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11.5.23

la storia siamo noi nel bene o nel male con e vittorie e le sconfitte


 Dopo aver sentito la canzone la storia di Francesco de Gregori  sia questo video di Baebero 


Non ricordo come cercando qualcosa che confermasse o smentisse quello che affermarono sia il primo che il secondo mi e venuta in mente la vicenda del tenente colonnello Harald Jäger (  foto  a destra  =)  disobbedì agli ordini e aprì il passaggio fra Berlino est e Berlino ovest più valico di frontiera del Bornholmer Straße il 9 novembre 1989 Nato nel 1943, figlio di un poliziotto di frontiera, ad appena diciotto anni Harald Jäger si unisce come volontario alla Deutsche Grenzpolizei, la formazione
paramilitare deputata nella DDR( ex Germania Ovest ) al controllo delle zone di confine – nel 1961, proprio quando viene eretto il Muro di Berlino. Tre anni dopo entra nella Stasi, e inizia a fare carriera nella PKE, la Passkontrolleinheit (l’unità per il controllo dei passaporti), fino a raggiungere il grado di Oberstleutnant, che grossomodo corrisponde al nostro tenente colonnello. È un militare, dunque, ma il suo sarà più che altro un lavoro da scrivania. .....Per 25 anni presta servizio al controllo dei passaporti in una delle zone di transito fra Berlino Est e Berlino Ovest, quella nei pressi della Bornholmer Strasse. Situato nel nord della città, fra i quartieri di Prenzlauer Berg (a Est) e Wedding (a Ovest), è un tratto di frontiera non semplice da gestire ..... il resto lo trovate qui in : << L’uomo dei passaporti, storia dell’impiegato che aprì il muro di Berlino >>  del sito Linkiesta.it >>.  
Credevo  fosse     un  caso isolato   perché    per  i militari  o  uomini   delle   istituzioni    i comandi e l'obbedienza agli ordini sono due ingredienti importanti per il successo militare  o  per la  sopravvivenza  delle  dittature  e dei governi  . Ma  poi  leggendo   le  storie    sotto riportate       riprese   dall'articolo   << Hanno ignorato gli ordini e così hanno cambiato la storia ! >> di (starsinsider.com) indipendentemente dal periodo o dalla cultura, la storia militare  (ma non solo  ) è piena di persone che hanno disobbedito agli ordini . I motivi per cui lo hanno fatto sono vari.   Molti hanno rifiutato comandi con cui erano profondamente  in disaccordo. Altri legheranno  tale gesto alla gloria personale altri al disonore . Alcuni   ricordati  e premiati   anche a posteriori . Altri come il primo caso dimenticato o sminuiti . Alcuni  vittoriosi   altri  sconfitti   Ma hanno pur sempre fatto la storia o contributo ad essa. 

L'uomo che ha ignorato un allarme missilistico 





Nel 1983, l'ufficiale sovietico Stanislav Petrov era di stanza nel bunker Serpukhov-15 vicino a Mosca, parte delle forze di difesa aerea sovietiche. Un giorno, il sistema di allarme rapido ha rilevato quello che sembrava essere un missile balistico intercontinentale americano in arrivo.Petrov e il suo staff hanno deciso che si trattava di un falso allarme e un'indagine successiva ha mostrato che il sistema era stato attivato dal sole che si rifletteva sulle nuvole. Rifiutando di lanciare un attacco, Petrov ha potenzialmente evitato centinaia di migliaia di morti.


