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19.5.24

DIARIO DI BORDO N 51 ANNO II Addio pesticidi, una rivoluzionaria colla biologica potrebbe sostituirli ? .,camagna pubblicitaria progresso della birra ichnusa ., La juve caccia allegtri per condotta non compatibile ai suoi valoroi . quali quelli di calciopoli o quelli delle plusvalenze ? , risolto ( ? ) Risolto il mistero della costruzione delle piramidi: i blocchi di pietra trasportati lungo un affluente “fantasma” del Nilo


Cari  lettori \  lettrici   eccoci   a  un  nuovo n  del  "  diario  di bordo  "  cioè  al commento(  vedi  news  di  Allegri  )  e  a  quellla  che    insieme  alle  storie  ,  diventerà    da  questo numero  rassegna  stampa  di    articoli    che  generalmente    non  otteranno  le  prima  pagine  dei media , ma  vengono relegati in flash  d'agenzia   o  in poche  righe   all'interno   o  nei servizi a  pagmento  del  web  .

 fonte  https://www.fanpage.it/
                             A cura di Andrea Centini 

Addio pesticidi, una rivoluzionaria colla biologica potrebbe sostituirli ?
Ispirandosi alle sostanze adesive secrete da alcune piante carnivore, scienziati dei Paesi Bassi hanno creato una colla biologica sperimentale a base di goccioline appiccicose in grado di intrappolare i parassiti. Può essere irrorata e spruzzata sulle piante come i pesticidi, ma è sostenibile e biodegradabile.
I ricercatori hanno sviluppato una ""rivoluzionaria" colla biologica sperimentale, sostenibile e biodegradabile in grado di intrappolare i parassiti che infestano le coltivazioni. L'obiettivo è creare un'alternativa efficace e valida ai pesticidi chimici, estremamente dannosi per la biodiversità e l'ambiente, ma il cui utilizzo è in costante incremento a causa della necessità di sostenere il fabbisogno alimentare della popolazione mondiale in crescita. Questo composto appiccicoso può essere spruzzato efficacemente sulle piantagioni – sia alimentari che ornamentali – con gli stessi metodi e strumenti per l'irrorazione dei pesticidi; resta attivo a lungo sulle piante prima di degradarsi naturalmente. I test condotti su alcune colture hanno evidenziato la significativa capacità di intrappolare insetti particolarmente dannosi e di preservare al contempo gli impollinatori più grandi come le api. Ulteriori esperimenti su grande scala attesi per l'estate saranno fondamentali per determinare l'efficacia del prodotto.A sviluppare la colla biologica contro i parassiti è stato un team di ricerca dei Paesi Bassi guidato da scienziati del Gruppo di scienze agrotecnologiche e alimentari dell'Università e Ricerca di Wageningen, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento del Gruppo di Interazioni Sopra-Sottosuolo – Istituto di Biologia dell'Università di Leida. I ricercatori, coordinati dal professor Thomas E. Kodger, docente presso la sezione di Chimica fisica dell'ateneo olandese, hanno messo a punto la colla traendo ispirazione dalla natura. Più nello specifico, dai tricomi ghiandolari di alcune piante carnivore come quelle del genere Drosera, che secernono gocce appiccicose in grado di intrappolare le prede. Per realizzare il composto il professor Kodger e colleghi hanno generato particelle adesive a partire da trigliceridi reticolati di origine vegetale, sottoposti a ossidazione. In base alla composizione di questi oli è possibile ottenere un composto più o meno adesivo. Attraverso un apposito trattamento di separazione (all'interno di un frullatore) si ottengono le singole goccioline appiccicose che possono essere irrorate sulle piante, pronte a intrappolare gli insetti nocivi per le colture.
I ricercatori hanno condotto test su piante di fragola, crisantemi e altre colture nei Paesi Bassi, riuscendo a intrappolare in soli due giorni oltre il 60 percento dei tripidi occidentali delle serre o tripidi occidentali dei fiori (Frankliniella occidentalis). Questi insetti sono noti per attaccare centinaia di piante e provocare enormi danni alle colture alimentari e ornamentali; non c'è da stupirsi che sia stato il bersaglio privilegiato di questa nuova colla biologia, che sembra aver funzionato a dovere nei primi esperimenti. Le goccioline sono infatti rimaste appiccicose per settimane.
Come evidenziato dagli autori dello studio, la carta moschicida è ben nota da tempo, ma questa può essere letale anche per i preziosi insetti impollinatori come api e farfalle. Le goccioline del nuovo composto sono progettate per bloccare piccoli insetti come i tripidi, anche se non si può escludere che possano danneggiare anche insetti "buoni". I ricercatori stanno studiando la possibilità di integrare al loro interno sostanze odorose naturali, in grado di attrarre i tripidi oppure i loro predatori, come Orius laevigatus, un insetto che viene ampiamente impiegato in agricoltura proprio per combattere i parassiti golosi di piante. La speranza dei ricercatori è che test più approfonditi possano certificare la sostenibilità della sostanza appiccicosa, una potenziale validissima alternativa ai pesticidi tradizionali. I dettagli della ricerca “Mimicking natural deterrent strategies in plants using adhesive spheres” sono stati pubblicati su PNAS.  


