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Elia Baby alla sua vittima: "Io ho preso 10 anni e rido, tu piangi". Il post sprezzante dopo la condanna

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  va bene che  anch'io  sono stato   cinico  . Ma non  fino  a tale  punto   questo   qui    ha  superato  persino  me  . Qui non  si tratta    di  un qualcosa  scritta  impulsivamente  a caldo   ,  che  poi  puoi  cancellare    o  rettificare   come    è  capitato  nel mio  caso  ,  ma   di bastardaggine  vera  e  propria  . Infatti avvocato di parte civile, Jacopo Merlini (  uomo  morigerato  nei  commenti   ed nel  manifestare   pubblicamente   le  sue  emozioni   )   , che  ha ricevuto l'incarico di procedere con ogni azioni a tutela della vittima  ha  rilasciato    questa  dichiarazione  : << l'avvocato di parte civile non gioisce mai per l'eventuale condanna dell'imputato, e ciò per una fondamentale questione di rispetto umano". E sugli ultimi fatti dice: "Quanto apparso oggi sui social non abbisogna di commenti: alla profonda tristezza per quanto accaduto se ne aggiunge dell'altra, inutile e gratuita».>>.   e qui  mi  fermo  non vogi

IL miracolo di Fabio il fighter «Ero paralizzato, ora sto in piedi» Ad agosto era stato accoltellato e i medici non gli avevano dato speranze «Ho pensato di morire, non sentivo le gambe, ma non mi sono mai arreso»

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   da  la  nuova  Sardegna   del  18\5 2023  antefatto     IL  miracolo di Fabio il fighter «Ero paralizzato, ora sto in piedi» Ad agosto era stato accoltellato e i medici non gli avevano dato speranze «Ho pensato di morire, non sentivo le gambe, ma non mi sono mai arreso» Sassari  Presente il calabrone? La forza di gravità si inchina al suo prodigio. Due ali minuscole e un corpo pesantissimo: come faccia a volare resta un mistero. Anche Fabio Piu, a nove mesi dall’accoltellamento, è una sintesi di tanti piccoli miracoli. A suo modo si prende gioco della scienza, della medicina, della fisica, e perché no, anche del destino. Un lungo respiro, le labbra gli si arricciano per lo sforzo, ma due secondi dopo è in piedi. Un tempo che sembra infinito, come a mollo in un rallenty, una gamba che sussulta, attraversata da una scossa elettrica, ma poi si distende: «Va bene?» chiede al fisioterapista. «Bravissimo, sei il mio orgoglio». Il responso dei medici suonava così, come sentenza d