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2.6.14

fa rivivere gli antichi giochi di strada per liberare i ragazzi delle dipendenze della playstation e perchè non crescano solo cellulari dipendenti


vi potrebbero essere  utili   queste due  libri  




Abò  -giochi di strada  in un villaggio della  Gallura   Quintinio Mossa ( editrice  Taphiros luglio2004 )
















Bruno Vargiu, Via Mannu e dintorni   rievocazione di ricordi che l’autore fa della via dove è nato e ha vissuto in adolescenza. Attraverso la descrizione di una copiosa galleria di personaggi, aneddoti e giochi di carrèra, emerge uno spaccato, non solo di via Mannu, ma della Tempio degli anni dell’ultimo dopo guerra.











e questo mio precedente  post   su uno dei giochi  più usati


il 28\5\2014 L'associazione  culturale  (  di   cui sono fiero  di far parte  )  la sardegna  vista   da  vicino   per  cercare  materiale  per  


la  nuova  sardegna  de l20\4\2014

La terza edizione di Primavera in Gallura, la manifestazione etnica, ideata ed organizzata dall’associazione culturale di Aggius,“ Stazzi e Cussogghjj”, verrà presentata ufficialmente martedì mattina, alle 11,30, a Tempio nel palazzo dell’ex provincia Olbia-Tempio, in Piazza Brigata Sassari,
una  passata  edizione 
nei pressi dell’antica chiesa di Sant’Antonio. Saranno presenti, l’assessore al Turismo della Regione Sardegna, Francesco Morandi i rappresentanti delle amministrazioni locali coinvolte nella manifestazione e ovviamente gli organizzatori dell’Associazione Stazzi e Cussogghij, cui va dato merito di perseguire con grande caparbietà gli scopi promozionali del territorio gallurese che stanno alla base della sua attività. L’evento, partendo da sabato e domenica prossimi, da Oschiri, interesserà, settimanalmente, sino alla fine di giugno, undici comuni, le rispettive Proloco, lì dove esistono ed altre associazioni culturali. Nell’ordine, dopo Oschiri, settimana dopo settimana, saranno in vetrina i comuni di Berchidda (11 maggio, Aglientu (24/25 maggio), La Maddalena (31 maggio), Santa Teresa di Gallura e Trinità D’Agultu (1° giugno), Aggius(7/8 giugno), Luogosanto (14/15 giugno), Palau(14 giugno), Tempio( 21/22 giugno) e infine Olbia (28/29 giugno).La manifestazione darà ad ogni comunità l’occasione di far rivivere, per un giorno, gli antichi mestieri, le usanze e le tradizioni legate soprattutto al sistema agropastorale, e far gustare i sapori di cibi, rimasti solo nella mente dei più anziani e difficilmente reperibili sul mercato. L’iniziativa, che verrà presentata martedì, ha il patrocinio e la collaborazione della Regione, della Camera di Commercio di Sassari, della Fondazione Banco di Sardegna, dei Comuni e delle Proloco. (a.m.)
 ha  tenuto  grazie  anche  ai nipoti e  figli degli iscritti  , ma anche    ai figli dei loro amici\che  che si sono offerti volontari  , una  giornata  di riscoperta  d'antichi  giochi  .


N.b
non riporto tutte  le  mie foto  mie perchè   : 1)   non ho ottenuto    il permesso dei genitori  di riportare  le  foto dei loro  figli ., 2)  i soggetti sono troppo  vicini e  per la legge italiana , le  foto dei minori in primo piano  non posso essere  pubblicate
Quindi  le  foto  che   ivi riporto sono  o dell'iscritta  Natalina Casu o  prese  dalla  rete oppure  alcune mie  dove   non sono ritratti i protagonisti in primo piano  .


I  principali   vista  l'improvvisazione  sono stati  :
le  gubbine \biglie  
lu carruleddu 
pampana 
corda
 i  giochi con le  figurine 
la  carniola \  il cerchio  

