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14.11.25

basta dare spazio alle .... di Vanacci



Inizialmente   avevo   preparato    il  post    odierno      con   relativo  commento   all'ennesima  uscita   di vanacci .  mai  poi  ho cambiato idea . Lo   so     che     l'indifferenza  e  il  silenzio  hano  permesso   alle  dittature   di   resistere  per  anni . Ma    come  dice   su  facebook  

La sinistra  e   i media    passano  troppo tempo a inseguire qualsiasi rutto di questo soggetto.È perdita di tempo.Questo soggetto qua non ha politicamente niente da dire, scrive malissimo, non ha argomenti, trasuda libri non letti ed è un mix marginale di luoghi comuni, rabbia, bassezze, qualunquismo becero e vuoto contenutistico. L’incarnazione da bar sport 2.0 dell’italiano medio al suo minimo.Però ha anche dei difetti.Lasciatelo ai suoi soliloqui da nostalgico caricaturale: non merita neanche il vostro sdegno. È solo un napalm57 uscito (un po’) dall’anonimato, ma finisce lì.Che la tranvata monumentale in Toscana gli sia  lieve 




Il post    potrebbe    concludersi    qui  ma  purtroppo    non riesco  a      non  chiedermi :  Cosa c’entra la nomina a direttrice musicale di un teatro con la vicepresidenza di una Regione?  Cosa c’entra la pelle nera, l’essere biondi, bianchi, cristiani, musulmani, africani ??  Vannacci è talmente ossessionato dal colore della pelle da non riuscire a concepire che Mia Diop è stata nominata perché capace, meritevole di un incarico che non è tecnico ma POLITICO, espressione di idee e cultura per fortuna lontane anni luce da Vannacci.
Povero Generale, ancora non si è ripreso dall’accoglienza antifascista di Livorno (la città di Diop) e soprattutto dalla batosta presa in Toscana, dove non l’hanno votato manco i leghisti.Se ne faccia una ragione, (ex) generale, prima o poi.


20.9.25

Regresso verso nuove bestialità di ©daniela tuscano

 Cinque anni fa i #talebani tornavano al potere in #afghanistan e per le #donne è ricominciato l'inferno. E anche adesso che quell'infelice paese è stato devastato da uno spaventoso terremoto, i colpevoli del più lsanguinoso #apartheiddigenere della storia trovano il tempo, non per soccorrere le vittime femminili del sisma - le donne non possono essere toccate, quindi restino sotto le macerie e amen -, ma per soffocarle ulteriormente. Dopo il divieto di studiare, uscire sole, parlare tra loro, cantare, pregare, adesso il regime ha messo al bando pure i libri di autrici donne; si appresta a oscurare #internet, per impedire soprattutto alle donne stesse di comunicare col mondo esterno e proseguire gli studi online. In #iran sono trascorsi tre anni dal #femminicidio di #mahsaamini e dalla nascita del movimento #donnavitalibertà. A #charlotte, negli #statiuniti, la rifugiata ucraina #irynazarutska è stata massacrata a coltellate da #decarlosbrownjr, criminale razzista (sì, razzista) che malgrado precedenti di violenza girava a piede libero, armato fino ai denti. Voleva far fuori una «bianca» - peraltro sostenitrice di #blacklivesmatter - e l'ha fatto, su una metropolitana, tra la noncuranza degli altri passeggeri. Del controverso attivista ultraconservatore #charliekirk, ucciso sempre negli Usa da #tylerrobinson, ormai sappiamo tutto, o forse no, data la mole di #fakenews diffusa sul suo conto. in #asia e #africa sta infine aumentando in modo esponenziale la #persecuzionedeicristiani: oltre 380 milioni di persone. Le più a rischio sono le donne (ma guarda!), anche a causa dei #matrimoniforzati. Nessuno si mobilita per queste «cause». Quanto ai cristiani, poi, il menefreghismo occidentale ha raggiunto livelli epici, senza capire - afferma Marta Petrosillo di #acs - che se la libertà viene negata a un gruppo, prima o poi sarà negata agli altri. Forse stupirà la menzione di Kirk, ma solo chi rifiuta l'assunto di fondo: non si uccide. Kirk andava smentito dal pensiero, dalle idee versus l'ideologia, insomma dalla dialettica. Si è preferita la vendetta, che unita all'indifferenza caratterizza il regresso verso la bestialità di questo primo ventennio del Duemila.


        © Daniela Tuscano

22.6.23

PUBBLICITÀ REGRESSO di patrizia cadau

Quando diciamo ai bambini che un genitore va amato a prescindere dal suo comportamento, che va amato incondizionatamente in quanto genitore, che anzi, loro, i bambini, devono lottare per conquistarne l'amore, che anzi spetta a loro assecondarli per addolcirli, che devono adeguarsi modificando la loro natura per essere accettati dal genitore, non stiamo insegnando loro l'amore per la
famiglia, ma li stiamo abituando a legami di sottomissione e svatulazione, dove non c'è spazio per la propria autostima: stiamo tracciando per loro una rete futura di relazioni tossiche, dove sarà considerato normale non essere mai abbastanza e autocolpevolizzarsi per quanto non si riesce a costruire in una relazioneLi stiamo crescendo adeguandoli all'umiliazione, ai sensi di colpa, allo svilimento, al considerare normale essere trattati senza alcuna considerazione dei propri bisogni.
Insomma, stiamo insegnando ai bambini ad essere adulti, quasi sempre donne adulte, certamente abusate, intrappolate in ricatti psicologici, e succubi della violenza.I bambini non nascono per guarire le ferite di chi li ha messi al mondo.Se avete ferite, datevi al giardinaggio, o fatevi vedere da uno bravo, ma non pretendete che la terapia sia caricata sull'innocenza di un bambino, premendo sul pedale del ricatto affettivo. Bestie.

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...