Senza titolo 629

 Gli Stati Uniti hanno usato, e continuano a usare, armi di distruzione di massa.

Mentre leggete gli articoli che seguono ricordatevi che un paese è stato aggredito e invaso illegalmente con la motivazione che avrebbe avuto armi di distruzione di massa pronte per essere usate contro di noi. Ovviamente, tutto si è poi rivelato una bufala, un'isteria collettiva abilmente manovrata dalla propaganda dei media americani e filo-americani. Una bufala costata finora oltre 100.000 morti irakeni, 1500 americani, un paese distrutto, avvelenato per secoli dalle radiazioni dell'uranio impoverito e gettato nella più totale anarchia. "Fanno un deserto e lo chiamano pace..." scriveva Tacito a proposito di un altro Impero, quello romano.


Liz4rd



 


 


- Dal 1962 al 1971 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha sperimentato armi chimiche e batteriologiche sui propri militari. Lo rivelano alcuni rapporti del Pentagono declassificati a partire dal settembre 2000, secondo i quali almeno 5.500 membri delle forze armate USA sono stati usati come cavie in test che prevedevano fra l'altro l'uso di gas nervini letali come il Sarin, il Soman, il Tabun ed il VX. Questi esperimenti, condotti per saggiare la vulnerabilita' delle truppe americane ad un attacco non convenzionale, sono stati realizzati sia in territorio statunitense (Alaska, Hawaii, Maryland, Florida), sia a bordo di alcune navi USA nel Pacifico, e persino, in alcuni casi, in Canada ed in Gran Bretagna. Nel corso dei test nelle Hawaii, in Alaska ed in Florida anche la popolazione civile e' stata esposta a tali sostanze.



Fonte: http://www.deploymentlink.osd.mil/news/jan02/news_10402_001.shtml


Clicca qui per l'elenco dei test

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- <<Nel momento in cui la nostra nazione potrebbe essere chiamata a combattere per proteggere gli americani dal terrorismo biologico e chimico - ha dichiarato Christopher Smith, deputato repubblicano e presidente del comitato parlamentare per gli affari dei veterani - e' tragico apprendere che quarant'anni fa dei soldati e marinai americani sono stati involontari partecipanti a test che usavano tossine biologiche e chimiche>>.



(New York Times del 9-10-2002: http://tricare.osd.mil/eenews/downloads/NYT100902.doc)



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- Secondo uno studio federale, almeno 15.000 morti di cancro avvenute negli Stati Uniti a partire dal 1951 sarebbero state verosimilmente provocate dalla ricaduta sul territorio della radioattivita' prodotta dai test nucleari condotti durante la guerra fredda.



(USA Today del 27-2-2002: http://www.usatoday.com/news/nation/2002/02/28/usat-nuke-sidebar.htm)



 


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Giuliana Sgrena ed il Napalm



E' vero o non è vero che Giuliana Sgrena, ed anche la sua collega francese, sono andate ad intervistare i profughi del genocidio di Falluja, la città distrutta dove gli americani hanno sparato napalm dagli elicotteri e dagli aerei e bruciato un migliaio di persone, proprio come in Vietnam? Ne hanno parlato il Guardian, ormai l'ultimo giornale d'Europa a dirci qualche verità, e da noi il settimanale Avvenimenti, dignitoso settimanale un pò ancien regime, ma nessun altro ha fatto davvero sapere l'orrendo massacro americano di Falluja e continuano a blaterare sulla tragica buffonata delle elezioni, facendosi così complici delle menzogne planetarie di Bush. Al di là dei buonismi Buschiani, e quelli ancor più miserabili dell'Italietta, perchè, diciamo almeno il Manifesto non ha sbattuto in prima pagina quel che è successo a Falluja, e il legittimo sospetto che la Sgrena sia stata presa , come la sua collega, da una delle bande fomentate dalla CIA (ci sono anche squadroni della morte in Iraq, la presenza di Negroponte, lo specialista, è lì a provarlo) proprio perchè stava cercando tra i rifugiati della città martirizzata le prove (che ci sono) del Napalm buttato sulla città intera, donne e bambini compresi?



