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4.9.25

Miss Trieste sommersa dagli insulti dopo la vittoria, la mamma: «Attaccata da chi non accetta italiani con la pelle scura »meno male che la città s'indigna e dice no

leggo   su msn.it    mi  pare   degli articoi    di  tgcom24    e  https://corrieredelveneto.corriere.it/  una   notizia  di    due  giorni fa    . Ma  tali  notizie  non hanno    data  di scadenza  .  
La  nortizia    riguarda  La polemica social sulla “triestinità” e il ruolo dell’identità culturale 
Dopo l’incoronazione di Vittoria, su varie piattaforme social è emerso un confronto serrato fra utenti che mettono in discussione la sua appartenenza culturale a Trieste basandosi soprattutto sul colore della pelle. Alcuni commenti, spesso critici, definiscono la vittoria come una possibile “tradimento” della tradizione della città. Dall’altro lato, altre voci difendono la ragazza, ricordando che Trieste ha una storia multietnica e che la presenza di diverse etnie è ormai parte integrante del tessuto sociale da secoli. Il quotidiano locale Il Piccolo ha evidenziato come certi messaggi ricordano epoche di discriminazione profonda, con riferimenti all’America degli anni ‘60, mentre altri utenti si interrogano su quali reazioni potrebbero esserci in Paesi da cui la vincitrice ha origini diverse, se per esempio una Miss europea vincesse in quei contesti. Questo scambio testimonia l’ampiezza delle sensibilità e delle tensioni sul tema dell’identità e dell’inclusione nell’Italia contemporanea.
Il concorso Miss Trieste, tra tradizione e valore sociale oltre la semplice bellezza. Nel corso degli anni, è stato pensato come evento di riflessione e sensibilizzazione su temi sociali come la lotta contro la violenza sulle donne e le discriminazioni di genere. L’elezione di Vittoria Maculan assume una rilevanza simbolica in questo contesto, promuovendo valori come il rispetto, l’uguaglianza e la convivenza tra culture diverse. Gli organizzatori hanno scelto di mantenere il concorso come momento aperto e inclusivo, riconoscendo come la città stessa rifletta un mosaico di etnie e storie. La giovane Miss Trieste incarna oggi questo ruolo, portando in scena non solo una bellezza esteriore, ma anche una rappresentanza della complessità sociale che caratterizza Trieste.
Reazioni personali di vittoria e della madre di fronte alle critiche
La vittoria di Vittoria ha suscitato emozioni forti, soprattutto per lei e la madre, Marianna. Entrambe hanno espresso amarezza per l’onda polemica emersa sui social. Marianna ha spiegato che vorrebbe che l’evento rimanesse nel suo ambito naturale, cioè un semplice concorso di bellezza, senza essere trasformato in terreno di scontri culturali. Ha ribadito come la figlia abbia seguito le regole previste, sia residente a Trieste da anni e sia perfettamente integrata nel tessuto sociale. Oggi Marianna cerca di trasmettere a Vittoria la consapevolezza che certi attacchi possono presentarsi e che bisogna imparare a superarli con forza. La ragazza, figlia di una famiglia che ha vissuto esperienze multiculturali in più continenti, rappresenta una nuova generazione che incarna un modo diverso di essere italiani e triestini. Le critiche ricevute pesano, ma fanno parte di un confronto più ampio che coinvolge la società intera.  Infatti
L'elezione di Vittoria MaculanVittoria Maculan, nata a Verona da mamma veronese e papà senegalese. a Miss Trieste 2025, avvenuta lo scorso 30 agosto, ha scatenato un'ondata di polemiche sui social. La ragazza, quasi sedicenne, nata a Verona da madre italiana e padre senegalese, è finita nel mirino dei “leoni da tastiera”, che ne hanno messo in discussione la "triestinità" e l'"italianità", con attacchi espliciti legati al colore della sua pelle. A difendere pubblicamente la figlia è Marianna Maculan, che in un'intervista al Corriere del Veneto ha sottolineato l'ipocrisia dei commenti ricevuti: "Tra le sei finaliste, solo Vittoria e un'altra concorrente avevano un cognome inequivocabilmente italiano. Le altre avevano cognomi stranieri, eppure le critiche si sono concentrate solo su mia figlia, per il colore della sua pelle".Vittoria è nata a Verona ma si è trasferita a Trieste nel 2017, quando la famiglia ha seguito la madre per motivi di lavoro. Qui ha iniziato la scuola, costruito amicizie e si è perfettamente integrata nella vita cittadina. La madre ricorda con amarezza il giorno successivo alla vittoria al concorso:
"Avremmo voluto festeggiare in famiglia, ma ci siamo trovati travolti dalle polemiche e dagli insulti". Le critiche rivolte a Vittoria si sono concentrate su tre fronti: l’età - compirà 16 anni a breve -, la residenza e la presunta "non italianità". "L’hanno invitata persino a partecipare a un concorso in Africa - ha raccontato la madre - Vittoria ha la sola cittadinanza italiana, non ha mai vissuto in Africa, la sua unica patria è l’Italia". 
Un messaggio oltre la polemica Un aspetto particolarmente amaro della vicenda riguarda il contesto triestino. "Criticare questa elezione - ha affermato Marianna - è come rinnegare l'identità stessa della città. I triestini  e  l'odierno  Friuli venezia  Giulia  hano   conosciutto  coesistenza  \  convivenza   con gli Salvi   , ha  subito    gli efetti  nefasti   dei nazionalismoi ( pulizie   etniche  ,  genocidi  ,  campi  di deportazione  di cocentramento   ,  leggi  etnico  razziali )   e  tuttora convivono da sempre con cognomi slavi, ma sembra che una pelle scura sia ancora in grado di creare fastidio". Meno  male    che -- secondo tgcom 24 preso da  msn.it  -- Nonostante le critiche, la famiglia Maculan ha deciso di non rispondere con rabbia: "Non abbiamo voluto abboccare ai commenti d'odio, ma ci teniamo a lanciare un messaggio chiaro: si può e si deve andare avanti a testa alta, perché essere italiani non significa necessariamente avere la pelle bianca".
Moda e studi nel futuro di Vittoria  Dopo la vittoria, Vittoria ha già ricevuto proposte dal mondo della moda: un'azienda milanese l'ha contattata per sfilare in passerella e ha superato la selezione per partecipare a Miss Mondo. Cresciuta in una famiglia internazionale ha vissuto tra Asia, Africa e Stati Uniti, non trascura gli studi, coltivando i suoi sogni. "È una cittadina del mondo" ha concluso Marianna.  Fortunatamente   secondo  https://www.veronaoggi.it   a prendere posizione è arrivato in particolar modo, un post su Facebook.  di  qualche  triestino 
“Care cittadine, cari cittadini, oggi il nostro quotidiano locale parla di ‘piano anti degrado’. Ma quale degrado vogliamo contrastare, estirpare dalla nostra bella e spero ancora civile città? Io vorrei radere al suolo il degrado culturale, morale e umano che ho letto in questi due giorni dopo la vittoria al concorso di Miss Trieste della bellissima mula triestina Vittoria Maculan. Ho letto commenti di triestine e triestini di un odio, di un razzismo e di un’invidia inarrivabili. Questa non può essere la nostra Trieste internazionale e multietnica. Il vero, abissale degrado è in quei commenti bui e maleodoranti. Trieste, risvegliati ed esci dall’odio in cui stai scivolando”.


