La mia tesi sui pro stamina , già messa in dubbio dai documenti da me postati precedentemente vedere in particolare url sopra , si è rafforzata ulteriormente dopo con le dopo la conferenza stampa del 28 dicembre e con questo articolo riportato sotto . Infatti Come desumo sentendo i pro vanoni che continuano ad insistere sul loro metodo (o pseudo tale ) nonostante i fortissimi dubbi e inciuccarsi di vanoni stesso vedere articolo sotto , mi sa che vanoni sia un venditore di fumo per non dire peggio o uno strumento delle lobby di chi cavalca e specula sui malati , OVVIAMENTE SENZA PER QUESTO CONDANNARE CHI TENTA DI FARE RICERCA SERIA ED ALTERNATIVA A QUELLA UFFICIALE .
FONTE REPUBBLICA ONLINE DEL 31\12\2013
Stamina, no di Vannoni anche a nuovi esperti:
"Il ministro cambi o ricorso bis al Tar"
Il presidente di Stamina Foundation contesta la composizione del secondo comitato scientifico che dovrà decidere sull'eventuale via libera alla sperimentazione. Intanto un giudice di Pescara autorizza il trattamento per un 62enne malato di Sla
ROMA - Nuovo capitolo nel braccio di ferro tra Davide Vannoni e il ministero della Salute. "La prossima settimana partirà una lettera di diffida. Se non riceveremo risposta, andremo avanti con un nuovo ricorso al Tar del Lazio contro la composizione del nuovo comitato scientifico". Con questo stringato comunicato il presidente di Stamina Foundation ha annunciato l'intenzione di ricusare anche la nuova commissione, nominata tre giorni fa dal ministero
per 'studiare' il metodo Stamina e valutare se vi siano i requisiti per avviare la sperimentazione. La nomina del nuovo comitato scientifico si è resa necessaria dopo che la prima commissione, a lavori ormai conclusi, era stata 'cancellata' dal Tar su ricorso dello stesso Vannoni che aveva contestato la parzialità di alcuni dei suoi membri. Nel dossier formato dai primi esperti, tra l'altro, c'erano giudizi durissimi sul metodo Stamina, bocciato sul piano scientifico al punto da ritenere inutile la sperimentazione autorizzata dal Parlamento.
Commissione inadeguata. Secondo Vannoni, ora, anche la nuova commissione appena insediata dal ministro Beatrice Lorenzin è composta "per almeno un terzo da ricercatori che si sono già espressi negativamente sul metodo Stamina". "Bastava che il ministro della Salute guardasse su Google - afferma Vannoni - per accorgersi che almeno tre membri hanno fatto il contrario di quanto indicato dal Tar. Tutto questo mi sembra una follia, ma temo che dovremo fare un altro ricorso contro questo comitato scientifico".
Già ieri Vannoni si era scagliato contro il nuovo organismo e contro Lorenzin."Caro ministro Lorenzin - ha scritto Vannoni sul suo profilo facebook - questo nuovo pasticcio dimostra che lei è molto, ma ribadisco molto mal consigliata e sinceramente non ho tanta voglia di continuare a farmi prendere in giro da lei e dai suoi amici (AIFA, CNT, ISS) di cui le riconosco il buon gusto nell'averli esclusi dal comitato". "Le propongo - proseguiva Vannoni - di ripensare il suo comitato e di fare le cose più logiche che la ricerca scientifica richiederebbe. Riveda la sua commissione in base alle indicazioni che le ha dato il Tar, onde evitare di ripetere la brutta figura che ha fatto e che ha fatto fare allo stato e ai suoi scienziati".
I nomi della discordia. Vannoni fa nomi e cognomi degli esperti sgraditi a Stamina: "Mi fa specie - scrive il presidente della Stamina foundation - di trovare il dr Dionisi Vici, strettissimo collaboratore di Bruno dalla Piccola (già considerato dal Tar come persona di parte) all'ospedale Bambin Gesù. Allo stesso modo troviamo il dr. Vania Broccoli, consulente di punta di una società sanmarinese che vende conservazione del sangue di cordone ombelicale (pratica vietata in Italia), per non parlare del fatto che è un ricercatore super finanziato da Telethon che se vi ricordate non ama molto Stamina. E gli estremi per l'esclusione sono evidenti per gli altri due membri italiani, aggiunge: il dr Uccelli ed il dr Francesco Frassoni che è tra i firmatari di una delle solite lettere dei 13 scienziati contro Stamina".
Reazioni. Soddisfatta del nuovo comitato è invece la deputata Paola Binetti: "Il nuovo comitato scientifico - dichiara in una nota - potrebbe davvero rappresentare per Stamina una svolta perché supera la disgiuntiva tra rigore scientifico e culture compassionevoli". Secondo la Binetti, infatti, "il neo presidente del comitato, Mauro Ferrari, opta per una soluzione in cui scienza e cure compassionevoli si incontrano proprio al letto dei bambini malati per cercare di dare ascolto ai bisogni di questi ultimi senza ignorare le ragioni della ricerca scientifica".
Nuovo sì al trattamento. Non si placa dunque il contorno di polemiche e scontri a distanza sul discusso metodo fondato sulla teoria dei neuroni ottenibili da cellule staminali mesenchimali. La divisione continua a rupercuotersi anche in sedi giudiziaria. Oggi un giudice di Pescara ha dato il via libera a proseguire il trattamento per un 62enne malato di Sla, originario della provincia di Pescara, presso gli Spedali civili di Brescia. Nell'ordinanza, secondo quanto riferito dal legale del malato, il giudice motiverebbe la sua sentenza con un riferimento all'art.32 della Costituzione sul diritto alla salute, "che non può essere impedito da una normativa di minor rango, anche in virtù delle disposizioni normative che permettono a pazienti per i quali non vi sono terapie tradizionali di poter accedere alle cure definite compassionevoli".
La richiesta degli Spedali. Intanto si è appreso che gli Spedali civili di Brescia avrebbero chiesto già in estate di poter visionare il protocollo Stamina. In una lettera datata 13 agosto 2013, indirizzata al ministero della Salute, all'Agenzia per il farmaco ed alla Regione Lombardia, il commissario straordinario dell'ospedale bresciano, Ezio Belleri, richiedeva infatti formalmente informazioni sul metodo.