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27.10.25

diario di bordo n 153 anno III Il gesto eroico dei minatori di Portixeddu ( fluminimagiore ) Nel 1877 hanno salvato da un naufragio l’equipaggio di un mercantile inglese., Dall’isola al mondo sulle onde radio. Una passione che non conosce crisi nonostante internet e il web

unione  sarda   26\10\2025

L’intero equipaggio di un mercantile inglese salvato dall’eroico intervento dei minatori di Poertixeddu che, per quel gesto, ricevettero il ringraziamento della regina Vittoria d’Inghilterra. La ricerca per la catalogazione di un percorso dedicato agli appassionati di trekking nel territorio di Fluminimaggiore ha

permesso di riportare alla luce una suggestiva storia della fine del 1800 ormai sepolta dal tempo e sconosciuta anche a tanti fluminesi.
Il percorso
Tutto ha inizio con la ricerca sull’origine dei toponimi delle località, attraversate dal cammino Dei Bombaroli per la catalogazione dei sentieri in cui era impegnato Fabio Ravot, escursionista di Buggerru, che conosce ogni metro e la derivazione dei nomi degli incantevoli luoghi che vanno da Portixeddu e Capo Pecora. «Tutti tranne uno – racconta – non conoscevo l’origine del nome della cala di Su Bastimentu». La piccola “spiaggia” costituita da ciottoli di granito è ubicata nel tratto compreso tra la Grotta dei Colombi e l’insenatura di Muru Biancu. «Con molto impegno nelle ricerche – aggiunge Ravot – sono venuto a sapere che il nome derivava da un fatto accaduto nel 1877, proprio davanti alla costa e di cui ho trovato unica traccia nel Quaderni di Storia Fluminese degli storici locali Bruno e Alberto Murtas, padre e figlio».
La nave
Così si è scoperto che “Su Bastimentu” era un mercantile battente bandiera inglese, che, il 21 febbraio del 1877, si inabissò col mare in tempesta. L’equipaggio rischiava di annegare ma fu tratto in salvo dai minatori della miniera del villaggio di Portixeddu, che accorsero in soccorso dei naufraghi. Purtroppo il nostromo William Tucker di 31 anni, morì il giorno dopo a Fluminimaggiore e fu sepolto presso il vecchio cimitero del paese. «Per rendere omaggio al gesto eroico dei minatori – raccontano gli storici, Alberto e Bruno Murtas – la regina Vittoria d’Inghilterra, inviò all’allora sindaco Giacomo Garrucciu un cofanetto di palissandro, con due cucchiai e altri monili d’argento». Le notizie acquisite sul mercantile hanno permesso a Ravot di scoprire che un concittadino emigrato in Inghilterra stava già eseguendo delle ricerche in terra britannica. Si tratta di Aurelio Zanda, 64 anni: «Mi sono recato a Londra nell’archivio reale. – racconta lo stesso Zanda – Da lì sono riuscito a risalire al nome dell’imbarcazione, un veliero bialbero chiamato Thetis, dell’armatore Butson. L’equipaggio trasportava in Italia stagno e ritornava dopo mesi in Inghilterra carico di sardine. Era stato costruito e varato a Foewy. E proprio in questo centro della Cornovaglia, sono riuscito a risalire al nome del comandante della nave nel 1877. Si chiamava William Bealle. È morto nel 1925 ed è sepolto nel cimitero di Foewy. Ora le mie ricerche saranno dedicate al povero nostromo Tucker, che era originario del Goland. Vorrei dedicargli anche una croce con una targa in bronzo, presso il vecchio cimitero dove è sepolto». Intanto si prosegue la valorizzazione del sentiero dei Bombaroli. «Tracciare questo sentiero è stato per me come aprire un libro – conclude Ravot – che mi ha raccontato questa storia avvincente».