27.4.25

non trovo le parole per definire chi insulta cosi la segre e non solo

  premetto che non concordo con Liliana Segre per le sue posizioni di difesa a oltranza dello stato d'Israele , ma #AchePuntoSiamoArrivati !!!. alla fine le ho trovate in questo meme




Ma le sono vicino per quello che ha subito di recente .Quello che riceve e subisce ogni giorno la senatrice a vita Liliana Segre da orde di miserabili odiatori è una vergogna e una ferita per questo Paese.
E colpisce ancora di più la natura degli insulti ricevuti da Segre.
Arrivano da militanti di estrema destra, gruppi no-va* e sedicenti difensori della causa palestinese. Che altro non sono se non fascisti mascherati che della causa palestinese non hanno capito nulla.
Un conto è criticare civilmente (e legittimamente) le posizioni di qualcuno comprese le sue  Infatti anch’io mi sarei aspettato di trovare in lei una coscienza critica del massacro in atto a Gaza.
Un altro conto è - come emerge dalle indagini - arrivare all’abominio di accusare di nazismo una sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti.
“Uno sfregio alla verità oggettiva e la più infamante delle offese per la reputazione di chi spende  la propria vita per testimoniare gli orrori del regime e per coltivare la memoria dell’Olocausto”, come ha ben riassunto il gip Alberto Carboni.Solidarietà senza se e senza ma alla senatrice a vita Liliana Segre.
A cui tutti in Italia dobbiamo essere grati per quello che ha fatto negli ultimi trent’anni per la memoria storica e per l’antifascismo in questo Paese di nostalgici , smemorati,ecc

 Da lettera43 tramite https://www.msn.com/it-it/

L"Odio social contro la senatrice a vita Liliana Segre dopo la sua partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile a Pesaro. "Sanguisuga ebrea"; "la più nazista di tutte"; "vecchia il popolo italiano non ti vuole"; "stanno facendo la raccolta differenziata": questi alcuni "tra le centinaia di insulti che sono stati scritti sotto i video dei festeggiamenti del Comune di Pesaro e del sindaco Biancani per la festa di Liberazione", rivolti dagli haters alla sopravvissuta ai campi di concentramento, spiega sui social il consigliere comunale Riccardo Bernardi.  [.... ]

Ringrazio Riccardo Bernardi per aver messo online tale il video di risposta .


Ci rende ancora più chiaro a tutti a che punto arriva l'essere umano. Definirli bestie sarebbe un insulto per le bestie stesse.

Cosi come

da repubblica online del 27\4\2025

Striscione contro panettiera antifascista: “Fetore dal quel forno”. Schlein: fascisti inaccettabili a cura della redazione Politica
Foto di Sinistra italiana


Gli insulti contro Lorenza Roiati, che il 25 aprile è stata identificata dalle forze dell’ordine per una scritta che celebrava la Liberazione. Il sindaco difende gli agenti e attacca il dem Ricci: “Da lui sciaccallaggio”



Purtroppo esistono persone talmente ignoranti da riuscire a scrivere certe cose che non riesco neppure a definire. .... avrei altro d'aggiungere ma << Una parola è troppa e due sono poche. >>( cit tv )

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

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