dopo la bella campagna di sensibilizzazione dei giorni scorsi sul revenge porn anticamera ( i confini e le differenze tra i due fenomeni sono labillissime come ho detto nel post : « iniziativa di sensibilizzazione contro il revenge porn del gruppo www. seicomplice.org ragazzi\e dello Ied ( l’Istituto Europeo di Design ) di Roma » ) del femminicidio \ violenza di genere ecco un altra campagna di sensibilizzazione fatta dairagazzi dello Ied . Stavolta contro il turismo mordi e fuggi .
da corriere della sera ed di roma tramite msn.it
L'iniziativa lanciata da un team dello Ied di Roma. I ragazzi hanno distribuito a cittadini e passanti cento panini nei vicoli intorno al Pantheon. Ecco cosa è successo
Sono sempre di più i turisti con cellulare alla mano e zainetto in spalla che ogni giorno girano senza sosta per le strade di Roma. Il Giubileo intensifica il fenomeno dell’overturism, già osservato nella Capitale. Un vero e proprio turismo mordi e fuggi che riempie le piazze e sovraffolla i monumenti storici della città. Viviamo in un tempo che va sempre più veloce e di conseguenza cambia anche l'idea di viaggio. Non c’è più tempo per sedersi a tavola a gustare un calice di vino o un piatto cucinato in una trattoria tradizionale. Sempre più ristoranti storici sono costretti a chiudere bottega nelle zone prese d’assalto dai turisti. Al loro posto prendono piede fast food di ogni tipo, ottimi per risparmiare tempo. È proprio questo il tema alla base del progetto Monumeat, di quattro studenti dello Ied (Istituto Europeo di Design). I ragazzi hanno distribuito a cittadini e passanti cento panini nei vicoli intorno al Pantheon. All’interno però una sorpresa. Invece di un classico ripieno tante foto dei monumenti più importanti e iconici di Roma. L’idea alla base è un parallelismo tra la velocità tipica del fast food e quella del turismo del 2025. «Un panino può essere divorato, la cultura no. I visitatori sono sempre più fugaci e superficiali - spiega Edoardo Botta, uno degli ideatori - Molti scattano una foto e corrono via senza soffermarsi davanti a ciò che hanno davanti, proprio come chi divora un pasto senza guardarlo. Da qui la metafora del fast food».Sono stati tanti quelli che si sono fermati, incuriositi dall’iniziativa. Il team di studenti racconta che i turisti stranieri hanno apprezzato e capito il progetto e il tema. Diverso per i visitatori italiani. «Alcuni sono rimasti delusi una volta aperto il pacchetto. Altri non hanno compreso a pieno il problema dell’overturism e il disagio che ne consegue», precisano i ragazzi. Ma il problema non riguarda solo il sovraffollamento dei monumenti o del poco tempo di qualità speso dai gruppi in giro per la capitale. Ciò che preoccupa è anche il cambiamento che la città sta subendo a causa di questo fenomeno. Durante il loro passaggio al Pantheon i giovani hanno avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con i ristoratori e i negozianti della zona arrabbiati e stufi di questa situazione. Il team dello Ied ha spiegato che tanti di loro concordano che il mercato economico in città si sta trasformando in modo irreversibile.«Roma per adattarsi a questo nuovo modo di viaggiare cambia il suo approccio al commercio. Lì dove prima c’era un negozio o una bottega storica oggi c’è un fast food o qualsiasi cosa che risponda ai bisogni del turismo» continuano gli studenti. Una provocazione quella dei quattro ragazzi che vuole mettere in luce una città sempre più schiava dei suoi visitatori e che lascia sempre meno spazio alle realtà storiche e all’approfondimento della cultura
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