13.4.25

Roma e il turismo «mordi e fuggi», gli studenti del Ied ( l’Istituto Europeo di Design ) offrono panini «ripieni di monumenti»: «La cultura non si divora»

   dopo la  bella     campagna      di sensibilizzazione     dei  giorni     scorsi       sul  revenge  porn  anticamera   (   i  confini e  le  differenze   tra   i   due  fenomeni      sono  labillissime   come  ho detto   nel  post   : « iniziativa    di sensibilizzazione  contro il revenge porn  del  gruppo  www. seicomplice.org   ragazzi\e    dello Ied (  l’Istituto Europeo di Design  ) di Roma  »   )   del  femminicidio  \  violenza  di genere   ecco   un altra  campagna  di sensibilizzazione     fatta  dairagazzi dello Ied  .  Stavolta       contro il turismo mordi e  fuggi   . 


                               da  corriere  della sera  ed    di roma  tramite  msn.it  

L'iniziativa lanciata da un team dello Ied di Roma. I ragazzi hanno distribuito a cittadini e passanti cento panini nei vicoli intorno al Pantheon. Ecco cosa è successo




Sono sempre di più i turisti con cellulare alla mano e zainetto in spalla che ogni giorno girano senza sosta per le strade di Roma. Il Giubileo  intensifica il fenomeno dell’overturism, già osservato nella Capitale. Un vero e proprio turismo mordi e fuggi che riempie le piazze e sovraffolla i monumenti storici della città. Viviamo in un tempo che va sempre più veloce e di conseguenza cambia anche l'idea di viaggio. Non c’è più tempo per sedersi a tavola a gustare un calice di vino o un piatto cucinato in una trattoria tradizionale. Sempre più ristoranti storici sono costretti a chiudere bottega nelle zone prese d’assalto dai turisti. Al loro posto prendono piede fast food di ogni tipo, ottimi per risparmiare tempo. È proprio questo il tema alla base del progetto Monumeat, di quattro studenti dello Ied (Istituto Europeo di Design). I ragazzi hanno distribuito a cittadini e passanti cento panini nei vicoli intorno al Pantheon. All’interno però una sorpresa. Invece di un classico ripieno tante foto dei monumenti più importanti e iconici di Roma. L’idea alla base è un parallelismo tra la velocità tipica del fast food e quella del turismo del 2025. «Un panino può essere divorato, la cultura no. I visitatori sono sempre più fugaci e superficiali - spiega Edoardo Botta, uno degli ideatori - Molti scattano una foto e corrono via senza soffermarsi davanti a ciò che hanno davanti, proprio come chi divora un pasto senza guardarlo. Da qui la metafora del fast food».Sono stati tanti quelli che si sono fermati, incuriositi dall’iniziativa. Il team di studenti racconta che i turisti stranieri hanno apprezzato e capito il progetto e il tema. Diverso per i visitatori italiani. «Alcuni sono rimasti delusi una volta aperto il pacchetto. Altri non hanno compreso a pieno il problema dell’overturism e il disagio che ne consegue», precisano i ragazzi. Ma il problema non riguarda solo il sovraffollamento dei monumenti o del poco tempo di qualità speso dai gruppi in giro per la capitale. Ciò che preoccupa è anche il cambiamento che la città sta subendo a causa di questo fenomeno. Durante il loro passaggio al Pantheon i giovani hanno avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con i ristoratori e i negozianti della zona arrabbiati e stufi di questa situazione. Il team dello Ied ha spiegato che tanti di loro concordano che il mercato economico in città si sta trasformando in modo irreversibile.«Roma per adattarsi a questo nuovo modo di viaggiare cambia il suo approccio al commercio. Lì dove prima c’era un negozio o una bottega storica oggi c’è un fast food o qualsiasi cosa che risponda ai bisogni del turismo» continuano gli studenti. Una provocazione quella dei quattro ragazzi che vuole mettere in luce una città sempre più schiava dei suoi visitatori e che lascia sempre meno spazio alle realtà storiche e all’approfondimento della cultura

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