ecco  le  foto   d'alcuni d'essi 


  •   le  gubbine  \  le  biglie  
Con la  "  variante  "  \  modalità  a  Pola   .  Si  scava  una buca  premendo e  roteando  con forza il tacco   sul terreno in modo  da  creare una buca  . IL Pola  appunto . verso cui   ad una  distanza  concordata  i giocatori  lanciano  le proprie biglie . ( da  Abò  -giochi di strada  in un villaggio della  Gallura   Quintinio
Mossa editrice  Taphiros luglio2004 - vedi sopra  la copertina   ) . Ogni giocatore ha a disposizione un numero definito di biglie. Il totale viene distribuito nelle buche, in quantità calcolate e memorizzate. A turno, ciascuno tira verso le buche una biglia, stando sulla linea di partenza che viene tracciata a una certa distanza dalle buche. Se il giocatore riesce a far entrare la biglia in buca, prende le biglie che stanno in essa, e riprende la sua. Se ciò non accade si perde la biglia che verrà posta nella buca in cui si è fermata più vicina. Vince chi accumula un numero maggiore di biglie.  (  da http://www.regoledelgioco.com/giochi-di-abilita/biglie/  )



  di   natalina  casu 

  •  pampana \  campana  


.

da http://www.regoledelgioco.com/category/giochi-di-abilita/page/2/
  • Lu  carruleddu  
rinvio  al mio post  di  cui trovate  sopra  l'url 

  • la  carniola  \  cerchio 
che può essere  o di  copertone  o una vecchia  ruota   oppure  in legno e  lo si  può  far  muovere  o  le mani  o  con un bastoncino  o  un  ferro  

di natalinma  casu 

                                                     di natalina  casu 

ma  qui  è stato  anche usato  a  mo'  di Hula hoop  come  alcune foto  scattate  da me 



E' stata una  bellissima  giornata  , una  dimostrazione  che  si  può anche  divertirsi e  giocare   senza   giochi elettronici  .  E  pensare  che all'inizio  , si ha  avuto  un po'  di  difficoltà visto  che le  nuove  generazioni sono ormai  disabituati  a  giocare  con qualcosa  di diverso  che  sia  : il pallone  , la bicicletta , e  la  play station infatti




Ma  poi  .......    ( vedere righe  precedenti  )   si  sono scatenati   ed alcuni non volevano  andarsene    , i genitori   gli hanno  portati via  quasi a forza  . Ci hanno  addirittura ringrazio  per  averli  fatto scoprire  giochi     che  neppure  conoscevano  o  ignoravano  come nel caso  del  carroleddu  o del  cerchio  l'esistenza   se  non nelle  foto dei nonni\e.
 Sono  ritornato bambino anch'io  , nel  vedere   giocare questi bambini\ e  . i  è venuta  un po' di  nostalgia   della mia infanzia  (  generazione di mezzo cioè   fine anni  70  prima anni 80 )  fatta  di questi    giochi   ma anche  di imitazioni  di eroi  del  kolossal cinematografici    e  serie  tv  degli anni  70\90  o   miti  sportivi  . Un epoca in  cui i  video  e  sale  giochi   stavano iniziando a prendere piede



28.5.12

primavera in sardegna stazzi aperti \ stazzi e cussòggji


per i continentali  e  o sardi  d'oltre mare *  e non   che  vogliono vedere  la  Sardegna  in questo caso la mia Gallura fuori dal turismo di massa e dallo spocchiosi luoghi dei vip (stintino , porto bello ,  Porto Cervo  e  Porto Rotondo )  o  dei villaggi turistici    la primavera  insieme  all'autunno e  le  sue  cortes  apertas   in barbagia  questa  è l'occasione  .Nel mese  di maggio  ,ormai al termine  ,   si sono e   e si  stanno   organizzando   con iniziative  che  variano da  comune e comune  ad  esempio  a tempio si  sono tenute iniziative  simili alle cortes apertas barbaricine  che si  tengono d'autunno  (  locandina   Generale  al lato  e   sotto  quella del mio comune   più alcune notizie sulla vita  e la società degli stazzi  )   tratte   dal sito  http://www.prolocotempio.it/
Luoghi ormai  scomparsi  e deturpati  dalla globalizzazione imperante  e  dal turismo  di  Massa   che  vuole   a tutti i costi anche  dove  non c'è una piscina  e  tutte le comodità  ( anche le più frivole ) ed  incapace  o non vuole   almeno per  una settimana   fare  vita spartana  

 
          




                                                           cliccate  sopra   per  ingrandimenti




Essi erano Luoghi  dove  anche  le   controversie venivano risolte   o  almeno ci   si provava  ( perchè  a volte  finivano  in rissa  verbale  come questa  canzone    \ poesia  di   un grandissimo cantate  \poeta    Genovese    Gallurese  d'adozione  citato più volte  qui nel blog e le sue  canzoni  usate come  colonna sonora o punti di riferimento   )   ne  trovate  sotto    testo

