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16.1.22

visto che la scuola non forma i cittadini formiamoci da noi gli strumenti ci sono . non aspettiamo la manna dal cielo

 leggendo     nella  rubrica  delle  lettere    de  il Fato  Quotidiano di    qualche  giorno  fa   , un  intervento    come  questo 



mi     è  venuto  ,  basandomi    sulla  mia esperienza  scolastica  oltre  all'intervento  sopracitato   simile  a quello  d'altri  giovani  che  si lamentano   e basta   senza  (  salvo  eccezioni  che  si contano  sulle  dita   della  mano  )    proporre   o provare  a metterlo in  pratica  con assemblee  lezioni    alternative ,  questo intervento  che     trovate  sotto  . 

Se invece di lamentarsi si agisce sarebbe meglio . niente si nuovo sono anni che la scuola ė in questo stato . niente di nuovo . La scuola salvo eccezioni ovvero qualche prof volontario che t'aiuta a formarti uno spirito critico dandoti gli elementi . Mi chiedo : perchè invece d'aspettare la manna dal cielo \ la pappa pronta non lo trova e si forma da soli ovvero da noi lo spirito critico : le biblioteche , i giornali , la tv, Internet che ci sono a fare ? A scuola ormai ci si va solo per il classico pezzo di carta per poter lavorare visto che anche per fare li spazzino ci vuole il diploma almeno che uno/a non voglia avere uno stato più agitato e non s'accontenta di poco .

5.10.21

Oggi Giornata mondiale degli insegnanti


«I giovani non sono abituati ad essere realmente ascoltati in classe, e quando provano ad esprimere liberamente un loro pensiero vengono zittiti da un sistema gerarchico che pone al di sopra di tutto l’autorità degli insegnanti considerati custodi del sapere acquisito e quindi dato. Io non agisco così. Insegnare per me è condivisione e fascinazione. Non impongo nulla ai miei allievi e cerco sempre di
stimolare il loro spirito critico attraverso il dialogo. Jean-Jacques Rousseau sosteneva che: “Per insegnare il latino a Giovannino non basta conoscere il latino, bisogna soprattutto conoscere Giovannino”. Nessuna preparazione, per quanto ottima, ci esonera dal conoscere i nostri allievi. Ascoltarli è un dovere e un’occasione per crescere umanamente e professionalmente»
Cristian A. Porcino Ferrara ©️

21.4.20

provare a vedere il #Covid19 come un’opportunità, non solo come una guerra o un danno scolastico

Scuole, verso una commissione Colao per la riapertura. Il toto ...Di solito non sono uno di quelli che iniziano i post premettendo di non essere qualcosa, ma... a volte è necessario perchè se non lo fai quando dici o scrivi l tue opinioni in merito ad una cosa su cui non sei specializzato ti scambiano e ti dicono \ accusano d'essere tuttologo o incompetente in materia e d'essere so tutto io , ecc .
Infatti pur essendo laureato in lettere ma per motivi : familiari , burocratici ed personali , non ho abilitazione per insegnare o per fare educatore ma sono  figlio di genitori ( ormai in pensione ) insegnanti ed d'avere amici\che insegnanti     condivido e sono d'accordassimo con il post che segue e con la bibliografia che segue , come di consueto a fine post .




dai miei contatti facebook



Purtroppo una moltitudine di persone è ingolfata negli automatismi della competizione, dell’arrivismo, del senso di colpa, al punto da considerare una perdita un anno scolastico del genere.
E SE INVECE provassimo a CAMBIARE PROSPETTIVA D’OSSERVAZIONE?
E se i bambini perdessero l'anno scolastico?
E se invece di imparare la matematica imparassero a cucinare?
A cucire i loro vestiti? A pulire?
A coltivare un frutteto, una pianta?
E se imparassero a cantare canzoni ai nonni o ai loro fratelli più piccoli?
E se imparassero a prendersi cura dei loro animali domestici?
E se sviluppassero la loro immaginazione?
E se imparassero ad essere più responsabili e ad essere più connessi con tutta la famiglia nella casa stessa?
E se imparassero a essere connessi col resto della Natura, non quella Disney, ma quella materna e feroce insieme, imparando a rispettarla, invece di dominarla?
E se noi genitori insegnassimo loro ad essere brave persone invece di fottere il prossimo per salvaguardarsi? E se noi genitori imparassimo la stessa cosa?
E se imparassero e sapessero che stare insieme e sani è molto meglio che avere l'ultimo cellulare di moda?
Forse questo ci manca, e se lo imparassero, forse non avremmo perso un anno, forse potremmo guadagnare un grande futuro.
Perché di questo è fatta la vita, solo di momenti da non perdere.
[Cit.]

Il #Covid19 è un’opportunità, non una guerra. Solo una mentalità patriarcale, classista, narcisista e predatoria può usare la metafora della guerra per giustificare ciò che ha inflitto alla Natura per proprio tornaconto e che ora la Natura gli restituisce come equa e giusta conseguenza.


