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ormai la realtà reale e quella virtuale sono tutt'uno .Premariacco ( Udine ) Tenta il suicidio per amore: i genitori lanciano la notizia su Facebook

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ormai  la  vita reale e  quella telematica   vanno di pari passo nel bene e nel male . Non aggiungo  ulteriore  commenti  se  non   quello che  ormai   è impossibile    ( in ....  a ----   che mi  aveva  rimosso   e poi bloccato su  fb   perchè  avevo semplicemente   risposto  con ironia   ad  un post  scemo   e la  sua  amica  l'aveva preso sul serio.e  quando  gli chiesi il perchè : <<  non devi confondere  vita reale da  vita  virtuale  >>    )  distinguere  le  due realtà perchè : provate pure a credevi assolti siete lo stesso coinvolti. (...) Anche se avete chiuso anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti. (...) E se credete ora per quanto voi vi crediate assolti       siete  per sempre  coinvolti   (  citazione poetico \ musicale  )    ma ora  basta  con le  chiacchiere  a    voi  la  news  in questione    tratta  da ,sempre  grazie  alla pagina fb cronaca italiana    http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca del 6\2\2

una minorenne fa sesso nei bagni di un locale, viene ripresa LA REAZIONE DEI RAGAZZI DISCOTECARI? "FATEVI UNA RISATA E UNA SCOPATA". I GENITORI DEGLI INDAGATI? "SE QUELLA È UNA TROIA, CHE C'ENTRA MIO FIGLIO?"

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 Leggendo    questo estratto    di   www.dagospia.com    (...)  LA VITTIMA E GLI INDAGATI La ragazza del video studia in un istituto tecnico. Vede ritornare indietro la scena sul suo telefonino. È uno scambio virale. A scuola tutti commentano. Fino a quando un professore - anche lui testimone della forsennata condivisione - convince la vittima ad andare alla polizia. Ieri mattina, la denuncia ha sortito i primi effetti: tre ragazzi e una ragazza, fra i 20 e i 22 anni, sono stati iscritti nel registro degli indagati per divulgazione di materiale pedopornografico. Sono figli di famiglie normalissime. Si dice sempre così, ma è proprio vero. Studenti. Belle case. Incensurati. SESSO IN BAGNO Le perquisizioni sono scattate alle sette di mattina. I genitori, lette le carte, li hanno difesi a spada tratta. Un padre è arrivato a dire: «Se quella è un tr..., che c’entra mio figlio?». Questo hanno sentito con le loro orecchie gli agenti mentr