eccoci alla fine ( se poi avete altri argomenti fatemelo sapere l'email del blog , i commentin e le pagine dei social le conoscete ) di questa mini guida post natalizia .
Il post è deliberatamente tratto ( i corsivi sono miei ) da :
1) http://www.professionemamma.net/nostalgia-post-natale/ 7 \1\2015 Scritto da ErikaZerbini
2) http://www.donnaclick.it/festivita/48375/malinconia-post-festivita-come-combatterla/
Come l'articolista anche a me fin da bambino succedeva cosi : << Da bambina era così: una stretta allo stomaco unita ad una sottile nostalgia si presentavano di tanto in tanto dopo Capodanno. Man mano che i giorni passavano, la stretta si faceva più persistente e ansiogena, finché l’arrivo della Befana decretava la fine dell’idillio. Natale era finito. Tutto doveva ricominciare da dove era stato lasciato.Le vacanze di Natale erano una pausa festosa ed emozionante al quotidiano faticoso e fitto di impegni e responsabilità.>> Però per me invece no , soprattutto dopo i 30 << Poi sono diventata grande e la nostalgia è sparita. Natale non era più una pausa al quotidiano, ma un’occasione di introito: a Natale tutti lavorano di più, perfino i disoccupati o i precari rischiano di raggranellare qualche soldo adattandosi al bisogno del momento, così Natale si è trasformato nell'attesa occasione di uscire dalla grigia e magra routine.>> Vero dovrei o vederlo come lo vede l'autrice o portare l'atmosfera natalizia dentro lòa vita di tutti i giorni non solo a natale .
I bambini hanno il potere di cambiare le cose, di portarci vicini all'emozione di un tempo.
Eppure quella nostalgia non mi aveva più lambito, fino a quest’anno.
Magici bambini, oppure accade talvolta di capitare nel periodo di Natale proprio quando gli astri si allineano nel modo migliore.
Natale è il 25 dicembre, per tradizione. Per tradizione ci si scambia i regali, si mangia come non mai, si tira fuori il servizio buono e si sta in famiglia. Per chi ci crede, si festeggia la nascita di Gesù.
Dietro una tradizione fatta di gesti e consuetudini, c’è un messaggio, per chi lo vuole cogliere: Natale è l’occasione per dimostrare al prossimo quanto conta per noi, regalarci momenti fuori dall'ordinario, dedicarci tempo ed energie da spendere così come ci rende felici e rallegra chi è intorno a noi.
Certo, potremmo farlo anche il 10 di luglio, pure il 12 di novembre e il 3 di marzo, ma pensare che si possa generare una tale atmosfera tutti i giorni dell’anno è irrealistico ed utopistico se non ha una bella dose di coraggio e di resistenza \ fisico bestiale
Così presi nell'andirivieni tran tran del quotidiano e a fare i conti con gli esattori d’ogni specie, trovo che sia già una vera fortuna essere capaci di calarsi profondamente nello spirito natalizio almeno un giorno su 365 (o 366…). [---]
Infine resta la nostalgia: quel sentimento struggente che farà del prossimo Natale potenzialmente un altro meraviglioso Natale.
Infatti ogni volta che smontiamo e decorazioni natalizie dia a casa che in negozio ( quelle in negozio causa influenza non ho fatto in tempo a fotografarle , mi rifarò l'anno prossimo )
durante le feste |
Dopo le feste |
Mi viene una malinconia . Infatti le a feste di Natale lasciano un vuoto a molti, poiché tornare alla routine significa spesso allontanarsi di nuovo da casa e famiglia ma anche ritornare al tram tram quotidiano Vediamo come combattere la malinconia post festività e tornare a pensare positivo.
Il periodo natalizio è spesso ricco di gioia e soddisfazione ( sia fittizia che spontanea ) soprattutto per chi vive lontano dalla propria famiglia di origine e proprio in quel momento dell’anno può finalmente riabbracciare i parenti e gli amici di sempre. Tornare alla vita di tutti giorni, allo stress del lavoro e al tran tran quotidiano è spesso causa di tristezza e malinconia per molti. È di certo ( ovviamente dipende da casoi a casi ) un sentimento passeggero e momentaneo, destinato a scomparire nel giro di qualche settimana, ma per non risentire più del dovuto della fine delle festività natalizie possiamo adottare qualche stratagemma e ritrovarci subito felici di iniziare un nuovo anno.
Malinconia post Natale: suggerimenti per stare meglio
Impara a trovare del tempo da dedicare a te stessa e ai tuoi cari; tempo vero, però, non i ritagli stiracchiati tra mille altri impegni. Dedicati alla meditazione, alle passeggiate, concediti un bel bagno caldo, lungo e riposante, insomma allontana lo stress negativo, l’ansia e il panico e libera la mente.
Fare sport
Quando ci si sente tristi, l’ultima cosa che vogliamo fare è allenarci! In realtà, l’attività sportiva è un vero toccasana poiché il cervello rilascia endorfine, ormoni “buoni” che ci rendono subito più allegre e aiutano a non pensare troppo .
Raggiungere dei piccoli obiettivi giornalieri
Senza aspettarsi la luna e chiedere a se stessi l’impossibile, cercate di stabilire un traguardo giornaliero che vi renda soddisfatti e occupi il vostro tempo in maniera costruttiva. Finire ( o iniziare a farlo ) di leggere un libro che prende polvere sul comodino da mesi, iniziare attività manuali che ci lascino qualcosa di concreto, come i lavori a maglia o la pittura, imparare a cucinare piatti nuovi, scrivere brevi racconti per liberare la fantasia e terminarli in poche ore, tutte queste attività sono semplici da portare a termine, non richiedono molto sforzo fisico, occupano la mente e ci fanno sentire soddisfatti a prescindere dal risultato.
Fare progetti
Non dire “quest’anno vorrei” ma “quest’anno voglio”. Quel viaggio che sogni da sempre, quel museo che vuoi visitare, quell’amica che vuoi andare a trovare, sono tutte cose alla tua portata. Pianifica, stabilisci una data, prenota albergo e biglietti e organizzati: avrai la mente occupata da un’idea piacevole. Non pensare più “chissà cosa può accadere da qui a quel giorno”, non soffermarti sulle sensazioni negative: è solo paura di osare!
Fare cose che facciano ridere
“Ridere non è importante, è solo fondamentale”, dice un detto. Fai quello che ti strappa fragorose risate: vai a vedere al cinema o a teatro il tuo comico preferito, telefona all’amica simpaticissima che ti racconta in modo ironico le sue avventure e disavventure, passa il tempo con i bambini e ascoltali mentre raccontano le loro storie piene di invenzioni. Non farlo ogni tanto, cerca di ridere ogni giorno!
Fare volontariato
Non è solo questione di toccare con mano la sofferenza altrui, ma dedicare tempo ed energie a chi non ha nessuno e, spesso, niente. Condividere il proprio tempo con chi soffre ci permetterà di vivere serenamente esperienze di certo meno dolorose come la fine delle festività e il ritorno alla routine. Non penserete più a voi stesse ma avrete in mente solo il bene altrui, ne uscirete rafforzate, più equilibrate e senz’altro più felici.
Articolo scritto da: Elisa