Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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12.9.25
sull'omicidio di Charlie Kirk, l’ideologo dell’ultradestra Magada di lorenzo rosa e Pacmogda Clémentine
24.7.25
l'intelligenza umana è ancora pù forte di quella artificiale . la risposta mediatica di Obama al video creato contro di lui con la IA di Trump
Luca Enoch
22 luglio alle ore 10:08 ·
In risposta alla pubblicazione da parte di Donald J. Trump di un finto video generato dall'intelligenza artificiale che ritrae Barack Obama mentre viene arrestato, Obama ha pubblicato un video reale di Trump che viene processato penalmente nel 2024.
Il video mostra Trump fuori dal tribunale di Manhattan, dove è stato accusato di 34 reati gravi e alla fine condannato per tutti.
"A dire il vero, avrei voluto inventarmi un video di intelligenza artificiale folle per rispondere al suo, ma non sono bravo con tutta quella roba tecnologica", ha detto Obama. "Fortunatamente, c'era un video reale di lui quando era sotto processo, quindi immagino di essere stato fortunato".
Alla Casa Bianca, l'addetta stampa Karoline Leavitt ha criticato duramente il post di Obama, affermando: "Condividere filmati reali di eventi realmente accaduti è qualcosa che il presidente Trump non farebbe mai".
23.1.25
Il pentimento di Pam, la "nonna alla riscossa" del 6 gennaio 2021: rifiuta la grazia di Trump e "Via da Geova per essere una donna libera"
Fa discutere il caso di Pam Hemphill, meglio conosciuta come “Maga Granny”, la nonna del movimento Make America Great Again, il principale gruppo di pressione che supporta il neopresidente Donald Trump. Quello stesso Maga che si è reso principale protagonista dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 e i cui membri sono stati graziati dal tycoon appena ritornato alla Casa Bianca, con uno dei primi ordini esecutivi siglati a poche ore dal giuramento.Fra le migliaia di assalitori del Capitol (circa 1600 persone) di quella giornata tristemente indimenticabile c’era anche la settantenne Pam, condannata a due mesi di carcere, che però inaspettatamente, con un gesto di pentimento, ha rifiutato la grazia presidenziale: “Quel giorno abbiamo avuto torto, sappiamo bene che sono tutti colpevoli” ha dichiarato Maga Granny, riferendosi ai suoi “compagni d’assalto”, dopo essersi già dichiarata colpevole in tribunale per i fatti del 6 gennaio. Accettare il perdono di POTUS (l’acronimo che indica il capo della Casa Bianca, President Of The United States, ndr), infatti, equivarrebbe a insultare “gli ufficiali di polizia del Campidoglio, lo stato di diritto e naturalmente il Paese”, ha dichiarato la “nonna alla riscossa” pentita. Accettare la grazia, ha aggiunto Pam, “contribuirebbe al loro gaslighting e alla loro falsa narrazione”, in riferimento alla tesi per cui il voto del 2020 era stato “rubato” dai democratici e dal presidente Biden.
Ripensando al 6 gennaio, inoltre, Pam Hemphill ha spiegato: “Avevo perso il mio pensiero critico. Ora so che era una setta, e io ero in una setta”, denunciando un “tentativo di riscrivere la Storia”. Pam ha fatto un’anticipazione: “Le conseguenze di questo decreto saranno terribili, sono delle persone molto pericolose”, ha detto citando i membri degli Oath Keepers e dei Proud Boys, due dei gruppi che parteciparono all’assalto al Congresso.
......
"Via da Geova per essere una donna libera"
La Verità da una parte e il mondo dall’altra. Fuori, escluso. Per immolare la vita a Geova, ai suoi diktat, alle rinunce e alle privazioni che diventano illusioni di libertà. Alessandra è una bambina senza Natale né compleanni; Alessandra è una ragazzina lontana dalle mode, dalla musica, dall’amore e dalla sessualità. Le Spice Girls sono "delle
meretrici", i Placebo l’incarnazione di Satana. Alessandra è infine una donna che con coraggio sceglie di dissociarsi, di fuoriuscire e di vivere quella vita che sin dalla sua venuta al mondo le era stata negata. Nasce così Il Dio che hai scelto per me (HarperCollins, 2025), esordio letterario di Martina Pucciarelli, romanzo che a partire dall’esperienza personale dell’autrice racconta di un distacco radicale, quello dalla comunità religiosa dei Testimoni di Geova, con tutto il vissuto doloroso che ha portato a quell’addio, arrivando quasi ad annientare sé stessa, fino pure a desiderare di morire. A chiusura di ogni capitolo, una serie di parole chiave che raccontano il viaggio: abbandono, paura, tradimento, disamore, perdita, vuoto, separazione, libertà, rabbia per arrivare a "riscatto".Alessandra non è Martina, ma il vissuto è comune: com’è stato per lei scrivere ma soprattutto portare fuori una storia così forte e dolorosa?
"Probabilmente non ero preparata a quel che sarebbe potuto succedere. Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà da persone che hanno seguito il mio stesso percorso. Mi fa piacere che questo libro possa far sentire più comprese e meno smarrite quelle stesse persone".
E lei, cos’ha sofferto di più in questa rigidità imposta da Geova? E com’è riuscita a conciliare quei due pezzi di sé, quello nel mondo e quello nella fede?
