“[…] Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.“ ( Haruki Murakami in “Kafka sulla spiaggia 2002 )
sono riuscito ad uscire o quasi dalla tempesta dopo quelo che ho in questi ultimi 6 mesi vedere i precedenti post della triologia anche la maliconia può essere preziosa e quelli ad essa collegati viene rappresentato da questa vecchia canzone di Bob dylan
come ci sono arrivato ? con perseveranza , auto analisi , voglia d'evitare di ricadere e di ritornare a quando stavo male cioè soffrivo della convinzione di valere poco, un’eccessiva preoccupazione per il rifiuto o per le critiche, la paura radicata di fallire sono condizioni che caratterizzano chi è affetto da disturbo evitante di personalità. Una condizione psichiatrica da trattare con attenzione, per evitare in chi ne soffre, la sofferenza di sentirsi inadeguati. da cui sono uscito anche se ognoi tanto ci ritorno grazie all'auto analisi , al mio analista . Ma soprattutto perchè << (.. ) Distruggere il proprio ego [o almeno ua parte d'esso aggiunta mia ] è una pratica fondamentale (....) >> ( Giovanni Lindo Ferretti in una recente intervista su il fatto quotridiano mi pare del 19 ottobtre se non ricordo male ) .
E poi Morire è un pezzo del vivere, e se hai un buon ( o quasi ) rapporto col vivere non puoi non avere un buon rapporto anche con la morte. Nelle grandi città la morte è stata allontanata, mentre in campagna cioè nei borghi o piccoli paesi bidde come li chiamiamo qui in Sardegna è ancora una presenza vitale. Infatti Se togli la morte, amputi la vita . Anche se però non sempre riesco ad essere fedelke a tale proposito perchè , sarà perchè confondo a morte interiore con quella fisica , dico sempre viva la vida muerte al muerte . E poi
come ho già detto o nelle storie riportate dalla morte rinasce la vita , ecco perchè i miei post sulle tradizioni dei defunti riti che oggi omologhiamo in Halloween . Ma soprattutto la morte è naturale altrimenti si finirebbe conme nel racconto Le intermittenze della morte di José Saramago
Quindo per concludere ho deciso piuttosto che rimanere un una posizione attendista cioè ad aspettare Godot d'attraversare la tempesta cioè la situazione di incertezza, la sensazione di non sapere a cosa si va incontro che conduce alla paura di sbagliare, e di conseguenza di trovarsi di fronte a situazioni difficili da gestire.
Infatti : <<Non si possono fermare le onde ma si può imparare a surfare” o veleggiare>> articolo di http://www.silviavalaguzza.com/blog/ ( ulteriore url sotto ) meglio cavarcarla o attraversarla che essere lei che attraversa te
P.s
per chi volesse approfondire quest' argomento oltre i collegamenti ipertestuali ivi contenuti ecco alcuni url