c'è fischio e fischio
DA QUANDO UNA BANALE MANIFESTAZIONE DI DISSENSO È DIVENTATA UN DELITTO DI LESA MAESTÀ?
Oggi 14 Oct 2021
Non ho mai imparato a fischiare decentemente . Cioè, a fischiettare sì, perché in effetti non ci vuole molto: basta mettere le labbra, a culo di gallina, o alla Donald Trump se volete, e soffiare. Ed è quello che faccio per chiamare il mio cane ( foto a destra ) o allontanarlo da qualcosa che on deve fare . Esistono anche i virtuosi del fischio modulato, che in alcune famose canzoni diventa come uno strumento musicale ed esempio un classico del cinema il bello , il brutto , il cattivo . No, io mi riferisco al fischio “vero”, quello potente, che si sente a centinaia di metri di distanza.
Va fatto con l’ausilio delle dita infilate in bocca: indice e medio uniti, o indice e pollice che si toccano, oppure ancora i mignoli delle due mani. Ci ho provato, oh se ci ho provato ma non ci sono mai riuscito . Infatti bisogna piegare la lingua all’indietro, mi spiegavano. Ma niente. Per quanto mi spolmonassi, usciva solo un prolungato “fffff”, come di una camera d’aria che si sgonfia.Questa lunga premessa per dire che non sono uno che fischia allo stadio ance se in realtà sono anni che non vado , ma qusta è in altra storia : magari lo farei se ne fossi capace, ma ne sono, come ho detto, totalmente impedito. Quindi posso affermare, in qualità di non-fischiatore, che risulto al di sopra di ogni sospetto se dico che non mi hanno affatto scandalizzato i fischi a Gianluigi Donnarumma in occasione della partita che la Nazionale ha giocato contro la Spagna a San Siro, mercoledì della scorsa settimana. Per chi non segue il calcio la vicenda è semplice.
Donnarumma, giovane portiere considerato tra i
migliori del mondo, è nato e cresciuto calcisticamente nel Milan. Una volta affermatosi come campione planetario dopola prodezza agli europei , la società milanese gli ha offerto la bellezza di 8 milioni netti per restare in rossonero. Ma lui ha traccheggiato, ha detto e non detto (nel frattempo baciava la maglia), si è affidato alle cure del re dei procuratori, Mino Raiola, e alla fine ha salutato tutti andando a guadagnare di più al Paris Saint-Germain, in Francia. I tifosi milanisti l’hanno presa male, e non appena Donnarumma (nel frattempo ribattezzato “Dollarumma”) è tornato a giocare . Ora Gianluigi Donnarumma, detto Gigio, 22 anni, considerato uno dei migliori portieri di calcio del mondo. Ex giocatore del Milan, ora è a Parigi, al Psg, molto ben pagato. nello stadio Meazza come portiere della Nazionale, l’hanno sommerso di fischi per tutta la partita.Uno scandalo i per Telecronisti e commentatori, manager sportivi e addetti ai lavori non hanno fatto che indignarsi, invocando maggiore “civiltà” da parte degli spettatori, chiedendo provvedimenti ed empatizzando con il “povero” Gigio. Perfino il truce Raiola, che ne ha viste tante, è che lo ha consigliato per Il Paris Saint Germain , si è detto «disgustato». Ora, permettetemi un’obiezione. Mettetevi nei panni di uno che va allo stadio. Non è un ultrà ma una persona normalissima, che guadagna una frazione infinitesimale di quanto prende quel ragazzone. Magari non è neanche tifoso del Milan. E vuole esprimere il suo dissenso per come si è comportato il medesimo ragazzone... Forse è invidioso, forse si sente tradito, che ne so. Si trova in mezzo a decine di migliaia di altri spettatori. Ebbene, che cosa deve fare per esprimere la sua delusione : Sussurrare «birichino»? Fare un aeroplanino di carta e cercare di farlo volare fino a lui? Annotarsi di mandargli una cartolina? oppure tenersi tutto dentro ?Attenzione: mica lo insultare. Gli insulti sì che vanno deplorati, censurati, vietati. Il razzismo, gli «Uh uh uh» seguiti poi da gesto della scimmia ai giocatori di colore vanno perseguiti e puniti, così come le offese personali e, soprattutto, le violenze vere e proprie come quelle a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi da parte dell'area più intransigente dei no green pas e dei no vax. Questa è inciviltà. Ma qui siamo su un altro piano. Il nostro tifoso vuole solo fargli sapere che, secondo lui, Gigio ha sbagliato. E allora che fa? Fischia! Si mette le dita in bocca e fischia con quanto fiato ha in corpo. Come fanno i loggionisti alle prime teatrali, come fa chi disapprova un comiziante, o un cantante stonato. Perché indignarsi? Qualche fischio varrà ben 10 o 12 milioni di euro, no? Dico la verità: ero ( adesso dopo calciopoli non lo so più ) juventno non sono interista, ma se fossi stato a San Siro avrei fischiato anch’io. Mannaggia, se solo avessi imparato...