                                       (Anonima femministe)

Bibliografia  
  •   Esperienze  pastorali
  •   lettera  ad  una professoressa  
di Don Lorenzo Milani ( 1923 – 1967)   

  •  di scuola si muore   di    Giovanni pacchiano  (  1942 ) 
i  foilm ed  i libri   di Domenico  starnone  (  1943 )  presunto   marito  o  lui stesso elena  ferrante   dell'amica  Geniale 

 film  


ed  i libri  in particolare  :  1) Ex Cattedra .,  2) Fuori registro , 3) Sottobanco   4) Eccesso di zelo ., 5)  Ex cattedra e altre storie di scuola

  e  seguo la  rubrica  di Alessandro D'Avenia (  1977 )   

5.12.18

ma i secchioni non erano estinti ? Scuola, studente modello querela il prof per il 3 che rovina la media



credevo che i secchioni fossero una razza estintita 😂🤣. ma videntemente mi sbagliavo . Non do chi è più , lo so che non dovrei giudicare ma non sempre ci riesco soprattutto davanti a fatt come questi , cretino ed ha bisogni delo psicologo \ psichiatra lui o i genitori


Infatti 
Da  repubblica  del  6\12\2018

Scuola, studente modello querela il prof per il 3 che rovina la media
Archiviato il caso, ma la famiglia si oppone chiedendo di poter presentare altri documenti sulle condizioni psicofisiche dello studente

                                             (ansa)
Il votaccio beccato all'ultima interrogazione dell'anno non gli è proprio andato giù e lo studente modello ha querelato il professore di inglese. È successo in Friuli la scorsa primavera e il Messaggero Veneto, che racconta la storia omettendo nomi e riferimenti sul luogo per non danneggiare gli interessati a procedimento in corso, riporta quanto accaduto in un liceo scientifico.
Uno studente di terza liceo, 16 anni, nelle ultime settimane di lezione non aveva accolto l'invito del professore di inglese a farsi interrogare per migliorare il suo voto già sufficiente. Il ragazzo, sempre secondo il quotidiano veneto, eccelleva in tutte le materie e proprio a maggio spesso si era assentato per partecipare a concorsi e gare di matematica. Il professore di inglese, che non voleva esprimere un voto finale inferiore alla media altissima del ragazzo, aveva parlato anche con i suoi compagni perché lo spronassero a presentarsi all'interrogazione.
Uno degli ultimi giorni di scuola il ragazzo era finalmente in classe e il professore di inglese lo aveva chiamato all'interrogazione, ma lui, forse per protesta, aveva fatto scena muta, tornando al banco con un tre sul registro e la media finale sporcata da quell'intoppo.
A luglio la questione è arrivata sul tavolo del giudice, perché il ragazzo ha querelato l'insegnante di inglese, accusandolo, scrive il Messaggero Veneto "di avergli procurato uno stato di profonda prostrazione e stress, che avrebbe portato anche a disagi di natura fisica, certificati dai referti sanitari firmati dal medico di famiglia".
Il giudice per le indagini preliminari, Andrea Odoardo Comez, ha però deciso di archiviare il caso, come richiesto dalla pubblico ministero Elisa Calligaris. La famiglia del ragazzo si è opposta all’archiviazione chiedendo di poter presentare altri documenti sulle condizioni psicofisiche dello studente e che siano ascoltati alcuni compagni di classe.




14.5.16

la scuola non è un parchegggio no . a "Meno vacanze in estate": dall'Emilia una petizione per allungare l'anno scolastico

condivido in pieno   questo post  di  riposta     all'iniziativa   di questi  genitori




Le mamme in questione non si rendono conto che quando chiedono la "scuola aperta anche a luglio" non stanno parlando di scuola. Stanno parlando di un centro estivo o di un servizio di baby sitter che sia aperto anche nei mesi estivi. Il che è una richiesta sacrosanta e comprensibile. Ma non è scuola, e non è corretto pretendere che gli insegnanti siano costretti a fare gli animatori o i baby sitter, perché, nel caso non ve ne foste accorti, il nostro mestiere è un altro.

"I tempi sono cambiati, classi aperte fino al 30 giugno". Già tremila firme online




  ma lasciateli giocare in strada e nelle  piazze  come si faceva un tempoinvece  d parcheggiali o davanti alla  tv ed  al pc  ed ora    cosi   . se li crescete  solo  ed  esclusivamente   parcheggiandoli da qualche parte vuol dire che non siete capaci di fare i genitori ed  non sapete organizzarvi    e che  usate   gli altri\e  declinando    le  vostre  responsabilità   Cosi li fate crescerre frustati e mammoni o peggio bamboccioni impedendoli  di fartsi esperienze  proprie   e  dandoli  solo le vostre  come   questa  canzone   di  qualche tempo fa




oltre  alla  canzone  sopra  citata   consiglio  questa    di Gaber 



 lo so che    quei   miie 12\15  lettori    che mi leggono mi diranno che  sono  ovvioe  scontato oltre  che prevvedibile  ma   iomica  scrivo   o riporto  storie     per  loro  (    solo per  loro  ) e  per  chi sa  dove  vado a parare  .