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complimenti a Birra Ichnusa per la campagna pubblicitaria! Bisogna cominciare a multare per porre fine a questo comportamento.

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 La #Juventus  caccia  #Allegri per gli insulti    (  poi    si sono  chiariti )  aldirettore  di  #tuttosport  . <<  condotte  non compatibili   con i  nostri   #valori  >> .  Quali  ci  si  chiede   quelli  di #calciopoli  o  delle  #pluavalenze ?  



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  fonte  repubblica  

LONDRA – È uno dei misteri delle piramidi: come fecero gli egiziani di 4 mila anni or sono a trasportare le pesanti pietre necessarie a costruire questi giganteschi monumenti, diventati il simbolo di un’antica civiltà? Una squadra di ricercatori americani sembra avere risolto il quesito: almeno 31 piramidi, incluse quelle più famose che sorgono a Giza, in prossimità del Cairo, vennero erette lungo un affluente del Nilo, scomparso da lungo tempo e ora nascosto sotto il deserto.Da tempo gli archeologi pensavano che l’Egitto dei faraoni avesse usato qualche via d’acqua per portare a destinazione i blocchi di pietra da utilizzare per la costruzione delle piramidi. Ma finora nessuno era certo di dove si trovasse il fiume o il canale su cui le pietre erano trasportare a bordo di imbarcazioni. Usando immagini riprese da satelliti, mappe storiche, indagini geologiche e sedimenti del terreno, un gruppo di studiosi dell’università di North Carolina a Wilmington ha scoperto le tracce di un corso d’acqua,
apparentemente sepolto sottoterra dalla siccità e dalle tempeste di sabbia migliaia di anni fa.Grazie a una tecnologia radar, gli scienziati hanno riprodotto immagini di “un fiume sotterraneo e antiche strutture” che portavano esattamente ai piedi dei luoghi in cui sorgono la maggior parte delle piramidi nell’odierno Egitto, afferma il professor Erman Ghoneim, uno degli autori della ricerca, pubblicata dalla rivista Nature e anticipata dalla Bbc. Gli archeologi hanno calcolato che l’affluente del Nilo, ribattezzato Ahramat (piramidi in arabo), fosse lungo circa 64 chilometri e largo tra 200 e 700 metri. Nel suo percorso sfiorava 31 piramidi erette fra 4700 e 3700 anni or sono: un tracciato che spiegherebbe l’alta densità di queste gigantesche costruzioni nella zona tra Giza e Lisht, in quella che ora è un’area inospitale del deserto del Sahara.“La prossimità del fiume con il complesso di piramidi suggerisce che era usato durante la loro costruzione per utilizzare la via d’acqua nel trasporto di pesanti blocchi di pietra, che altrimenti avrebbero dovuto essere trasportati dagli uomini, con uno sforzo molto maggiore e assai più lentamente”, osserva la professoressa Suzanne Onstine, un’altra co-autrice dello studio. Quattromila anni fa il Nilo costituiva la linfa vitale dell’Egitto, commenta la Bbc, così come lo è ancora oggi.