L'uomo che ha impedito l'escalation della crisi dei missili cubani -



Durante la crisi dei missili cubani del 1962, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica evitarono per poco una guerra nucleare che avrebbe devastato il pianeta. Ma anche se i negoziati tra il presidente John F. Kennedy e il premier Nikita Khrushchev avessero avuto successo, la guerra sarebbe quasi sicuramente scoppiata a causa di un capitano di un sottomarino sovietico. Dotato di un missile nucleare, il sottomarino sovietico B-59 era di stanza nei Caraibi, insieme ad altri tre. Quando la Marina americana

scoprì i sottomarini, iniziarono a sganciare bombe di profondità nelle vicinanze. Con l'ordine di attaccare le forze americane se provocato, il comandante del B-59, Valentin Savitsky, pensò che la guerra fosse iniziata e ordinò il lancio del missile. Fortunatamente a bordo c'era anche il comandante della flotta Vasili Arkhipov, che ha pensato che gli americani stavano solo cercando di far emergere il sottomarino. Ha così convinto Savitsky e ha evitato la guerra nucleare.







Il generale nazista che si rifiutò di bruciare Parigi

Nel 1944, quando le forze alleate invasero con successo la Francia settentrionale durante lo sbarco in
Normandia, Adolf Hitler ordinò alle forze locali di bruciare gran parte di Parigi per evitare che cadesse nelle mani del nemico.Il comandante della prima armata tedesca, il generale Dietrich von Choltitz, si rifiutò di obbedire. Ha affermato nelle sue memorie che sentiva che gli ordini non avevano valore militare e che Hitler era malato di mente. Tuttavia, alcuni osservatori francesi hanno sostenuto che a Choltitz mancavano semplicemente le truppe per eseguire gli ordini. Qui si vede Choltitz firmare la resa delle truppe naziste dopo la liberazione della capitale francese.


L'uomo che ha ignorato il suo comandante 





Durante la seconda guerra mondiale, il tenente Tom Derrick era uno dei soldati più amati d'Australia. È meglio conosciuto per i suoi successi durante la battaglia di Sattelberg in Nuova Guinea nel 1943. Dopo una settimana di combattimenti, l'ufficiale in comando di Derrick ordinò una ritirata.Derrick avanzò da solo tra le postazioni di mitragliatrici giapponesi, mentre era sotto il fuoco di copertura dei suoi compagni di squadra. Ha ripulito 10 posizioni nemiche, aiutando la sua unità a raggiungere il loro obiettivo. Derrick ricevette la Victoria Cross per i suoi sforzi, ma morì per le ferite riportate nella battaglia di Tarakan nel 1942.



Il caporale dell'esercito che ha rifiutato di portare un'arma -

Il caporale Desmond Doss ha rifiutato di uccidere i soldati nemici o di portare un'arma in combattimento a causa delle sue convinzioni personali legate al culto della chiesa cristiana avventista
del settimo giorno. Di conseguenza divenne un medico da combattimento per la 77esima fanteria. Tuttavia, Doss si guadagnò comunque il rispetto dei commilitoni quando fu mandato a combattere. Dopo aver salvato 75 soldati feriti nella battaglia di Okinawa, ha guadagnato una medaglia d'onore. 




Il nazista che si rifiutò di distruggere le infrastrutture civili della Germania -


Nel marzo 1945, gli alleati catturarono l'ultimo ponte sul fiume Reno che consentiva l'accesso alla Germania. Hitler emise quindi un ordine per spazzare via tutta l'industria e le infrastrutture della Germania, (il cosiddetto Decreto Nerone), per evitare che cadessero sotto il controllo alleato.l compito ricadde sul ministro degli armamenti tedesco e amico di Hitler, Albert Speer. Tuttavia, Speer riteneva che l'ordine avrebbe avuto un effetto rovinoso sul popolo tedesco. Come von Choltitz, anche Speer sospettava che il suo capo fosse mentalmente instabile. Speer alla fine emise l'ordine, insieme però a ordini alternativi crittografati per ritardare la distruzione. Alla fine, il Decreto Nerone non andò a buon fine.



