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16.4.17

pasqua ad Oliena tra tradizione ed innovazione

In realtà le foto  scattate   sono a colori , ma per rendere più efficace il contrasto fra modernità ( l'uso del cellulare ) ed la tradizione ho preferito ( eccetto l'ultima inviatami su wtzp da un amica Continentale della penisola , rimasta estasiata dai colori del "velo" sardo )  trasformarle in bianco e nero







L'immagine può contenere: albero e spazio all'aperto

1.5.14

allo stato italiano da fastidio il fai da te ? OLIENA Ordinanza di demolizione per il ponte “fai da te” sul Cedrino, sotto il ponte crollato di Oloè





’OPERA
By pass sterrato  è fatto da volontari . Essi hannno fatto   autofinanziandosi I lavori sotto il ponte di Oloè, una lingua di terra tra le due sponde, sono stati realizzati da un gruppo di volontari di Oliena. Gente esasperata per le difficoltà che ogni giorno devono affrontare, anche economicamente a causa dei costi del carburante, per raggiungere i loro poderi al di la del fiume Cedrino. Una situazione di disagio che si trascina ormai da cinque mesi e che ora rischia di diventare ancora più pesante a causa dell’arrivo della bella stagione con le conseguenti difficoltà per raggiungere la costa di Dorgali.

per  chi volesse  leggere l'articolo  della  nuova  sardegna  d'ieri  lo trova  nell mio post precedente  url  sotto  
http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2014/04/stanchi-di-attendere-lanas-alcuni.html

E ti pareva che lo stato italiano non intervenisse per le " fesserie " ( ovviamente senza sminuire la mancanza di sicurezza e  la situazione precaria   cpoem  si  può vedere  dalle  foto    sotto    . Ma tenendo presente che essa è dovuta alla farranginosa burocrazia e l'accontentare i poteri forti che hanno tutto l'interesse che le cose rimangpo in tale situazione  ) e non per altre irregolarità e peggio illegalità più serie .Perchè invece non si preoccupa di , in questo caso , di fare le riparazioni delle infrastrutture essenziali , non puoi metterci un ora , perun pezzo che si può fasre in 15 minuti .

  da la  nuova sardegna del  1\5\2014  

L’ordinanza è stata emessa dal Comune di Oliena, su richiesta della Provincia e dell’Anas, per motivi di sicurezza Il «ponte fai da te» dev’essere demolito
di Pier Luigi Piredda 

OLIENA Ordinanza di demolizione per il ponte “fai 
da te” sul Cedrino, sotto il ponte crollato di Oloè. Un atto dovuto quello del sindaco Salvatore Serra, fatto forse anche a malincuore, ma inevitabile. Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale di Oliena ha ricevuto dalla Provincia la richiesta di emissione dell’ordinanza di demolizione dell’opera provvisoria realizzata dai volontari, perché completamente abusiva. Priva delle necessarie autorizzazioni del Genio civile e dell' Autorità di bacino, ma anche e soprattutto perché potenzialmente pericolosa per la sicurezza. Il collegamento è infatti stato costruito sotto le arcate del ponte della morte (ha perso la vita il poliziotto nuorese Luca Tanzi), in un’area con una pericolosità idraulica molto elevata. Sarebbe infatti sufficiente un lieve ingrossamento del Cedrino, e in questi giorni le condizioni meteo sono particolarmente insidiose con la possibilità di piogge, per far correre grossi rischi a chi lo percorre. E sono ormai centinaia le auto, le moto, i mezzi agricoli e persino i turisti in bicicletta che stanno percorrendo quotidianamente quella lingua di terra che collega le due sponde del Cedrino. L’ordinanza di demolizione è stata affissa nell’albo pretorio del Comune e anche pubblicata sul sito internet dell’amministrazione olianese ed è immediatamente operativa. Già da oggi la strada “fai da te” dovrebbe quindi essere essere chiusa.


