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[ i Nuovi Italiani ] IL giorno in cui ho smesso di essere invisibile la storia di Danielle Madam

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La solitudine, la rabbia, le giornate passate fuori dalla classe, seduta in corridoio. E poi un professore si ferma: «Vieni in palestra con me». Inizia così la carriera di lanciatrice del peso di Danielle Madam, ma soprattutto inizia così la sua nuova vita, quella in cui si vuole bene                                                         di Mario Calabresi Ci sono persone che ci restano nella testa e continuano a venirci in mente anche se le abbiamo incontrate una sola volta. A fare la differenza è una frase o un’immagine che si impiglia nei nostri pensieri. L’immagine che non ho dimenticato è quella di una ragazzina infelice e irrequieta che passa le sue giornate seduta nel corridoio della scuola, vicino al calorifero, a guardare dalla finestra. Gli insegnanti la mandano regolarmente fuori dalla classe perché non segue e disturba. Nessuno di quelli che passano si cura di lei, che si sente incompresa e invisibile. Finché un uomo non si ferma: è il professore di educazione fisica. Le

le nuove paure ed i rigurgiti degli antimoderni alla vanacci

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  Le nuove paure L’italia cambierà e (per fortuna) non lo impediremo Il Fatto Quotidiano 4 Mar 2024 ANTONELLO CAPORALE FOTO ANSA L’antimoderno Roberto Vannacci L’ITALIANITÀ, BELLA PAROLA. Il duce, nella prima fase del regime, la sostanziò con la grandezza militare e culturale romana risorta col fascismo, poi, più tardi, per accondiscendenza al nazismo, la trasformò in supremazia razziale. Era italiano chi somigliava a un italiano (ariano) e, intanto, spargeva gas sulle tribù del corno d'africa. Oggi, invece, che cosa c'è di così tanto veracemente italiano, se non un tale che ha capito che è il momento di darsi alla politica tipica della “politicanza” odierna sparando slogan al ventre molle dell'incultura e dell'ignoranza sociale? Una condizione nella quale siamo precipitati più che altro per la resa delle forze che, un tempo, erano il progresso: quello fatto non soltanto di parole e di rette circolari. L'italianità. quella vera delle delocalizzazioni, delle svendite

Stiv Gavrilovic salva la bimba di 11 mesi caduta nel porto canale a Rimini

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Mi auguro che quel nome e quel suffisso , vedi post sotto , non siano troppo indigeribili per una certa ben nota propaganda sovranara ... ehm... sovranista o pseudo tale perchè :<< Se non dimentichi mai le tue radici, rispetti anche quelle dei paesi lontani >> Un verso spettacolare di quando ancora gli anticorpi ora quasi affievvoliti al becero nazionalismo o identità chiusa erano apena all'inizi . Infatti chi è legato alla propria storia ed alla propria cultura non solo non disprezza gli altri ma li comprende meglio poiché riesce a capire quanto per loro contino le proprie tradizioni, solo dalla negazione di se stessi possono nascere razzismo e violenza per il diverso...  Ohibò, un eroe italiano che non si chiama Rossi o Locatelli, reggeranno anche a questa  storia      che riporto qui  sotto    e  di cui  trovate    qui il  video   Stiv Gavrilovic, 42enne di origini serbe ma che lavora a Rimini come 2° capo scelto del

Nell’anno della pandemia le piccole imprese guidate da cittadini stranieri in Italia sono cresciute nonostante la crisi e la burocrazia.

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    da  repubblica  online  FORSE  è perché «sono abituati a doversi arrangiare tra grandi difficoltà» come osserva  Stefano Rovelli , cofondatore di  Singa Italia , un network nato nel 2018 per sostenere le attività degli imprenditori stranieri. Fatto sta che persino nell’anno del Covid le imprese guidate in Italia da imprenditori stranieri sono aumentate del 2,3 per cento secondo la  Fondazione Leone Moressa , mentre quelle guidate da italiani sono rimaste più o meno stabili (-0,02 per cento). Ormai le imprese guidate da stranieri sono diventate un decimo di quelle nazionali, grazie a un aumento del 29,3 per cento negli ultimi dieci anni contro un calo dell’8,6 per cento di quelle italiane. «Gli stranieri possono anche contare su una rete familiare che permette loro di abbattere i costi, rimanendo aperti con orari prolungati. Hanno inoltre la possibilità di utilizzare filiere diverse, a costi più bassi» osserva  Enrico Di Pasquale , ricercatore della Fondazione Leone Moressa. La magg

ma è possibile che si deve strumentalizzare anche una semplice vittoria sportiva . La vittoria delle italiane nella staffetta femminile ai giochi del meditteraneo

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Certo è un immagine  simbolo perchè  dimostra  cme   l'italia  sia ormai  multi  etnica   sia  che  si fugga  dalle guerre  e  dale  dittature \  governi corrotti  o  per  altro  ( quelli che   vengono chiamati  migranti ecomici  )  . Purtroppo    tale  evento  è stto  strumentalizzato    da  ambo le  parti    da  una   parte   in  maniera vergognosa ( è a dir poco ).  Infatti  il    razzismo è sempre lo stesso e questa copertina,l'uso  nel  titolo del termine  abbronzate  ,  così come il suo editoriale, lo dimostra perfettamente. Il vittimismo "dell'uomo bianco " che non può sentir parlare del diverso senza sentirsi bistrattato è vergognoso e riprovevole. Dall'editoriale ,  di cui  sono  riuscito a leggere   solo le  prime  tre\  quatrtro righe   (  talmente  schifoso  e vergnoso  è )    scambiandomi  il  giornale     con un amico   al bar  mentre prendo  il caffe   pri.ma  dandare  a la vorare   : (.... ) <<  "quattro

Saamiya, dalle Olimpiadi alla morte sul barcone eValeria Nechita, talento musicale di seconda generazione

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Lo so che  ne  hanno parlato i media  , ma  in breve  ,   e quindio   non essendo  giunta    se non  sommariamente   come un eco lontano   alla massa \  alla pubblica  opinione  (  cioè quelli che  ben  pensano per  parafrasaree una famosa  canzone   di  Frankie Hi Nrg  )  ripropongo qui   questa   storia   da   http://www.stranieriinitalia.it/ L'atleta somala vittima di un viaggio della speranza attraverso il Mediterraneo verso l'Italia. Abdi Bile: "Non dimentichiamola" Roma - 20 agosto 2012 -  Alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 arrivò ultima alle batterie per i 200 metri, ma fu un traguardo comunque importantissimo per lei che era volata in Cina a rappresentare la Somalia. A Londra, però, non ha gareggiato: è morta su un barcone partito dalla Libia per raggiungere l'Italia. A raccontare la storia di Saamiya Yusuf Omar è la scrittrice italo-somala Igiaba Scego sul blog Pubblico, che a sua volta cita Abdi Bile, una gloria dell'atlet