Il comandante di artiglieria che si rifiutò di sparare ai suoi stessi uomini 

Il 7 marzo 1915, al 336° reggimento di fanteria francese fu ordinato di attaccare le posizioni delle mitragliatrici tedesche. Gli attacchi andarono avanti per due giorni e quando il comandante di divisione, il generale Géraud Réveilhac, ordinò un'altra carica, la 21a compagnia rifiutò.
Furioso, Réveilhac ordinò al suo comandante di artiglieria, il colonnello Raoul Berube, di sparare sulle sue stesse truppe. Anche Berube si rifiutò. Giorni dopo, quando quattro caporali non furono in grado di attraversare un pezzo di terra di nessuno, tornarono indietro e Réveilhac ordinò che fossero giustiziati. L'incidente divenne noto come l'affare dei caporali Souain.
Réveilhac rimase al comando del reggimento fino al febbraio 1916, quando gli fu ordinato di prendere un congedo di tre mesi. Successivamente ha ricevuto il titolo di Grande Ufficiale della Legion d'Onore.








I soldati indiani che si rifiutavano di usare cartucce unte con grasso di maiale e di manzo -


Nel 1857, gli inglesi avevano controllato l'India con un regime repressivo per circa un secolo. Tuttavia, le tensioni erano finalmente arrivate al punto che i leader politici indiani stavano pianificando una
rivolta.
Gli eventi si inasprirono quando i fucili inglesi Enfield usarono cartucce unte con una miscela di grasso di mucca e maiale. Per caricare i fucili, i soldati musulmani e indù dovevano strappare con i denti la carta che avvolgeva le cartucce. Per motivi religiosi, si sono rifiutati di aprire le cartucce.
Le truppe furono giudicate colpevoli di insubordinazione in una corte marziale, che scatenò l'ammutinamento indiano. Gli inglesi alla fine li sconfissero e presero il controllo diretto dell'India fino al 1947.


Il generale che ha spostato 10.000 uomini fuori posizione -


Il generale Daniel Sickles era un politico con l'ambizione di diventare presidente. Tuttavia, i suoi sogni sono stati effettivamente rovinati quando ha ucciso l'amante di sua moglie. Quando scoppiò la guerra civile americana nel 1861, Sickles creò una brigata con sé stesso come comandante, sperando di migliorare la sua reputazione.La carriera militare di Sickles terminò nella battaglia di Gettysburg nel luglio 1863, dopo aver spostato il suo III Corpo senza ordini in un'altra posizione. Subirono il 40% di vittime, ma hanno comunque rallentato il generale confederato James Longstreet.Lo stesso Sickles fu ferito da colpi di cannone e dovette farsi amputare una gamba. Alla fine è stato insignito della medaglia d'onore per le sue azioni.










Il tenente che ha sfidato l'ordine di ritirarsi 



Nel 1951, l'esercito cinese lanciò l'offensiva di primavera contro le forze americane durante la guerra di Corea, inviando 300.000 truppe per attaccarle. Sopraffatta, un'unità americana dell'8a compagnia Ranger fu catturata prima dell'avanzata. Il suo comandante, EC Rivera, chiese aiuto via radio, ma le forze rimanenti decisero di ritirarsi.
Rivera e i suoi 65 uomini sarebbero stati condannati se non fosse stato per il tenente David Teich. Disobbedendo al suo capitano, Teich inviò quattro carri armati a Rivera e recuperò l'unità bloccata.

Fonti: (Ranker) (BBC) (HistoryNet)



Crisi imperiale 



L'ammutinamento del Reno del 14 d.C. minacciò la stabilità dell'intero Impero Romano. Alla fine del regno di Augusto, l'esercito romano aveva dedicato gran parte delle sue forze a reprimere una rivolta in Illyricum, situata negli odierni Balcani. Ciò ha contribuito a far precipitare la distruzione di tre legioni vulnerabili nella foresta di Teutoburgo in Germania.
L'ammutinamento del Reno del 14 d.C. minacciò la stabilità dell'intero Impero Romano. Alla fine del regno di Augusto, l'esercito romano aveva dedicato gran parte delle sue forze a reprimere una rivolta in Illyricum, situata negli odierni Balcani. Ciò ha contribuito a far precipitare la distruzione di tre legioni vulnerabili nella foresta di Teutoburgo in Germania.La rivolta è iniziata quando i soldati hanno iniziato a uccidere i loro comandanti. Il compito di fermarla toccò a Germanico, figlio del nuovo imperatore Tiberio. Dopo molta resistenza, la ribellione scoppiò e i comandanti furono giustiziati. Germanico guidò quindi i soldati un tempo ribelli in una spedizione di successo  attraverso il Reno, che dimostrò la loro lealtà.






