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2.6.22

Prima unione civile tra due donne a Paternò. I genitori: "Fottetevene di quel che dice la gente"

leggendo un po' i mie follower su facebook ho trovato fra quelli di Lorenzo tosa questo  suo post 

Credetemi, questo video di TeleSud è commovente per bellezza, spontaneità, normalità, amore. C’è un passaggio in cui il padre di una delle spose racconta così la sua emozione. “La felicità di mia figlia è la mia felicità. I genitori debbono voler bene ai loro figli, e basta. Quello che dice la gente se ne debbono fottere.” È tutto qui. Aspettando il giorno in cui questo matrimonio, e queste parole, non saranno più una notizia.

 

Ed questo    suo sagace  commento 
Non avrei pubblicato questo video, come non pubblicherei mai il post di alcun matrimonio di persone a me totalmente sconosciute. Poi ho visto la sequela sconvolgente di commenti omofobi, di insulti e minacce nei post in cui questo video è circolato. E ho capito che questa normalità ha ancora bisogno di essere mostrata, ribadita, urlata.



Esso   all'inizio  pur  sembrare (  anche  se   ed  lo dico  da meridionale ,  c'è un fondo  di verità  )   il  solito stereotipo e  luogo comune  su noi meridionali  .  Ma   poi  se     si rilegge  con attenzione  e  si osserva  il video   sotto riportato  nell'articolo    e  si sente  \  presta  attenzione  a quanto dichiara  il padre     di una delle due   serve  per  descrivere  il fatto che  anche  il Sud , anche  se  ancora  di strada  ne dev'essere  fatta   (  vedere  scambio   di battute  sotto  ) 

  sta iniziando  ad  aprirsi  all'amore  non   etero  . E  che  gli omofobi o i pregiudizi  su  un  amore  che  non  sia  quello  classico   si trovano   sia  al nord  sia  al  sud  . 




L'articolo in questione con ammesso video è di https://catania.liveuniversity.it/2022/05/31/unione-civile-paterno/


A Paternò prima unione civile tra donne: “Omosessualità non dev’essere un problema”
31 Maggio 2022


Credits: Giuseppe Trovato Fotografo
Prima unione civile tra due donne a Paternò (CT). Un passo importante per due giovani donne, ma anche per un'intera comunità in Sicilia.
Prima unione civile tra due donne a Paternò. L’unione, tra Maria Rita Bellaprima e Vicky Caruso, si è celebrata giovedì 19 maggio a Palazzo Alessi. La festa e il rito ufficiale sono stati celebrati il 26 maggio a San Giovanni La Punta.
La notizia è stata diffusa da Ciak Telesud, che ha intervistato telefonicamente una delle due donne: “Sono felice – ha dichiarato Maria Rita –. L’omosessualità non deve essere vista come un problema. Il nostro gesto spero possa servire a tante altre coppie che vogliono vivere alla luce del sole il loro amore”.
Si tratta di un passo importante, non solo per la storia personale di queste due giovani donne, ma anche per la storia di una intera collettività, che deve trovare nell’inclusività e nel rispetto dell’altro uno dei suoi valori fondanti.








Maria Rita e Vicky, due spose unite civilmente dopo la cerimonia della scorsa settimana a #Paternò. 👉 I genitori: "Fottetevene di quel che dice la gente"



6.2.22

l'amore non sta a vedere se una persona è etero o gay ed la canzone Brividi di Mahmood - blanco lo testimonia

 premetto    che   sono anni che     non vedo   (  salvo spezzoni    facendo zapping   e   su  internet   \  sui social  per   avere  una versione a  tutto  tondo   rispetto  a quello che   riportano i media  delle polemiche   spesso create  ad  arte  ed  ingigantite   per  avere  odiens    ascolti  )   il festival  di San Remo  . E  quindi a  canzone  in questione  lo ascolta  senza leggere  prima  il testo  .

  A  volte  , come  dice  Lorenzo Tosa ,   ci vuole davvero poco a fare la storia. Basta cantare [ quella  che   dovrebbe essere  ma   purtroppo  per  molti non  è  ed  non riescono ad  accettarlo  ] 



una sublime e disarmante verità, bastano due uomini che sul palco del festival più antico del mondo cantano un duetto d’amore, pulito, emozionante, senza nulla a pretendere, senza nulla da dimostrare,

senza ideologia. Non era mai successo, ed è bello che sia accaduto, è bello che un uomo abbia cantato a un altro uomo.
A prescindere da ogni giudizio artistico e musicale, condivido   anche  le   le virgole di  :  Lorenzo Tosa    sia   di  Gino Castaldo su Mahmood e Blanco. Un momento e un abbraccio che ricorderemo.



19.6.13

un arma per combattrere i pregiudizi è l'ironia . camapgna sardegna pride 2013


l video spot per il prossimo Sardegna Pride 2013 impazza sul web. Ai Giardini Pubblici di Cagliari va di scena l'ironia per combattere l'omofobia. 

Bellissimo!! Così si deve sdrammatizzare, esorcizzare, metabolizzare ed accettare l'amore gay e smetterla di chiamare "diversi" coloro che scelgono di vivere le loro storie con una persona dello stesso sesso. Anche questa è libertà .


La campagna pubblicitaria per il Sardegna Pride è iniziata e sul web gira in maniera virale un video spot 

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  ispirato dalla campagna anti omofobia Ilga Portogallo.
Nel video compaiono due vecchiette, la cantante Rossella Faa, madrina del Pride Sardegna, e "signora Lidia", che sedute a sferruzzare ai giardini pubblici, incontrano due ragazzi che camminano mano nella mano. Pronto il commento delle due signore: "Ta dannu... no pari berusu... ita dàra nai sa mamma?". Seguito poi da una seconda esclamazione: "a maniche corte con il freddo che fa".Insomma l'ironia per combattere i pregiudizi.
UN FERMO IMMAGINE DEL VIDEO


Ora molti nei commenti  ( hegalamaysight   )  al video su youtube si sono meravigliati perchè : << peccato per l'assenza dei sottotitoli in sardo; scrivere il sardo lo nobilita; senza sottotitoli sembra solo un dialetto.>> ai più quando invece il sardo è una lingua a tutti gli effetti e qui si usa il cagliaritano una delle tanti varianti ( il logudorese ,il nuorese \ barbaricino il gallurese \ sardo corso , il sassarese ) << Per chi fosse curioso di sapere come va scritta la parte in sardo, ecco qui (ometto le vocali paragogiche e il raddoppiamento sintattico):


--ta dannu, castia a custu' dus.
--no parit berus, ta dannu!
--it at a a nai sa mama? in maniga crutza cun su frius ki nc'est.
--po caridadi!
--ta làstima!

>>

Ma sempre nei commenti c'è lapidaria la risposta degli autori del canale e del video ( CastedduVideo ) << in realtà abbiamo scelto di non sottotitolare in Sardo proprio per dargli più importanza. Se guardi un film in italiano e sei italiano non metti i sottotitoli, cosi come nel caso di un francese che guarda uno spot in francese e via dicendo...un Sardo che ascolta uno spot in lingua sarda non dovrebbe avere bisogno di sottotitoli..ma visto che a scuola non insegnano la nostra lingua >> ( o la insegnano a ......   sarebbe troppo lungo  e  da piegare  qui  , ma mi prometto  di farlo  in un prossimo post  ) << forse hai ragione anche tu. grazie ancora . a si biri >>

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...