 

20.2.22

Si chiama Sofia Jirau, è portoricana, ha 25 anni ed è la prima modella con sindrome di Down a sfilare per Victoria’s Secret.


Una scelta che stravolge i canoni, include, rompe tabù e rovescia stereotipi.Un messaggio che non è solo etico ma anche estetico (lei è bellissima), perché contribuisce a cambiare e allargare la concezione di bellezza e delle sue infinite forme.Un successo anche personale per Jirau, che è anche attivista e da
anni combatte in prima linea per la libertà di amare ciò che si è ed essere ciò che si vuole.
E ben vengano testimonial come lei e campagne come queste per accelerare il cambiamento. Ogni tanto, pare, succedono anche cose molto belle. Fantastici😤😷😢🤮 quelli che: “È una trovata pubblicitaria”. Ma dai? E allora? E dunque? Ma ben venga che si utilizzi una campagna pubblicitaria per far passare un concetto enorme come questo. Preoccupatevi, piuttosto, quando la pubblicità promuove tematiche tossiche e malsane, cioè praticamente sempre o quasi . Niente, non ce la faremo mai.

15.11.14

manca ancora un mese è mezzo a natale ma s'incomincia a sentirlo ed ..... [ Natale in trincea, lo spot su armistizio della Grande Guerra è un capolavoro ]

 E'  questo l'effetto   che  mi  ha  fatto   questo video  .  ed  in ....   a  chi mi dice  che  sono nostalgico  o  disfattista e  m'insulta  come  hanno  insultato Bruce  Springsteen, Grohl e Zac Brown che hanno cantato al concerto dei   concerto  dei veterani "Fortunate Son" dei Creedence Clearwater Revival.  




È la notte di Natale del 1914, prima guerra mondiale: gli eserciti inglesi e tedeschi si fronteggiano. Si ode la più famosa canzone natalizia, "Stille Nacht" ("Silent night"): a cantarla è prima un soldato tedesco, poi uno inglese. Così i nemici escono dalle trincee, mani alzate, si abbracciano all'aperto. Nello spot pubblicitario della Sainsbury, catena di supermercati britannici, tre minuti di storia che emozionano, con un soprendente finale.  Infatti secondo  , da cui  ho condiviso  il  video  , 


Quando i nemici a condividere il rancio, a scambiare foto e perfino a giocare una partita a pallone, prima di riprendere, il giorno dopo, a spararsi e a uccidersi.È un video pubblicitario della Sainsbury, catena di supermercati britannici. Nel filmato di tre minuti la storia si conclude con lo scambio delle giubbe militari tra un inglese e un tedesco, e con il tedesco che scopre nella tasca del cappotto inglese un regalo: una tavoletta di cioccolato. “Christmas is for sharing”, il Natale è la festa della condivisione.Per l’occasione i supermercati Sainsbury venderanno una cioccolata uguale a quella del film, a 1 sterlina, con una confezione identica a quella originale del 1914 e i proventi devoluti all’associazione dei veterani di guerra....


 Il  video   è  scopiazzato   da http://it.wikipedia.org/wiki/Pipes_of_Peace_(brano_musicale)




Ma    chi se  frega  ,   il mondo  è  da  2000  anni tutto un  copia  copia come dice  Bob Dylan      in  11 Outlined Epitaphs (Undici epitaffi abbozzati)     è il titolo di un  suo  poema scritto nei primi anni sessanta  http://it.wikipedia.org/wiki/11_Outlined_Epitaphs  pin particolare  ne verso  qui sottto