11.2.16

fatti bislacchi di matteo tassinari




in sottofondo Aleksander Ipavec [harmonika] & Piero Purini [sax]




Rileggendo il post , sotto riportato , dell'amico Matteo Tassinari , mi accorgo come dice lui stesso che La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro



      
E’ dall’inizio della mia vita che la morte m’insegue. Mai una volta che mi volto, nella speranza di non vederla, e invece eccola lì, a guardarmi. Lei sa il giorno, io no. Ma non è una paura. Dal giorno della mia nascita, anche la mia morte con lei è cresciuta, insieme, vita e morte.









Io, Matteo, a 7 anni e già incazzato

Un chiodo da bara Per mano si sono tenute fin dal 1°giorno del trapasso che ancora deve venire. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, amico dopo amico, vigliacco dopo vigliacco, pugnalate e tutte le superficialità che ci si trova a 52 primavere sulle spalle e nelle palle. Alcune più rosee, certe insopportabili, altre un po’ più leggere, e le cose cambiano in connessione atipica, esistenze vissute come ti hanno detto.





La legge del Chiodo



Meno atipico, è il vizio il quale ognuno ha la pretesa di soffrire molto più degli altri per aver più attenzioni, ma sono solo menate. E' una presa per il culo per chi soffre sul serio. Chi pretende di impossessarsi del proprio dolore, è un' offesa per chi la malattia lo corrode davvero, a cominciare dalle periferie per arrivare dritto al cuore.
Per farla breve: il mio decesso è iniziato durante la mia nascita. Come un orologio svizzero personale e di fiducia, perché può succedere che certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole. Fare attenzione, oh voi che vivete, perché vivere può piacere da morire.






La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro

Una persona che vive con tutte le sue forze perché ha paura, dove andrà? Da chi? Ci saremo? Non ci saremo? Il mistero della vita e della morte, dipende da che parte lo si vuol vedere. Chi era quel filosofo che sosteneva che si muore ad ogni istante? Emil Cioran? Soren Aabye Kierkegaard? Franz Kafka? Non importa, è nozionismo, e il nozionismo, nasce e cresce dalla stupidità, che prende origine dalla superficialità. Gente schifosa!


Non v'è rimedio

Cercate di vivere in modo che la vostra morte rincresca anche all'impresario delle pompe funebri, tanto tra vent'anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: "A che gli è servito nascere?". Non v'è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l'intervallo. Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo. Esplora. Sogna. Scopri.



Partita a scacchi con la Morte ne Il settimo sigillo di Ingmar Bergman, 1956


La morte è l'aroma dell'esistenza  Essa sola dà sapore agli istanti, essa sola ne combatte l'insulsaggine. Le dobbiamo all'incirca tutto. È forse questo che si cerca nella vita, nient'altro che questo, la più gran pena possibile per diventare se stessi, prima di morire? Un ingranaggio che spacca il capello in quattro, tutto accade senza che noi facciamo nulla.
Me ne accorsi che stava camminando sicuro, questo fiero sergente, è severo nella sua custodia della
bara inchiodata, e non c’è nulla al mondo di più tosto di un chiodo da bara. Ogni volta che trascorro del tempo con una persona che sta morendo, m’è successo di più di quanto pensiate, succede un fatto bizzarro e bislacco e buffo per quanto balzano.
In fondo la vita è un sogno da cui ci si sveglia con la morte e il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti. Non v'è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l'intervallo. Rimane il fatto che il dolore è il gran maestro degli uomini. Sotto il suo soffio si sviluppano le anime, scriveva (Marie von Ebner-Eschenbach).






La morte è equa


Parlare di morte è come parlare di denaro, noi non sappiamo né il prezzo né il valore. Tant'è vero che i giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perché la morte è potrebbe essere l'inizio del secondo tempo? In ogni caso, la morte, si sconta vivendo. Sono paralleli che mi fanno impazzire, non in senso negativo, ma per offrire, come la morte è un’usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare. La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro e come tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano, sono tutti specialisti nulla. Il dolore è ancor più dolore se tace. Mentre l'assuefazione a soffrire induce a vivere le gioie come eccessi contro natura, disordini di cui è conveniente tacere. La gioia contagia, il dolore isola.
Ci sono due momenti nella vita di un uomo in cui egli non dovrebbe speculare: quando non può permetterselo e quando può. Non si tratta solo della fine dell'esistenza.
Le frasi sulla morte dimostrano, spesso, la capacità dell'uomo di far fronte a un avvenimento tanto importante, sia dal punto di vista antropologico che da quello religioso.
  C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente, esattamente, il primo e l'ultimo. Morire non è nulla, non vivere è spaventoso. come Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.






Con tutta probabilità, la morte, è la più grande invenzione della vita o più semplicemente spazza via il vecchio per far spazio al nuovo. Posso riassumere, dopo tutte le cianfrusaglie scritte, in tre sole parole cosa ho imparato dalla vita, che la vita continua. Dove non so.




emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...