Quindi la storia Siamo noi e le nostre azioni  

26.11.21

La post@ dei lettori [ il covid ed la peste , muro contro muro , ed altre storie ]

  visto  che  spesso rispondo  alle  vostre  email  , ho deciso  di  farne     una  rubrica  settimanale     intitolata  appunto La post@ dei lettori    che   vedrà scomparire  (  questa  del post   sarà l'ultima 😢😉 )  la  consueta premessa   o spiegone    introduttivo alla  corrispondenza    . 

 lo  so  che  chi  si loda  s'imbroda  ma  ogni tanto   è  salutare  togliersi qualche    sassolino prima  che  diventino macigni  dale  scarpe e  chiarire     che   non sono  cerchiobottista ma  al limite troppo ingenuo  e  fautore  di  un assoluta  libertà    oltre  che  provocatore    e   creatore  di polemiche   .Dopo  il mio post  oltre     che  le  consuete lettere  di no  green  pass    e  no  vax    ( non  ne  pubblico  non per  censura   ma  perchè   sono :  solo  insulti  ,   dischi rotte  di teorie   smentite    da  nuovi studi )    ho ricevuto  anche  lettere  interessanti  

  Adesso  veniamo     alle  vostre  lettere  


Caro Giuseppe 
 visto  che  tu  citi   più volte  espressioni   Manzoniane    ti faccio   notare  (  anche  se   essendo laureato in lettere   e  figlio  di  prof   d'italiano   )    che  la lettura de I promessi sposi ci permette di notare alcune analogie tra gli avvenimenti odierni da Covid e quelli narrati da Alessandro Manzoni sull’epidemia di peste del 1629-30 a Milano. Il Green pass di quattro secoli fa era il certificato necessario per passare da una città all’altra, e si chiamava “Bulletta di sanità”. Allora non esistevano i no vax, ma c’erano già i loro precursori: «Chi buttasse là una parola del pericolo, chi motivasse la peste,
veniva accolto con beffe incredule, con disprezzo iracondo». E i no vax in terapia intensiva? Il loro modello è don Ferrante: «All’inizio della terapia don Ferrante è stato tra i più decisi a negare il contagio della malattia, argomentando la sua opinione con dotte disquisuzioni filosofiche.  Non prese nessuna precauzione; gli s’attaccò; andò a letto a morire come un eroe di Metastasio, prendendosela con gli astri». Allora si poteva evitare di assistere allo spettacolo dei contrasti televisivi tra i virologi, ma potremmo individuare chi oggi li contesta leggendo cos’è successo a Milano al protofisico Lodovico Settala: «Eppure quella grandissima fama che godeva, non solo non bastò a vincere, in questo caso, l’opinione di quello che i poeti chiamano volgo profano e i capocomici rispettabile pubblico; ma non poté salvarlo dall’animosità e dagli insulti di quella parte di esso che corre più facilmente da giudizi alle dimostrazioni e ai fatti. Un giorno che andava in bussola a visitare i suoi ammalati, principiò a radunarglisi intorno gente, gridando essere lui il capo di coloro che volevan per forza che ci fosse peste; lui che metteva in ispavento la città, con quel suo cipiglio, con quella sua barbaccia: tutto per dar da fare ai medici. La folla e il furore andavan crescendo...». Il resto nel XXXI capitolo.