  Non è improbabile che per far rispettare l’ordinanza vengano incaricati i vigili urbani, come del resto stanno facendo da alcuni giorni anche sul ponte di Papalope. La situazione rischia però di diventare incandescente e non è da scartare l’ipotesi che, se dovesse degenerare anche a causa della concomitanza con la giornata festiva e quindi con una quasi annunciata enorme mole di traffico che si riverserà su quel tratto di strada che porta verso il mare, per evitare problemi di ordine pubblico possa esserci un intervento urgente del prefetto. Intanto, sui lavori dei volontari e sulle “presunte lungaggini” dell’Anas, è intervenuto direttamente Piero Ciucci, presidente nazionale dell’ente che ricopre anche le funzioni di Commissario delegato per gli interventi di ripristino della viabilità statale e provinciale in Sardegna. «Il ponte di Oloè, sulla Sp 46, un viadotto di tre campate in cemento armato, ha riportato danni assai rilevanti – ha spiegato –. Il progetto di ripristino è stato rapidamente elaborato dall’Anas dopo una serie di approfondimenti con i tecnici del Genio civile. Prevede il ripristino e la messa in sicurezza delle spallette e la realizzazione di scogliere per l'alveo e la protezione del corpo stradale, per un importo di circa 3 milioni di euro. Il progetto esecutivo dei lavori è stato da me approvato, in qualità di Commissario, il 22 aprile, in anticipo rispetto alla scadenza del 2 maggio prevista dal Piano degli interventi. In attesa del rilascio della formale e necessaria autorizzazione del Genio civile, per assicurare la massima celerità sono state già avviate le procedure di affidamento dei lavori e l'ultimazione dell'opera è prevista dal piano per il 14 settembre. Ma voglio sottolineare che, tenuto conto della criticità di comunicazione tra le due sponde del fiume Cedrino e dell’esigenza di venire incontro alle legittime esigenze della popolazione e delle imprese del territorio – ha aggiunto il commissario Ciucci – il progetto prevede che, non appena realizzate le opere di consolidamento e di messa in sicurezza delle spalle del ponte, si procederà alla riapertura al traffico. Entro i primi 30 giorni dall'avvio dei lavori e quindi a metà giugno. A due mesi dall'adozione dei lavori – ha insistito il presidente dell’Anas – le attività di progettazione sono già pressoché definite: 47 progetti sono già stati approvati e i restanti 5 saranno approvati oggi, in anticipo rispetto alla scadenza prevista dal Piano. Sono già state avviate 41 gare ed eseguite 31 aggiudicazioni di lavori. 9 interventi sono stati già consegnati alle imprese appaltatrici e sono in corso di esecuzione i lavori. Resta confermato l'obiettivo – ha concluso il commissario Piero Ciucci – di ultimare 50 interventi entro l'anno, mentre soltanto due lavori saranno conclusi a gennaio 2015».

29.4.14

Stanchi di attendere l’Anas, alcuni volontari hanno riaperto il traffico sulla Sp 46 Oliena e il ponte fai da te

visto  che  lo stato italiano  ci  tratta  come discarica   vedi  Elemosina alluvione   e richiesta  soldi   per  l'aiuto  , per  non parlare  bidone  del G8 mancato alla maddalena ,  continuità territoriale  , basi  nato  ,  strade   che  fanno schifo  ,   la 131  (  la salerno -reggio caalabria  sarda  )  a rilento   ecc   Noi sardi ci  arrangiamo  ecco  il caso della strada   fai da te  .  Scommettiamo che  se  fosse stata  una strada  che collega  in cui devono passare  vip  o politici per  andare  nel  loro regno dorato  dela  costa  smeralda  o simili   l'avrebbero  fatta subito  ?

questa  si tuazioen  mi  ricorda  un antica  pubblicità  
 

  la  nuova sardegna del 29\4\2014

Stanchi di attendere l’Anas, alcuni volontari hanno riaperto il traffico sulla Sp 46
Oliena e il ponte fai da te


di Paolo Merlini 
INVIATO A OLIENA 
Hanno atteso pazientemente che il governo mantenesse le promesse fatte all'indomani dell'alluvione. Poi, in questa come in altre occasioni, è prevalso il pragmatismo olianese, l'antica consuetudine di una comunità a risolvere i problemi da sé. 

