confeziono parole
come i becchini le tombe
nelle forme contorte
ma senza ombre
dedicando rime alle
brulle rive dell’inferno
sciogliendo l’eco nel
claudicante peso del
pentimento sposando
donne senza affetto
provando sensazioni
di lama per difetto
ridendo senza apprendere
ciò che gli altri hanno sofferto
tornando a misurare le altre
bocche solo per l’aspetto
scuotendo Ofelia dal suo
sudato letto coprendomi
di detriti per non sentir
freddo galleggio sull’orme
d’acqua fino all’oceano per
distendermi nell’immensità
delle onde sperando di non
toccare umane sponde
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