Fonte: http://www.malatempora.com/mag59.htm



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A Fallujah usate armi chimiche: lo conferma il Ministero della Sanità iracheno



Un esperto del Ministero della Sanita' iracheno ha accusato le forze americane di aver impiegato armi vietate dalle convenzioni internazionali durante la sanguinosa offensiva contro Falluja, nello scorso novembre. Lo riferisce la tv satellitare qatariota Al Jazira sul suo sito internet. La denuncia e' venuta durante una conferenza stampa presso il Ministero a Baghdad, la cui data non e' stata precisata. Il dottor Khalid ash-Shaykhili, al quale e' stato affidato l' incarico di accertare le condizioni di salute degli abitanti di Falluja, ha detto che le ricerche effettuate dalla sua equipe medica provano che le forze Usa hanno usato gas ''mostarda'', gas nervino e altre sostanze chimiche nocive. ''Quello che ho visto durante i nostri sopralluoghi a Falluja mi portano a credere tutto quanto e' stato detto riguardo a quella battaglia'', ha dichiarato il medico, secondo Al Jazira. Il dottor ash-Shaykhili ha precisato che la roccaforte della guerriglia sunnita ad ovest di Baghdad reca ancora i segni dell' uso di sostanze chimiche e di altri armi, che provocano gravi malattie. L'esperto ha anche denunciato la ''totale distruzione dell' ambiente'' a Falluja. ''Posso anche dire di aver trovato dozzine, se non centinaia, di cani e gatti randagi e uccelli uccisi da questi gas''. Il medico ha detto che inviera' un rapporto a tutti gli organi competenti in Iraq e all'estero. Durante l'offensiva americana contro Falluja, alcuni abitanti avevano riferito di aver visto ''corpi bruciati'', con i segni caratteristici che lascia il napalm, un cocktail di sostanze tossiche del quale le truppe Usa fecero largo uso durante la guerra del Vietnam, con effetti devastanti sulle persone e l'ambiente.

Fonte: Ansa, 4 marzo 2005



 


 



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A FALLUJA SI E' USATO IL NAPALM ?


di red



Il 23 novembre del 2004 gli abitanti del villaggio di Saqlawiya che si trova vicino a Falluja, hanno raccontato alla TV del Quatar, Al Jazeera di aver aiutato a seppellire 73 corpi di donne e bambini completamente carbonizzati. Al momento non ci sono prove che dimostrino l'uso di bombe al NAPALM da parte degli americani o delle altre forze della coalizione: i cadaveri carbonizzati pero' fanno nascere seri sospetti. Anche i corpi ritrovati l'anno scorso dopo la battaglia dell'areoporto di Bagdad erano completamente carbonizzati. A questo proposito qualcuno aveva persino ipotizzato l'uso di armi nucleari.


Sul numero 6 di Avvenimenti pubblicato la seconda settimana di febbraio, Liliana Boranga collega i rapimenti di alcuni giornalisti, Giuliana Sgrena, e Florence Aubenas, con le inchieste che loro stavano portando avanti. Da mesi le due inviate stavano indagando sul fatto che gli Stati Uniti facessero uso di armi non convenzionali. Lo dimostrano tre fatti estremamente significativi. In primo luogo Giuliana Sgrena, pochi giorni prima di essere sequestrata, stava cercando proprio i profughi superstiti dei bombardamenti di Falluja per avere delle prove. In secondo luogo le due donne sequestrate erano tra le pochissime persone ad essere entrate nella citta' martoriata dopo i bombardamenti. E infine nella famosa Battaglia di Falluja, la mezzaluna rossa aveva denunciato centinaia di cadaveri esposti all'aperto. Anche su questo le due giornaliste stavano indagando. Alla fine le prove non sono saltate fuori anche perche' era difficile, in quella situazione, riuscire a trovare qualche testimone; chi poteva parlare sussurrava che forse era meglio non vedere quello che era successo.