E in pochi giorni la viabilità con Dorgali, interrotta dal 18 novembre con il crollo del ponte di Oloè, sul fiume Cedrino, è stata ripristinata. Una mattina, due settimane fa, sul posto sono arrivate ruspe, camion, escavatori. E muratori, idraulici, pastori. Un piccolo esercito di volontari che hanno deciso di non sottostare più alle lungaggini dell'Anas, l’ente incaricato della ricostruzione del ponte, perché quella strada interrotta stava facendo perdere tempo e soprattutto denaro a tutti. Agli allevatori, che per raggiungere le proprie aziende a un tiro di schioppo ma di là del ponte erano costretti a un giro impossibile, addirittura passando dalla statale 131 Nuoro-Olbia; agli operatori turistici che negli anni si sono insediati con varie attività, dagli agriturismo ai bed&breakfast, nella vallata ai piedi del Supramonte di Oliena, dove un tempo c'era solo l'hotel ristorante Su Gologone. E così, dopo che un pastore a messo a disposizione un proprio terreno, con tanto di cancello e strada di penetrazione agraria, i volontari si sono quotati e l'improvvisato cantiere di lavoro ha creato una sorta di bretella stradale attorno al ponte: dopo aver accumulato un'enorme massa di terra, è stato realizzato un tratturo dove le auto possono circolare in senso alternato. Le acque del Cedrino sono state incanalate in un ampio collettore e scorrono rapidamente (forse un po' troppo rapidamente nei giorni di pioggia). Non sarà un capolavoro di ingegneria, e probabilmente nessun genio civile l'avrebbe mai autorizzato, ma il nuovo "ponte" di Oloè funziona, ed è percorso mattina e sera da tantissimi olianesi e dorgalesi. Lo attraversano in realtà anche i primi turisti che, dalla Pasqua in poi, hanno cominciato ad arrivare in Barbagia. Le indicazioni nella strada provinciale 46, provenendo da Dorgali o da Oliena, spiegano chiaramente che la strada è chiusa al traffico, ma il passaparola ha funzionato e non si ferma. Nei giorni scorsi c'è stato spazio anche per qualche polemica che rischiava di vanificare il lavoro svolto. La realizzazione della strada sterrata, nonostante la buona volontà degli olianesi, è costata diverse migliaia di euro, e qualcuno ha pensato di ricordarlo agli automobilisti che transitano nel ponte improvvisato. Così, da un parte e dell'altra della strada sono comparsi cartelli con la scritta “È gradito un contributo per le spese sostenute”. In sostanza agli automobilisti veniva chiesa un’offerta, anche minima, per contribuire all’opera pubblica fai da te. Molti hanno aderito con piacere, altri non hanno gradito la presunta gabella, probabilmente perché non erano a conoscenza degli sforzi, anche economici, affrontati per realizzare il “ponte”, e men che meno i tempi lunghi dell'Anas in Sardegna. Insomma, dopo una segnalazione, il caso Oloè è finito in mano alle forze dell'ordine, che sinora avevano chiuso un occhio di fronte alla bretella stradale, forse perché faceva comodo anche a loro utilizzarla. Ma la richiesta di denaro si poteva configurare come un tentativo di estorsione, e dunque i carabinieri di Oliena hanno dovuto spiegare ai volontari di Oloè che non era il caso di continuare perché sarebbe scattata la denuncia. Un po’ delusi, i volontari hanno fatto marcia indietro, confidando nel fatto che la solidarietà dei compaesani può usare anche altri canali. Ma i cartelli con la richiesta di offerte sono ancora là, non si sa mai.

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...