"La cosa che pesa di più ad Alessandra nel romanzo è sicuramente il non sentirsi vista e valorizzata. Per Alessandra come per me tutto veniva dopo Geova. L’amore verso un figlio, verso un padre e una madre. Vengono dopo Geova anche i tuoi desideri, bisogni. Tutto. Conciliazione? Quella non avviene mai. Quei mondi sono e restano distinti".
Nelle note di chiusura del libro lei scrive: "Il tempo della rabbia e del dolore è finito". Ha dovuto perdonarsi qualcosa o perdonare qualcuno?
"Il perdono è sempre un incontro. Ovvero, perdonare comporta riconoscere di aver sbagliato. In un saggio meraviglioso letto un paio d’anni fa, l’autrice, Chandra Livia Candiani, scriveva del perdono come di un atto di superiorità. Ecco, non è di quel perdono che ho bisogno. È molto di più scegliere di non odiare, di non provare rancore".
La figura della madre di Alessandra appare centrale nelle dinamiche di famiglia. Emerge con lei anche il ruolo della donna secondo Geova: sottomessa, casta, discreta…
"Nell’educazione di Alessandra la donna svolge comunque un ruolo importantissimo, pur in quella sottomissione. È così, annullandosi, che la donna sostiene l’uomo. Niente che abbia a che vedere con l’emancipazione, per quel suo stare costantemente un passo indietro. Proprio in queste ore ho ricevuto il messaggio di una testimone di Geova. Mi ha detto di essere avvocata, avviata alla carriera. Mi ha detto che generalizzo. Credo che la sua sia un’eccezione. È ovvio che in qualche modo occorre adattarsi al mondo che avanza, ma il principio della dottrina è quello: sottomissione. In un passaggio della Bibbia si racconta di quando l’angelo in veste di viandante annuncia ad Abramo che diventerà padre. Sara, sua moglie, ascolta di nascosto quel dialogo e nel suo cuore ride, dicono le Scritture, e chiama Abramo ‘mio signore’. Ecco, Sara nella dottrina di Geova è l’esempio perfetto di sottomissione per quel suo dimostrarsi devota all’uomo persino nei pensieri: ‘mio signore’".
13.1.21
ipocrisia e uso ideologico della morte A Massa nelle mani della destra un minuto di silenzio per i 'golpisti' trumpiani morti
come se non bastasse di come
da Osservatorio sul complottismo 11\12020 18.40
L’ESTREMA DESTRA STA TRASFORMANDO ASHLI BABBIT IN UNA MARTIRE PER INCITARE I SOSTENITORI DI TRUMP ALLA VENDETTA
Sulle chat dell’estrema destra americana Ashli Babbit, la trentacinquenne californiana uccisa durante l’assedio al Campidoglio, è sempre più ritratta come una martire, una sorta di “George Floyd dei conservatori”. [....]
Va bene avere pietà per i morti perchè : << [...] Qui dentro, lo vuoi capire, che siamo uguali? Morto sei tu e morto sono anche io; ognuno come a un altro tale e quale [...] ( A Livella Di Totò ) >>. Ma qui c'è un uso strumentale ideologico delle vittime .
Infatti leggo su globalist del 12 gennaio 2021
tale cronaca è confermata da https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/01/12/massa-consigliere-della-lega-chiede-un-minuto-di-silenzio-per-la-fan-di-trump-uccisa-a-capitol-hill-video/6063722/
“Chiedo un minuto di silenzio per Ashli Babbitt, la ragazza uccisa durante l’occupazione del Campidoglio”. A parlare, in apertura di Consiglio comunale, è stato il consigliere della Lega di Massa, Luca Guadagnucci. Gli amministratori della città toscana, dopo la richiesta dell’esponente della Lega, sono rimasti in silenzio per quasi una trentina di secondi, finché non è intervenuto Matteo Bertucci (gruppo Persiani sindaco) che ha chiesto di estendere il minuto di silenzio non solo alla fan di Trump, ex veterana e sostenitrice delle teorie complottiste di QAnon, ma anche alle altre tre persone rimaste uccise nel corso dell’irruzione a Capitol Hill. Le parole di Guadagnucci (e di Bertucci) hanno sollevato diverse polemiche, soprattutto dal centrosinistra. “Mi vergogno e chiedo scusa a tutti coloro che amano la democrazia”, ha detto la deputata del Pd, Martina Nardi, “lo faccio a nome di tutte le cittadine e i cittadini di Massa che purtroppo hanno la sventura di essere governati da un’amministrazione di destra, che ha osservato un minuto di silenzio per dei terroristi“. “La maggioranza ha dimostrato chiaramente di stare dalla parte di Trump e dalla parte di chi scandiva gli slogan ‘Hang Pence’ (impicca Pence, ndr) e sfoggiava simboli dell’estrema destra suprematista”, ha dichiarato Elena Mosti (gruppo Volpi sindaco).
6.9.17
Colin, che protesta contro Trump: Nessuna squadra mi vuole più

Colin Kaepernick (Mike Ehrmann/Getty Images)It's amazing to see the strength, courage, and understanding our youth have! I am energized by their character and hopeful for the future!
| da https://www.instagram.com/p/BYOj3nMjA3Z/ |
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO
Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...
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iniziamo dall'ultima news che è quella più allarmante visti i crescenti casi di pedopornografia pornografia...
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Ascoltando questo video messom da un mio utente \ compagno di viaggio di sulla mia bacheca di facebook . ho decso di ...



Colin Kaepernick