               Luigi 


Caro  Luigi la  ringrazio  per  avermi rinfrescato   la  memoria   dei vecchi studi letterari . E  di  tener  vivo  la passione    per  i  classici   della  nostra   letteratura  ,  quella  che   oggi  viene  definita  anticaglie  e  jurassica  dala maggior  parte  delle  nuove  generazioni  .


Caro direttore,
perché in tv ospitano personaggi come Gianluigi Paragone, che argomenta come un bambino di 8 anni? Mentre sparava un po’ di scemenze mi è arrivato un messaggio sullo stato di salute di una mamma e una figlia disabile (la figlia in terapia intensiva) non vaccinate. La mamma ha dei grandissimi sensi di colpa. Il signor Paragone e quelli che come lui snocciolano numeri a loro piacimento forse dovrebbero sbattere il muso in situazioni come quella che ho citato. Il suo editoriale è assolutamente condivisibile: sembra di parlare con nessuno!

                             Luisella


Cara Luisella, Va  bene   che  sono il proprietario  del   blog    e     il suo  fondatore    ma  non  mi  chiami  direttore   .  Dopo  questa  premessa   le  dico  la domanda  non dovrebbe  rivolgerla   a me   , ma  ai presidenti   delle  televisioni . Io posso  , dire  da  semplice  fruitore  ( anche  se  scarso  , perchè mi  limito  solo  a    fiction  su rai  replay  visto  che   ormai     quello  che  era  servizxio pubblico  s'è  omologato  alle  tv  commerciali   con la massiccia  pubblicità che  rende  inguardabili  o   visibili a metà  i  film o  altri programmi  )      che per  fare  audiens  . Per  il resto  dico    che  è come parlare col muro!. A questo proposito, legga la prossima mail.



Caro Giuseppe 
 la tua lunga tirata contro i no vax potrebbe benissimo adattarsi a tutti quelli che come lei non potranno mai convincersi di avere sbagliato tutto. Leggo il  tuo blog   solo  vedere fino a che punto possono giungere il conformismo e l’allineamento al potere  e  vedere  come  ti  smentisci  visto   che    usi spesso    come  slogan  \  motto  padroni di  niente  servi di nessuno  .
Marcella


Spett. Marcella, intanto le sono grato che continua  a   seguirmi  anzi  seguirci   in quanto  ,  come  certament e saprai  ,  il blog ma  soprattutto l'appendice     social   la  più  usata      è multi  autore    e  di  opinioni  diverse  spesso contrastanti   .   Ma voglio rassicurarla: l’unico “potere” a cui sono allineato è quello del buon senso e di  rimettere indiscussione  le proprie  convinzioni  .



 i telespettatori sono stanchi di andare a letto a mezzanotte per guardare la prima serata. La prima serata dovrebbe iniziare subito dopo il Tg delle 20  come  era  un  tempo che iniziava massimo  alle 20.35\20.45 po spostato alle  21    e  alle  21.30\40 Un adulto va a lavorare, il giorno dopo, o le tv pensano che siamo tutti disoccupati?

             Giovanni

Come  ho  già  detto   più  volte  nel  blog  e   sull'appendice  sociale  del  blog  basterebbe   che  : 1)    facessero    domanda   di   escludre il  canonme  dala boletta  della  luce  2) innondassero di email  o  classiche  lettere   i  vertici  di raimediaset   spiegando  la situazione  e minacciando    di  non giuardare  tali programmi   3)  facciao  ricorso  alla  visione  online  , tanto ormai  un pc   o   tablet  ,  c'è   in ogni casa   visto  che  in italia  siamo   quelli  che  abbiamommil maggior  umero  di apparecchi internet   soprattutto  cellulari  . Lo so  che   le  sembreranno   soluzioni ideologiche    del  secolo scorso   , ma  io  non ne  vedo altre  .  Se lei   ne  ha  di migliori  me lo  faccia  sapere  ,  sarei  ,  come  credo  anche   gli altri lettori ,    curioso    di conoscerle 




emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...