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“Sciolgo i cani”. Così lo zio dei fratelli Bianchi ha aggredito i giornalisti de La Vita in Diretta “Sciolgo i cani”. È la minaccia dello zio di Marco e Gabriele Bianchi contro la troupe Rai della trasmissione ‘La Vita In Diretta’, che è stata aggredita dalla famiglia dei due tra gli imputati

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 di cosa stiamo parlando  Oppure  https://www.fanpage.it/roma/omicidio-willy-la-testimonianza-dellamico-tutti-e-4-gli-saltavano-sopra-con-ferocia-inaudita/   premetto che : non ho visto la trasmissione  ed la puntata incriminata  ., non mi piace  il giornalismo di quel tipo .Ma  se usi contro d'essa e i loro.giornalisti a violenza  fisica vuol dire  che  tu abbia qualcosa da nascondere  o  li difendi gli assasini  o presunti     tali  .    da    https://www.fanpage.it/roma/sciolgo-i-cani-cosi-lo-zio-dei-fratelli-bianchi-ha-minacciato-i-giornalisti-de-la-vita-in-diretta/ “Sciolgo i cani”. Così lo zio dei fratelli Bianchi ha aggredito i giornalisti de La Vita in Diretta “Sciolgo i cani”. È la minaccia dello zio di Marco e Gabriele Bianchi contro la troupe Rai della trasmissione ‘La Vita In Diretta’, che è stata aggredita dalla famiglia dei due tra gli imputati a processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. La giornalista ha raccontato a Fanpage.it i momenti dell’aggressione.  

Capire l’Europa del ‘14 è indispensabile per intendere quella del 2014.

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musica  consigliata M. Musorgskij - Una notte sul Monte Calvo Muti - Requiem di Verdi Orchestra del Teatro alla Scala - Sant'Apollinare in Classe (Ra) Capire l’Europa del ‘14 è indispensabile per intendere quella del 2014. Non è possibile capire se cammini eretto là dove loro sono andati strisciando come vermi. Non puoi, se porti scarpe asciutte e vestiti puliti‘‘                      Paolo  Rumiz Combattendo nelle trincee con i diari di nonni e bisnonni Centenario della Grande Guerra: speciale on-line del nostro giornale in collaborazione con l’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano - I DIARI RACCONTANO di Pier Vittorio Buffa Tornare con loro nelle doline del Carso, sulle cime dolomitiche, nel fango delle trincee. Ascoltare i loro racconti fatti di poche parole e di tantissime emozioni. Lasciar scorrere i giorni al loro ritmo. Abituarsi a sentir parlare di morte, cadaveri, amputazioni, gas che uccide. Viaggiare sulla mappa

l'altro olocausto e l'altra shoa Quella dei pacifisti ed obbiettori di coscienza , religiosi ( cattolici , protestanti , testimoni di geova )

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In questo  giorno  di dolore  e  di ricordo voglio parlare   di un'altra  categoria  di vittime   degli  orrori  nazisti   ignorata   dai media   e  poco   studiata   dagli studiosi  .  Quella  dei pacifisti  ed  obbiettori di coscienza , religiosi  (  cattolici , protestanti  , testimoni di geova    ) Infatti  ha  ragione  il  sito http://www.olokaustos.org  ( da  cui è tratta anche    la storia  riportata  sotto  )  quando dice Se volessimo classificare le vittime del nazismo in grandi macrocategorie potremmo dire che vi furono vittime "per ciò che erano", vittime "per quel che facevano" e infine vittime "per ciò che rifiutavano di fare". Nella prima categoria possiamo far rientrare gli Ebrei, i Rom e i Sinti e - in misura variabile - gli Slavi e i "non ariani". La categoria di coloro che venivano vittimizzati "per quel che facevano" era composta da tutti coloro che mostravano attitudini e comportamenti divergenti dall'i

la storia di Iby Knill e la sua Promessa di una ragazza destinata a morire: sopravvissuta all'Olocausto rompe 70 anni di silenzio per raccontare ultime parole di adolescente prima che lei e twin sono stati portati via per esperimenti di Auschwitz

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cercando  ispirazione per  evitare  di cadere  nel solito post retorico  e  noioso . sull' olocausto e sulla shoah  (  per  chi fosse interessato  trova  quello che cerca  nel mio archivio  )  ho trovato questa storia interessante , scusate  se  è in inglese  ma  non ho trovato nessun sito italiano  ( almeno fin ora  )che l'abbia  ripresa   . Il succo  comunque  è questo  : Una  signora  di 90   anni ha  taciuto  per  70 anni   sul suo passato  di sopravvissuta ai lager nazisti per poi mantenere la  promessa fatta un ragazzo   del campo  di concentramento che  gli aveva  chiesto   che  se ne usciva viva di raccontarlo . Promise to a girl doomed to die: Holocaust survivor breaks 70 years of silence to tell of teenager's last words before she and twin were taken away for Auschwitz experiments  Iby Knill promised teenager she would tell everyone the evil of Auschwitz  But when the death camps were liberated it 'didn't feel right'  Now