Sì, sono un ladro di pensieri / ma non un ladro d'anime, prego / ho costruito e ricostruito / su ciò che è in attesa / perché la sabbia sulle spiagge / scolpisce molti castelli / su quel che è stato aperto / prima della mia epoca / una parola, un motivetto, una storia, un verso / chiavi al vento per aprirmi la mente /e per garantire alle mie idee da armadio un'aria da cortile [...] » , 

20.6.13

Cani( io lo applico anche ai gatti e a gli altri animali ) lo spot della campagna contro l'abbandono

Uno spot televisivo e una campagna web per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema dell'abbandono degli animali domestici, in particolare nel periodo estivo. 'Non tradire un'amicizia' è la nuova campagna realizzata dalla Provincia di Milano con la collaborazione di Mediafriends e della Federazione italiana associazione diritti degli animali e ambiente, di cui è presidente Michela Vittoria Brambilla. Due i canali di comunicazione dedicati al tema dell'abbandono degli animali domestici

19.6.13

un arma per combattrere i pregiudizi è l'ironia . camapgna sardegna pride 2013


l video spot per il prossimo Sardegna Pride 2013 impazza sul web. Ai Giardini Pubblici di Cagliari va di scena l'ironia per combattere l'omofobia. 

Bellissimo!! Così si deve sdrammatizzare, esorcizzare, metabolizzare ed accettare l'amore gay e smetterla di chiamare "diversi" coloro che scelgono di vivere le loro storie con una persona dello stesso sesso. Anche questa è libertà .


La campagna pubblicitaria per il Sardegna Pride è iniziata e sul web gira in maniera virale un video spot 

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  ispirato dalla campagna anti omofobia Ilga Portogallo.
Nel video compaiono due vecchiette, la cantante Rossella Faa, madrina del Pride Sardegna, e "signora Lidia", che sedute a sferruzzare ai giardini pubblici, incontrano due ragazzi che camminano mano nella mano. Pronto il commento delle due signore: "Ta dannu... no pari berusu... ita dàra nai sa mamma?". Seguito poi da una seconda esclamazione: "a maniche corte con il freddo che fa".Insomma l'ironia per combattere i pregiudizi.
UN FERMO IMMAGINE DEL VIDEO


Ora molti nei commenti  ( hegalamaysight   )  al video su youtube si sono meravigliati perchè : << peccato per l'assenza dei sottotitoli in sardo; scrivere il sardo lo nobilita; senza sottotitoli sembra solo un dialetto.>> ai più quando invece il sardo è una lingua a tutti gli effetti e qui si usa il cagliaritano una delle tanti varianti ( il logudorese ,il nuorese \ barbaricino il gallurese \ sardo corso , il sassarese ) << Per chi fosse curioso di sapere come va scritta la parte in sardo, ecco qui (ometto le vocali paragogiche e il raddoppiamento sintattico):


--ta dannu, castia a custu' dus.
--no parit berus, ta dannu!
--it at a a nai sa mama? in maniga crutza cun su frius ki nc'est.
--po caridadi!
--ta làstima!

>>

Ma sempre nei commenti c'è lapidaria la risposta degli autori del canale e del video ( CastedduVideo ) << in realtà abbiamo scelto di non sottotitolare in Sardo proprio per dargli più importanza. Se guardi un film in italiano e sei italiano non metti i sottotitoli, cosi come nel caso di un francese che guarda uno spot in francese e via dicendo...un Sardo che ascolta uno spot in lingua sarda non dovrebbe avere bisogno di sottotitoli..ma visto che a scuola non insegnano la nostra lingua >> ( o la insegnano a ......   sarebbe troppo lungo  e  da piegare  qui  , ma mi prometto  di farlo  in un prossimo post  ) << forse hai ragione anche tu. grazie ancora . a si biri >>

DIARIO DI BORDO n 115 anno III la terra e più forte della terapia fattorie sociali in marmilla ., Prestito di un milione restituito dopo 50 anni: il pacco e la lettera dell'anonimo galantuomo. «Ora potrò morire in pace»

  ----- la  seconda  storia      sembra   risalire  a  tempi  ddei  miei  noni  Persone di altri tempi, con altri ed alti valori che oggi no...