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Visualizzazione dei post con l'etichetta salvinisti e company

se impariamo l'importanza delle parole imparemo ad : odiare di meno e le persone giuste e non quelle che ci dice la propaganda

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in sottofondo    Mina - Parole Parole Le  parole   sia     che      siano parlate oppure    sopratutto sui social   scritte      oggi più che mai   non dico     che    bisogna  per forza   parlare bene   ed  ampolllosamnte    ma   dobbiamo evitare       che  usse  diventino      veicolo  d'odio   e   di propaganda  .  Infatti  esse  lo  imparato  a  mie  spese   perdendoi amicizie     ed ottenendo   rifiuti  aprioristici     ed  riate  dirette  ed  indirette   perchè dicevo  sempre  quello che  penso  senza  filtri o  ero troppo loquace   ed  molesto  .   Come  regolarsi   allora  ? Io     sto  ,  anche se  non sempre  ci  riesco    (  chi  mi segue  su  social su  fb  in particolare  lo  sa  )    cercando  di  :    1)   non parlare   e scrivere    a  caldo    ed aspettare   prima di  commentare un fatto o  una  cosa  ., ma  dk faro a feeddo   2)  che le  parole somno importanti  ( vedere  video di Moretti )  3)   che  ke  frasio della   proganda 

razzismo e guerra tra i poveri sempre più difusa in italia ennessimno episodio razzista su un autobus a livorno

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in sottofondo  Casa del Vento - Festa protesta  da  http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2017/11/11/news Litigio sul bus: «La conducente non voleva farmi salire mi ha detto vai a casa tua» Livorno, la mamma senegalese, che aveva con sé il passeggino, accusa la dipendente del Ctt. L’azienda: «Apriremo un’istruttoria interna, vogliamo ascoltare le due versioni» di Juna Goti LIVORNO. «La conducente mi ha detto che non potevo salire sul bus. Mi ha detto vai a casa tua». E ieri mattina sulla Lam blu che corre dal viale Italia verso via Grande sono arrivati anche i carabinieri. A denunciare l’episodio è  Fatima Cissoko , 40 anni, originaria del Senegal, in Italia da dieci anni. È arrabbiata e dispiaciuta per quello che definisce un episodio di razzismo. «Ho due bimbe di uno e cinque anni», racconta: «Dopo essere andata dalla pediatra, sono andata alla fermata del bus, sul viale Italia. La conducente quando sono arrivata davanti alla porta per entrare mi ha fatto u