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Il 5 aprile anche Retescuole sarà in Piazza Scala

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Per noi che facciamo scuola è più facile. La storia e la memoria ci sono compagne; sono arnesi del mestiere. Conosciamo le persone che l'hanno fatta questa nostra Repubblica, gli uomini e le donne che ce l'hanno lasciata come un´eredità preziosa, sacrificando molto della propria vita negli anni belli della loro gioventù, perché allora quel che contava era fare in modo che l'incubo del fascismo e del nazismo, de l razzismo e della violenza contro i deboli non pesasse sul futuro di chi sarebbe venuto dopo. Per noi e più facile perché il nostro mestiere è educare alla cittadinanza nella scuola della Repubblica e sappiamo che la libertà di pensiero sancita dalla Costituzione trova il suo fermo limite quando sconfina nella proposta di violenza, nel vilipendio e nell'offesa contro altri esseri umani. Per questo non comprendiamo come il Comune di Milano potrà consentire l´incontro previsto il 5 Aprile nella nostra città di formazioni neonaziste, negazioniste, xenofobe, omofobe

H2O ACQUA IN BOCCA: VI ABBIAMO VENDUTO L'ACQUA

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lunedì 30 marzo 2009 H2O ACQUA IN BOCCA: VI ABBIAMO VENDUTO L'ACQUA Mentre nel paese imperversano discussioni sull' eutanasia, grembiulino a scuola, guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione deiservizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo

meno male che stò finendo con gli studi

e poi si lamentano se la gente scende in piazza . Se invece di tagliare soltanto facessero delle riforme nelle pratiche d'aasegnazione delle cattedre e edifici come si deve .Meno male che io dopo la laurea il lavoro l'ho già . Se sto tardando a laurearmi è per il pessimismo dovuto a queste situazioni elencate  in questo programma che sonoagòli ordini del giorno  e  che vengono ignorate oltre che dalllo stato   e dai media   e se  parla solo quando ci sono o mandifestazioni di piazza o quando succedo  atti di bullismo  o  peggio  tragedie  come  quella    del controsofitto che crolla  su un aula  uccidendo  una ragazzo . Strano che dal ministero  dell'istruzione  , sempre  solleciti a smentire  e\o a sminuire  o  dire  che si fa  disinformazione  non siano intervenuti  o non abbiano protestato  per questa trasmissione