18.3.05

Senza titolo 612

confeziono parole

 



come i becchini le tombe

 



nelle forme contorte

 



ma senza ombre

 



dedicando rime alle

 



brulle rive dell’inferno

 



sciogliendo l’eco nel

 



claudicante peso del

 



pentimento sposando

 



donne senza affetto

 



provando sensazioni

 



di lama per difetto

 



ridendo senza apprendere

 



ciò che gli altri hanno sofferto

 



tornando a misurare le altre

 



bocche solo per l’aspetto

 



scuotendo Ofelia dal suo

 



sudato letto coprendomi

 



di detriti per non sentir

 



freddo galleggio sull’orme

 



d’acqua fino all’oceano per

 



distendermi nell’immensità

 



delle onde sperando di non

 



toccare umane sponde

 


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