A volte succede che una canzone ( è talmente abusata dai miei post che preferisco riportare solo alcuni versi e il video per chi vuole ascoltarla
Mio padre in fondo aveva anche ragione \A dir che la pensione è davvero importante \Mia madre non aveva poi sbagliato\ A dir che un laureato conta più d'un cantante
che più s'identificano con la storia che riporto sotto ) che ha 44 anni sia più attuale che mai ma sopratutto realizzabile :-)
«Prima il diploma, poi la serie A»Il diciottenne talento sassarese Andrea Fadda, bomber del Valledoria, ha le idee chiarissime
FRANCO CUCCURU
SASSARI. Il sogno di qualsiasi ragazzino che abbia calzato le scarpe con i tacchetti: la serie A. Ed è anche il sogno del sassarese Andrea Fadda, 18 anni. «Ma andrò a giocare tra i professionisti solo dopo il diploma». Ultimo anno al liceo classico Canopoleno a indirizzo sportivo, classe 2002, Andrea è uno dei giovani che più si sono distinti la scorsa stagione nel panorama del calcio dilettantistico sardo, giocando in Promozione col Valledoria. Ha fatto un po’ di tempo fa un provino col Lecce, il Lecce lo ha apprezzato e gli ha detto: vieni. Ma lui – e i genitori, altro evento raro – prima pensa alla scuola, poi al grande salto.
«Ho tanta voglia di riprendere a giocare – racconta –, purtroppo lo stop per il virus è arrivato nel momento in cui stavo iniziando a dare il meglio ritagliandomi più spazio in prima squadra. Peccato anche per il campionato Juniores, credo che avremmo potuto lottare per il titolo regionale. Adesso non vedo l’ora di riprendere, con l’obiettivo di migliorarmi ancora. Il Lecce? Mi guarderò intorno e valuterò le proposte, ma senza dimenticare che pe me sarà un anno impegnativo, l’anno del diploma».
Andrea (Sacra Famiglia, Juventus Academy, Torres 2000 e Latte Dolce le sue tappe), è una punta centrale dal fisico possente: 182 cm per 74 kg. Al Valledoria partendo dalla panchina è riuscito piano piano a conquistarsi la fiducia della società e dei compagni contribuendo con 5 reti (una in Coppa Italia e quattro in campionato), alcune decisive, al buon campionato disputato dai rossoblù. Andrea è stato determinante anche per il successo della squadra Juniores del Valledoria, prima fino allo stop dei campionati, segnando 37 reti con un’indiscussa leadership nella graduatoria dei cannonieri.
Il suo indiscutibile talento ha attirato le attenzioni di Alberto Villa, figlio del “mitico” Renato, che dopo averlo visionato in un provino a Porto Torres aveva deciso di portarlo a Lecce per inserirlo nel mondo del calcio che conta. La serie A.
Ma prima della laurea sul campo, viene quella della vita.