Di chissu che babbu ci ha lacátu la meddu palti ti sei presa,
lu muntiggiu rúiu cu lu súaru li àcchi sulcini lu trau mannu
e mhai laccatu monti múccju e zirichèlti
Ma tu ti sei tentu lu riu e la casa tuttu chissu che vera ndentru
li piri bbutirro e loltu cultiato e dapói di sei mesi che mi nera ndatu parìa un campusantu bumbaldatu
Ti ni sei andatu a campà cun li signori fènditi comandà da to muddèri e li soldi di babbu lhai spesi tutti in cosi boni, midicini e giornali
che to fiddòlu a cattranni aja jà lucchjali
Ma me muddèri campa da signora a me fiddòlu cunnosci più di milli paráuli
la òja è mugnedi di la manzàna a la sera
e li toi fiddòli so brutti di tarra e di lozzu
e andaràni a cuicàssi a calche ziràccu
Candu tu sei paltutu suldatu piagnii come unu stèddu
e da li babbi di li toi amanti tha salvatu tu fratèddu
e si lu curàggiu che tè filmatu è sempre chìddu
chillèmu a vidi in piazza ca lha più tostu lu murro
e pa lu stantu ponimi la faccia in culu  

 fino al secondo dopo  guerra  massimo anni  60   in modo  pratico   e senza  ricorrere  a tribunali   con il dialogo   e il confronto  fra le parte   tramite  il sistema  della rasgioni   qui  (  copertina    a destra   )  nello studio  socio antropologico   con il cd  della registrazione   orale   di simone sassu  (  Armando Editore 2009 pp. 320 ISBN 978-88-6081-526-2 )    trovate  una delle  ultime, se  non addirittura  l'ultima   rasgioni  in Gallura  .
per la storia degli stazzi riporto un mio video girato il 13\5\2012 alla giornata degli stazzi organizzata dal Fai Gallura ( non ho fatto  foto perchè per 'sto cazzo di legge sulla privacy che punisce i piccoli e per " fesserie " mentre elogia e protegge i grandi e se ti denunciano la denuncia non si può ritirare perchè procede d'ufficio non si posso mettere se non si coprono volti di persone e devi chiedergli autorizzazione come avrei dovuto fare per questo video ma cavillando ho scoperto che era un evento culturale , cosa che non era presente per il resto della giornata visto altri impegni del relatore ) in cui





                                                  quintinio mossa illustra l'origine e degli stazzi nello stazzo della pittrice Anna Gala

L'unica  foto  che  sono riuscito a fare  in un momento di  "calma " ,   infatti  sono stato fra  gli ultimi ad andare  via  è questo monolite  granitico ( ora adibito a cantina  e ripostiglio  per  fare il vino  , ma  un tempo  fino agli anni  50\60 era  abitazione  )  derivato dal disfacimento  della roccia per idrolisi  . che  si trova  andando  a Pulchiana  (   il monolite granitico più grande della Sardegna, situato su un altopiano della Gallura settentrionale, a 550-673 sul livello del mare. località che si trova fra  tempio  e palau   (  vedere  sotto  cartina    e qui ulteriori news  )
Per  chi volesse  maggiori informazioni    e  su  come oggi   sia  stata trasformata   trovate news  qui  ( con una buona bibliografia  da  cui attinsi  anch'io per  la tesi )  ed   in un vecchio mio post di splinder  (  che sono riuscito a salvare  qui  su blogger  )   e  in   un estratto  della mia tesi di laurea  e  parte della bibliografia   utilizzata
(....)  
L'altra caratteristica è quella del popolamento dell'interno e l'abbandono delle coste. Infatti : « [...] Le condizioni storiche che causarono lo spopolamento sono da ricercare nello stato di abbandono generale nel quale si trovava tutta la Sardegna, dopo alcuni secoli di dominazione spagnola [o anche prima secondo altri studi] a questa si aggiungevano le frequenti incursioni saracene lungo le coste e si capisce il motivo per cui nella Gallura marittima esisteva il solo villaggio di Olbia. Gli altri erano raggruppati alle falde del Limbara (Aggius, Bortigiadas, Tempio, Luras, Calangianus e Nuchis)».[1]


La colonizzazione delle zone abbandonate fu la conseguenza di una notevole immigrazione dalla vicina Corsica; in seguito ulteriormente rafforzata, nei primi anni del Settecento, anche dal movimento della gente dell’interno, per lo più pastori, che dai villaggi, nelle loro transumanze, si spingevano fino alle zone disabitate. Si trattava

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...