- http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/06/il-politicamewnte-corretto-buonismo.htm
- http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/06/nasce-kepurp-il-kebab-di-polpo-made-in.html
Per i post precedenti , vedi url sono sopra , sono stato accusato ( ovviamente vi risparmio qui i soliti stereotipi e luoghi comuni usati ogni volta che provi a parlare o scrivere in rete di tali tematiche d'essere vago ed utopista nel l'affrontare il tema dell'integrazione specialmente da coloro che non vogliono rinunciare po fondersi ( da una parte e dall'altra alla propria cultura \ identità soprattutto Salviniani , Fallaciani , ed chi più ne ha più ne metta ) rispondo con tale storia
Pubblicato: 29/06/2015 12:09 CEST Aggiornato: 29/06/2015 12:10
A 9 anni ero dietro alla lavagna della mia scuola elementare a disegnare Creamy coi gessetti nell'ora di ricreazione con tre mie compagne di classe a cui cercavo di spiegare, per l'ennesima volta, che non potevo fare la comunione come loro perché non ero stata battezzata. Non ricordo esattamente cosa mi dissero - forse che avrei rischiato di non indossare mai un abito bianco a meringa in vita mia (infatti) - ma da quel momento mi sembrò fondamentale intraprendere una carriera cattolica regolare, passando per la ricerca di una comare di battesimo, l'iscrizione al catechismo, la scelta di un abito bianco a meringa e di un ristorante che facesse la torta Monte Bianco.
Prima di iniziare il processo di normalizzazione dovevo parlarne con i miei genitori che riunii per l'occasione in cucina insieme a mia sorella di 6 anni. Loro non erano mai andati in chiesa se non per matrimoni, funerali e comunioni o per organizzare lotte per il diritto alla casa insieme a un prete di sinistra, Don Michele, che assomigliava a Doc di Ritorno al Futuro. "Sarete mica atei?" Gli ho chiesto. "Mah non proprio, ma volevamo che foste voi a scegliere se battezzarvi" ci hanno detto. "Possiamo farci battezzare da Doc?" Ho proposto. "Mi faranno dei regali d'oro?" Ha chiesto mia sorella di 6 anni, che oggi sta pensando di comprarsi la seconda casa mentre io sono ancora in affitto. Insomma Don Michele ci fece uno sconto famiglia sulle ore di catechismo e ci battezzò e comunicò nel giro di una settimana.
28 anni dopo, vivo con un compagno musulmano che ha un padre musulmano, tre sorelle musulmane che non hanno mai portato il velo e una madre cristiana. Qui a Londra conosco soltanto 4 bambini che sono stati battezzati e probabilmente mia figlia a 9 anni non avrà nessuna lavagna su cui disegnare con le compagne, ma sfoglierà pagine virtuali di uno schermo virtuale sospeso in aria come Tom Cruise inMinority Report. In 13 anni di scuola l'unico mio compagno con un nome strano era Ermes, mentre mia figlia all'asilo nido è in classe con Atticus, Rufus, August che è agosto e non Augusto, Kale che è cavolo, Noor che è una bambina.
Anche mia figlia - come me - a un certo punto vorrà assomigliare ai suoi amici, e allora più che chiederci di farle fare la comunione probabilmente ci chiederà: "Perché non mi avete dato un nome hipster (o musulmano)?". Oppure "Perché non posso coprire i miei capelli con il hijab come le mie compagne preferite?" Ma, a giudicare dalla sua passione per gli chignon, un altro giorno vorrà l'acconciatura degli indiani Sikh o i due boccoli che escono dalla papalina degli ebrei ortodossi. Perché a 9 anni la religione è più una questione estetica e tricotica che spirituale (o al massimo aurea, se si tratta di mia sorella).
Oggi al suo asilo ci hanno chiesto se preferiamo che lei non festeggi qualche ricorrenza religiosa, perché loro altrimenti le festeggiano tutte. Noi abbiamo risposto che deve festeggiare tutto, finché non saprà quello che davvero vuole festeggiare. E credo che a 9 anni ci arriverà più sicura di me a quell'ora di ricreazione con le sue amiche, sapendo che per avere due boccoli non deve fare un bat mitzvah, e che se vuole un abito bianco a meringa basta chiedere, le presto il mio. Per il nome hipster niente da fare, troppo tardi.
Mum, I want to be baptised (by Doc Brown from Back to the Future)
I was 9 years old and I was behind the blackboard of my elementary school drawing with three of my classmates during playtime and I was trying to explain to them, again, that I could not have a holy communion like them because I had not been baptised. I do not remember exactly what they said - probably that I would never have another chance to wear a white dress (true so far) - but on that day I realised that it was essential for me to finally start a regular career as a Catholic, through the search for a godmother of baptism, enrolment in the catechism, the choice of a meringue shaped white dress and of a restaurant that could make a Mont Blanc cake for dessert. Before starting this process of normalisation I had to talk to my parents who I summoned for the occasion in the kitchen with my 6 year old sister.
They never went to church except for weddings, funerals and christenings or to organise fights for the right to public housing together with a leftist priest, Don Michele, who looked like Doc Brown from Back to the Future. "You are not atheists, are you?" I asked them. "Well not really, but we wanted you to choose whether to be baptised". They told us. "Can Doc baptised us?" I proposed. "Will people give me gifts made of gold?" Asked my 6 year old sister, that now is thinking of buying a second house while I'm still renting. So Don Michele gave us a family discount on the hours of catechism and baptised us and gave us the first communion within a week.
28 years later I live with my muslim partner that has a muslim dad, three muslim sisters and a christian mother. Here in London I know only four children that were baptised and probably when my daughter will be 9 she won't draw on a blackboard but flip virtual pages on a virtual screen in the air like Tom Cruise in Minority Report. In 13 school years my only classmate with a strange name was Ermes, my daughter is in nursery with Atticus, Rufus, August that is not a month, Kale that is not a cabbage and Noor that is a little girl.
At some point - like me - she will want to identify herself with her friends, but rather than ask us to be baptised she will probably come to me and her father to ask "Why didn't you give me a hipster (or muslim) name like theirs"? Or even "Why can't I cover my hair with the hijab like my favourite classmates?" But judging by her passion for chignons she will probably want to have the Sikh's hairstyle or two curls coming out the skullcap like Orthodox Jews.
Because when you are 9 years old, religion is more a matter of looks and hairstyle than spiritual (or gold, if you are like my sister). Today the nursery staff asked if we prefer for our daughter to not celebrate any religious feasts, because otherwise they celebrate them all. We said that she has to celebrate everything, until she knows what she really wants to celebrate.
So I believe that my daughter, at the age of 9, will be more confident than me while she draws with her classmates during the playtime. She will know that if she wants two curls framing her face she doesn't need a bat mitzvah, and to wear a white merengue shaped dress she only has to ask me, I can land her mine. For the hipster name, sorry: too late.