visto che spesso rispondo alle vostre email , ho deciso di farne una rubrica settimanale intitolata appunto La post@ dei lettori che vedrà scomparire ( questa del post sarà l'ultima 😢😉 ) la consueta premessa o spiegone introduttivo alla corrispondenza .
lo so che chi si loda s'imbroda ma ogni tanto è salutare togliersi qualche sassolino prima che diventino macigni dale scarpe e chiarire che non sono cerchiobottista ma al limite troppo ingenuo e fautore di un assoluta libertà oltre che provocatore e creatore di polemiche .Dopo il mio post oltre che le consuete lettere di no green pass e no vax ( non ne pubblico non per censura ma perchè sono : solo insulti , dischi rotte di teorie smentite da nuovi studi ) ho ricevuto anche lettere interessanti
Adesso veniamo alle vostre lettere
visto che tu citi più volte espressioni Manzoniane ti faccio notare ( anche se essendo laureato in lettere e figlio di prof d'italiano ) che la lettura de I promessi sposi ci permette di notare alcune analogie tra gli avvenimenti odierni da Covid e quelli narrati da Alessandro Manzoni sull’epidemia di peste del 1629-30 a Milano. Il Green pass di quattro secoli fa era il certificato necessario per passare da una città all’altra, e si chiamava “Bulletta di sanità”. Allora non esistevano i no vax, ma c’erano già i loro precursori: «Chi buttasse là una parola del pericolo, chi motivasse la peste,
veniva accolto con beffe incredule, con disprezzo iracondo». E i no vax in terapia intensiva? Il loro modello è don Ferrante: «All’inizio della terapia don Ferrante è stato tra i più decisi a negare il contagio della malattia, argomentando la sua opinione con dotte disquisuzioni filosofiche. Non prese nessuna precauzione; gli s’attaccò; andò a letto a morire come un eroe di Metastasio, prendendosela con gli astri». Allora si poteva evitare di assistere allo spettacolo dei contrasti televisivi tra i virologi, ma potremmo individuare chi oggi li contesta leggendo cos’è successo a Milano al protofisico Lodovico Settala: «Eppure quella grandissima fama che godeva, non solo non bastò a vincere, in questo caso, l’opinione di quello che i poeti chiamano volgo profano e i capocomici rispettabile pubblico; ma non poté salvarlo dall’animosità e dagli insulti di quella parte di esso che corre più facilmente da giudizi alle dimostrazioni e ai fatti. Un giorno che andava in bussola a visitare i suoi ammalati, principiò a radunarglisi intorno gente, gridando essere lui il capo di coloro che volevan per forza che ci fosse peste; lui che metteva in ispavento la città, con quel suo cipiglio, con quella sua barbaccia: tutto per dar da fare ai medici. La folla e il furore andavan crescendo...». Il resto nel XXXI capitolo.
Luigi
Caro Luigi la ringrazio per avermi rinfrescato la memoria dei vecchi studi letterari . E di tener vivo la passione per i classici della nostra letteratura , quella che oggi viene definita anticaglie e jurassica dala maggior parte delle nuove generazioni .
Caro direttore,
perché in tv ospitano personaggi come Gianluigi Paragone, che argomenta come un bambino di 8 anni? Mentre sparava un po’ di scemenze mi è arrivato un messaggio sullo stato di salute di una mamma e una figlia disabile (la figlia in terapia intensiva) non vaccinate. La mamma ha dei grandissimi sensi di colpa. Il signor Paragone e quelli che come lui snocciolano numeri a loro piacimento forse dovrebbero sbattere il muso in situazioni come quella che ho citato. Il suo editoriale è assolutamente condivisibile: sembra di parlare con nessuno!
Luisella
Cara Luisella, Va bene che sono il proprietario del blog e il suo fondatore ma non mi chiami direttore . Dopo questa premessa le dico la domanda non dovrebbe rivolgerla a me , ma ai presidenti delle televisioni . Io posso , dire da semplice fruitore ( anche se scarso , perchè mi limito solo a fiction su rai replay visto che ormai quello che era servizxio pubblico s'è omologato alle tv commerciali con la massiccia pubblicità che rende inguardabili o visibili a metà i film o altri programmi ) che per fare audiens . Per il resto dico che è come parlare col muro!. A questo proposito, legga la prossima mail.
Caro Giuseppe
la tua lunga tirata contro i no vax potrebbe benissimo adattarsi a tutti quelli che come lei non potranno mai convincersi di avere sbagliato tutto. Leggo il tuo blog solo vedere fino a che punto possono giungere il conformismo e l’allineamento al potere e vedere come ti smentisci visto che usi spesso come slogan \ motto padroni di niente servi di nessuno .
Marcella
Spett. Marcella, intanto le sono grato che continua a seguirmi anzi seguirci in quanto , come certament e saprai , il blog ma soprattutto l'appendice social la più usata è multi autore e di opinioni diverse spesso contrastanti . Ma voglio rassicurarla: l’unico “potere” a cui sono allineato è quello del buon senso e di rimettere indiscussione le proprie convinzioni .
i telespettatori sono stanchi di andare a letto a mezzanotte per guardare la prima serata. La prima serata dovrebbe iniziare subito dopo il Tg delle 20 come era un tempo che iniziava massimo alle 20.35\20.45 po spostato alle 21 e alle 21.30\40 Un adulto va a lavorare, il giorno dopo, o le tv pensano che siamo tutti disoccupati?
Giovanni
Come ho già detto più volte nel blog e sull'appendice sociale del blog basterebbe che : 1) facessero domanda di escludre il canonme dala boletta della luce 2) innondassero di email o classiche lettere i vertici di raimediaset spiegando la situazione e minacciando di non giuardare tali programmi 3) facciao ricorso alla visione online , tanto ormai un pc o tablet , c'è in ogni casa visto che in italia siamo quelli che abbiamommil maggior umero di apparecchi internet soprattutto cellulari . Lo so che le sembreranno soluzioni ideologiche del secolo scorso , ma io non ne vedo altre . Se lei ne ha di migliori me lo faccia sapere , sarei , come credo anche gli altri lettori , curioso di conoscerle