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Dall’isola al mondo sulle onde radio. Una passione che non conosce crisi e non è solo un vezzo romantico, un hobby d’altri tempi. Dove c’è una crisi, un’emergenza, una calamità naturale, i radioamatori non possono mancare ed è una rete che viene mantenuta ben oliata, pronta a intervenire e ad aprire le comunicazioni davanti a un’eventuale impossibilità di usare gli altri mezzi. Se il cellulare è muto, se internet non va, la radio c’è sempre. In Sardegna gli iscritti all’A.R.I., l’associazione radioamatori italiani, sono 160 e una rappresentativa isolana, il team Sardegna “IIØIARU”, si è appena consacrata come campionessa dei contatti radio nell’evento diploma 130/100 , una sfida indetta per i 130 anni della radio e i 100 della Iaru, l’Unione internazionale dei radioamatori.
La gara
Dal 15 settembre, al 15 ottobre oltre 63 mila radioamatori da tutto il mondo si sono collegati via radio con i loro colleghi italiani, 500 operatori divisi in 50 squadre. In 31 giorni, sono stati effettuati 650.410 collegamenti da 237 nazioni, la squadra sarda ne ha stabilito quasi 43 mila e si è aggiudicata il primo posto nella propria categoria e nella classifica generale. La procedura, immutata da decenni, prevede che un radioamatore invii con la propria radio un segnale e che dall’altra parte del globo, qualche altro radioamatore risponda. Il team era“capitanato” dalla Sezione A.R.I. di Olbia, con il supporto di soci delle sezioni di Cagliari, Carbonia, Capoterra e Sassari. «La squadra era composta da trenta radioamatori collegati dalle loro stazioni in tutta la Sardegna», racconta Roberto Alaimo della sezione olbiese, coordinatore nazionale delle stazioni marconiane.
Lo spirito di Marconi
Aleggia in Gallura lo spirito di Guglielmo Marconi che nel 1932, quando già aveva inventato la radio e vinto un Nobel, mise in contatto con le onde ultracorte il semaforo di capo Figari e quello di Rocca di Papa a una distanza di circa 270 chilometri. Oggi è la stazione marconiana IYØGA, dove intorno al 25 aprile, si celebra – come in tutto il mondo – il Marconi day in uno scenario mozzafiato. La stazione è gestita dalla sezione di Olbia nata nel 1974 e presieduta da Lucio Siddu.
La Protezione civile
L'A.R.I. e i suoi soci sono legati alla Protezione civile nazionale, in prima linea in tutte le maxi emergenze. Partecipano tutti i mesi alle prove di sintonia sulla “rete nazionale Zamberletti”, dislocati, a rotazione, nelle varie prefetture italiane e nei Centri radio mobili operativi, convocati dal ministero degli Interni. L’esercitazione serve per verificare che le apparecchiature siano pronte all’uso e che il territorio nazionale sia raggiunto in ogni più remota località. Per avere la patente di radioamatore serve una formazione e un esame e il comitato regionale Sardegna organizza corsi on line.
Radioamatore speciale
«Sempre più giovani si avvicinano a questo mondo», racconta ancora Roberto Alaimo, sulla radio ISØJMA: «Tra i nostri soci c’è Emanuele Delogu che ha preso la patente a 19 anni». Spesso c’è una tradizione familiare. «Io sono radioamatore dal 1983, e lo era anche mio padre Michele». Tra i ricordi, l’incontro con un radioamatore illustre, nell’etere IØFCG. «Ero invitato a un evento e mi hanno presentato Francesco Cossiga. Quando ha saputo che ero anche io un radioamatore ha voluto sapere tutto della mia strumentazione, di come avevo iniziato. È stata una piacevole chiacchierata». Cosa unisce i radioamatori? «Passione, curiosità per scienza e tecnologia e spirito di fratellanza».

14.8.23

chi lo ha detto che il rock sia solo sesso e droga ed edonismo ? il caso del triller Il fuoco dentro. Janis Joplin.di Barbara Baraldi

 in sottofondo   


Cari lettori\  lettrici  e  fans(  ovviamente     senza  generalizzare  )    che  odiate  la  politica     e  l'attualità     e  mi  chiedete    soprattutto    chi non mi  segue   sui  social       cosa  leggo  , cosa   vedo  , ecc  .  eccovi accontentati . Il mio  diario   della presentazione  del  libro   tenutasi    a  Time  in Jazz      di Berchidda  ed 2023 .

N.B 
Chiedo  scusa    per  gi eventuali    doppioni    (  foto  e  stati   )  mi segue    con assiduità    anche   su    fb  

  N.B 

Chiedo  scusa    per  gi eventuali    doppioni    (  foto  e  stati   )  mi segue    con assiduità    anche   su    fb  


 dopo    queste premesse  ecco l'articolo 


E' stato  un  evento   particolare    come  quello     che  sta  alla base    del libro  l'ora    del caffè  manuale  di conversazione   per  generazioni incompatibili   di  Gianrinco e   Giorgia  Carofiglio  .  Infatti    dopo   aver    rotto   le  scatole   ed aver :   speso ben   15   € per mettere in evidenza il mio post   su   facebook  .,   aver   rottto  le  scatole   ad  :  amici   , conoscenti  ,  ed  estranei  su  facebook    

per  cercare  passaggio   ( ovviamente   previo  pagamento   \  divisione    spese  benzina    ed  extra  per il  disturbo   )    visto  l'incompatibilità    tra  mezzi  pubblici     per   andare    e  tornare  da  tempio    a  Berchidda     con l'orario  della presentazione     e  della  siua  durata  , ho  impietosito    i miei  boomer    ...  ehm   genitori   tanto  da  volermi    accompagnare   loro  stessi  .   