Nel numero successivo di Avvenimenti, Simona Maggiorelli ha continuato il lavoro iniziato da Liliana Boranga. Pero' questa volta la giornalista di Avvenimenti e' andata a spulciare piu' nel dettaglio la situazione in Inghilterra e vedere se la seconda nazione della coalizione dei volenterosi facesse anch'essa uso di NAPALM. I sospetti verso l'esercito britannico vengono ufficializzati il 29 novembre 2004 quando nella camera dei comuni di Londra iniziano le prime interrogazioni parlamentari per chiedere al governo Blair chiarimenti. Nel caso dell'inghilterra, l'accusa e' piu' grave che per gli Stati Uniti. Infatti il Regno Unito contrariamente agli Usa, aveva firmato gli accordi del 1980 per la messa al bando di armi chimiche.


Quindi, se venisse provato l'uso del NAPALM, ci troveremo di fronte ad una vera e propria violazione degli accordi. A portare avanti le inchieste parlamentari in Inghilterra e' una deputata del gruppo Halifax del Labour Party. Si tratta di Alice Mahon. Coraggiosamente il 21 dicembre 2004 venne lanciato da parte della deputata l'affondo piu' duro:" Visto che abbiamo la possiblita' di fare domande, ma non ci viene permesso di aprire una discussione voglio dire che questa guerra e' illegale. Perche' non ci sono piu' immagini di persone che vivono a Falluja? Che tipo di armi sono state usate?"


Una riflessione a questo punto e' d'obbligo. Alcuni fatti sono ormai assodati.


Negli ultimi anni gli Usa hanno ridisegnato "a suon di bombe" parte della geografia mondiale. I rapporti con l'Europa che conta: Francia, Germania, e Spagna sono ormai definitivamente compromessi.


L'Onu e' stata fatta collassare e con essa anche ogni progetto di multilateralismo. Molti storici da tempo stanno cercando di analizzare l'attuale situazione guardando indietro agli ultimi dieci anni di storia mondiale.


Da questo scenario emerge in modo evidente come "dietro le quinte" della politica estera americana si cela senza dubbio un problema serio di redifinizione del ruolo militare Usa, all'indomani della caduta del muro di Berlino. Infatti non va dimenticato che dal 1989 gli Stati Uniti devono giustificare al mondo un esercito militare che impiega circa 2 milioni di persone operative senza contare tutto l'entourage civile che opera intorno. Quindi senza mezzi termini, ci troviamo di fronte ad un' industria tra le piu' prolifiche dell'occidente, che opera su un mercato aperto internazionale di tutto rispetto. E cio' in anni di crisi economica. Ogni anno in america si producono, sempre piu' massicciamente, migliaia di Claster Bomb o di bombe al Napalm.


Non si tratta di dietrologia. Basta, leggendo i giornali americani, osservare il potere di convincimento che le lobby delle industrie militari hanno sia nei confronti sia del congresso, sia dell'amministrazione presidenziale. Se poi si va anche a confrontare quanto appena detto con le statistiche sugli aumenti delle spese militari effettuate dalle varie amministrazioni dai primi anni novanta ad oggi, il cerchio si chiude. Dunque i secondi fini della politica estera americana sono ormai chiari a tutti. Non solo alle opposizioni di sinistra ritenute radicali, ma anche a governi di centro destra come la Francia di Chirac. Perche' allora si continua a mettere in scena l'assurda commedia dell'intervento umanitario? Perche' si insiste nel dire che l'obiettivo dell'amministrazione Bush e' quello di esportare la democrazia? Senza retorica, ma ormai una simile messa in scena non ha piu' senso. Persino Giugliano Ferrara, l'interprete ufficioso dell'ideologia neo.con in Italia ritiene piu' "corretto" ormai dichiarare che quanto si sta facendo in Iraq oggi e' in poche parole, una guerra.



Fonte: http://www.radiobase.net


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