Liorni allibito: «Ma cosa state dicendo? Parole che non si possono usare»
                                                     I Dai e Dai censurati ieri a Reazione a catena. Una scena mai successa nel quiz show condotto da Marco Liorni quella che è andata in onda ieri, 15 agosto su Rai1. Il trio nel gioco de L'intesa vincente dovevano indovinare una parola peccato che nel farlo abbiano preso uno scivolone enorme scatenando la reazione del conduttore che li ha prontamente ripresi. 

Reazione a catena, i Dai e dai censurati

Il termine da centrare era "borsetta", così i Dai e dai costruiscono una frase cadendo in un cliché infelice. “Cosa”, “Piccoletta”, “Prendi”, “Alla”, “Vecchietta”. Insomma, i due Dai e Dai hanno provato a far indovinare all'altro del trio la parola facendo riferimento allo scippo. Marco Liorni sgomento replica prontamente: «Ma che cosa state dicendo? Sono parole che non si possono usare, purtroppo perdete un punto». I concorrenti capito l'errore si sono prontamente scusati e nonostante la penalità si sono comunque confermati vincitori.


Cosa è successo

La vera stranezza in tutto ciò è la decisione della Rai, che certo non lascia passare l'accaduto ma nonostante le puntate siano registrate decide di mandare in onda il passaggio, bippando il contenuto spiacevole del riferimento. Un fatto del genere non era mai accaduto. 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...