Infatti    

Giuseppe Scano si trova presso Berchidda.

Se contavo su fb stavo fresco solo like o prese in giro o rifiuti da amici . Meno male che i mei boomer impietositi di me hanno accettato d'accompagnamento e ascoltare quelle che per loro sono chiacchere ed un genere il triller ed il noir che a loro non piace .



In attesa di Barbara Baraldi

Un  po' d'arrabbiatura   , ma  poi  scioltasi    in risate     ed   accettazione    visto     che   gli ho  fatti partire da  tempio    prestoi  per  essere  li  a berchidda    un  ora    prima dell'evento prevvedendo  che  ci  sarebbe   , essendo  il luogo    dell' evento  piccolo  e paura    di  non trovare   posto  , molta  gente  .  Infatti  mentre    stavamo percorrendo  la  strada    per  arrivare  al  luogo  dell'evento  ,  troviamo   davanti  dei   ragazzi    che  ci  precedevano     ,  scambiati  erroneamente  per   gente  dello  staff  vistri  il pass    al collo   ,  rispondere  uad  un automobilista   che   chiedeva  informazione   su una   delle  chiese    in  cui   c'era   un  concerto  gratuitro  di  time  in  jazz  , l'autrice    e   suo marito   .  Ecco  che  fra  incredulità  dei miei  : <<     come  una  persona mai  vista  e  conosciuta   o  conosciuta  solo  su  fb    gli  dai  del tu  ?   ti prendi   questa  confidenza  >>(  mio padre )    vinco  la mia  emozione    e  mi presento         e  toccandola  la mno  e poi  abbracciandola    come  se  fosse  una  vecchia  amica    che  conosci  da  una  vita  . Sopresa  per ulteriore    i miei        quando  dopo   essermi  presentato     e detto  che  l'avevo intervistata   (  trovate    l'articolo      con il motore di ricera  interno     e  non   )   per il  blog   le    se  lo ricorda     e mi  saluta     e  mi abbraccia   a  sua   volta     chiamandomi per  nome  .  Poi  per  educazione   ci separiamo     ed  andiamo  avanti      al  luogo   ormai  vicino    della  presentazione  .  Dopo  i   5  \10 minuti    academici   \  artistici      ha  iniziato  la  sublime   e   bellissima  presentazione    diu cui  trovate  sotto le  foto    solletticata egregiamente  dal  competente   giornalista  musicale  Simone  Cavagnino

























mi è piaciuto     tanto  da comprare (  cosa   che  faccio    quando  o  conosco  l'autore  \ autrice   o quando   mi  appassionato     come  il questo  caso  la  presentazione  \ esposione   dell'opera  )  in loco    il libro     e  farmelo    autografare  



Giuseppe Scano
Alla fine Barbara Baraldi è piaciuta ai miei boomer. Un incontro stupendo . Uni dei più interessanti. Ho scoperto che il rock non è solo sesso e droghe o musica indiavolata come definiscono i retrogradi vecchi tromboni o mummie imbiancate pre '68 .





  Confermo  l'impressione  che   avevo  già  dalla  lettura     delle storie     di Dylan  ,   dai post  del suo  account   dalle recensioni  \  interviste  e  dirette  fb     , ed    dalla     retrocopertina   del  suo libro  ed  da  opinioni   di suoi  cointatti  comuni  su  fb    e di alcuni  autori  che  ci  hano collaborato o la  conoscono   . Appena    ho soldi    o se  li  trovo in biblioteca   o     nel  punt  di scambio     della  proloco  cittadina    , mi  procuro   gli altri   .  E' una   persona  semplice   ,  affabile   alla mano  ,  che  non   si  da  arie    da prima  donna     o  da  vip  . Infatti      quando sono andato  a  riabbracciarla    ed    farmi    firmare  il libro , miu  ha  tolto lei  dall'imbarazzo        di chiederle  un selfie  






e in fondo è grazie a loro che ho riscoperto ed approfondito ( vedere le canzoni di sottofondo ) e fatto riscoprie ai miei ( soprattutto a mia madre ) Jane Joplin e di fregarmene dei commenti ironici lasciati su fb a questo mio post di commento ( che  poi   ha  ispirato  il  titolo  del post   d'oggi   )  scritto    sul finale  della presentrazione  


 
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Alla fine Barbara Baraldi è piaciuta ai miei boomer. Un incontro stupendo . Uni dei più interessanti. Ho scoperto che il rock non è solo sesso e droghe o musica indiavolata come definiscono i retrogradi vecchi tromboni o mummie imbiancate pre '68 .
co questo è tutto al prossimo post

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...