Visualizzazione post con etichetta povera patria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta povera patria. Mostra tutti i post

3.6.24

DIARIO DELLA SETTIMANA N 54 bis ANNO II DA VENEZIA A PORTOFINO L’ITALIA È A PAGAMENTO: TANTI SALUTI ALLA CARTA l'italia " a noi ? e l'abbazia con l'eliporto a loro . beni archeologici svenduti a privati .., PAPERINO L'IRRESISTIBILE TAPINO COMPIE 90 ANNI ., ed altre storie

 




PAPERINO L'IRRESISTIBILE TAPINO  COMPIE 90  ANNI  

Novant’anni fa, dalla matita di Walt Disney, nasceva Paperino e Panini Comics lo celebra per tutto il mese di giugno, a cominciare da “Paperino 528” in edicola da giovedì scorso. Paperino è stato pergenerazioni un insostituibile compagno di viaggio. Simpatico, scalognato, iracondo per nulla politicamente corretto ci ha fatto ridere e tifare per lui. Alla faccia del taccagno zio Paperone, dei perfettissimi Qui, Quo, Qua, dell’insopportabilmente fortunato cugino Gastone, del rissoso vicino di casa Anacleto Mitraglia. Paperino ci ha insegnato che si possono avere sogni impossibili e provare a realizzarli, che si può essere pigri e dormiglioni senza sentirsi in colpa: prima di fare questo disdicevole lavoro, pensavamo davvero che si potesse vivere collaudando materassi!





UNFORGIVABLE SINNER.

Da giorni mezzo mondo rompe le palline da tennis a Jannik Sinner perché ha cambiato morosa,fidanzandosi con la collega russa Anna Kalinskaya, la quale ha spiegato che sì, si frequentano da

un po’, specificando che non avrebbe aggiunto particolari. Lui pure ha dovuto giustificarsi: “Sapete che sono molto riservato. Sto con Anna, ma più di questo non dirò”. La precedente fidanzata era la modella Maria Braccini, a cui ora la gente sui social chiede di vendicarsi (sic). Ma onestamente, uno potrà cambiare fidanzata senza che l’intero orbe terracqueo si senta autorizzato a farsi gli affari suoi? Vale per tutti, ma per un ragazzo di 23 anni (che non ha abbandonato moglie e sei figli) ancora di più.










I FOUND MY LOVE IN PORTOFINO.

Non si capisce bene se è peggio il contenuto del messaggio o il modo scelto per veicolarlo: “L'amministrazione Comunale di Portofino è lieta di annunciare la realizzazione di un esclusivo evento privato - che si terrà Sabato 1 Giugno 2024 - nel cuore del Borgo”, si poteva leggere sul profilo Facebook del Comune ligure. L’evento in questione è il matrimonio di Anant Ambani, terzogenito dell’uomo più ricco dell’india (e dell’asia), con l’ereditiera Radhika Merchant (piove sul bagnato). Dopo il primo ricevimento prematrimoniale a marzo nella città di Jamnagar, nello stato occidentale del Gujarat, a cui avevano partecipato tutte le famiglie più ricche del mondo e con Rihanna in concerto ingaggiata per 8 milioni di euro, questo di Portofino è stato il secondo, prima del matrimonio che sarà probabilmente a Londra in luglio: la star ingaggiata è Andrea Bocelli (non si sa a quanto ammonta il cachet). La storica piazzetta è stata riservata ai festeggiamenti dalle 17,30 alle 22,30, ed erano autorizzate a solo quattro categorie di persone (“gli aventi diritto” secondo l’amministrazione del Comune): gli invitati, i residenti, i lavoratori, e gli ospiti di alberghi e ristoranti con una prenotazione. Il sindaco

Viacava (lo stesso che accusava il Fatto di aver inventato l’indagine

- verissima - sulle borse taroccate vendute nella sua tabaccheria) ha spiegato alla Stampa: “Il mio cuore, che di solito non sbaglia, dice che questa è una cosa molto buona per Portofino e che manderemo un'immagine stupenda. Quando mi hanno confermato il concerto di Bocelli, ho capito che era giusto fare questa esperienza”. L’esperienza sarebbe privatizzare un luogo pubblico, impedendo ai cittadini di circolare liberamente: l’articolo 16 della Costituzione prevede due eccezioni (“salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”), tra cui non figurano matrimoni miliardari. A Venezia i cittadini devono pagare per entrare, a Portofino i miliardari pagano per tenere fuori gli altri. Bel Paese siamo diventati.



14.9.21

in italia stiamo regredendo fra sessimo , razzismo , talebani nostrani parte 1

 Infatti Al patriarcato italico come dimostra anche il mio post precedente non servono barbe e kalashnikov, gli basta l’ipocrisia.

Perché lui:
1) non vieta l’aborto, ma riempie gli ospedali di ginecologi obiettori, i consultori di personale cattolico e nega qualsiasi forma di educazione sessuale ed affettiva a scuola
2) non chiude in casa le donne, ma applica male una legge contro lo stalking che lascia a piede libero gran parte dei persecutori obbligando le vittime a vivere nel terrore o peggio essere uccise
3) non lapida le mogli infedeli in piazza, ma non fa nulla contro una cultura che legittima i maschi a stuprare ed ammazzare le donne che li hanno delusi
4) non impedisce alle donne di lavorare, ma le paga il 30% in meno dei maschi e le obbliga a chiedere il part time per potersi occupare gratuitamente dei lavori domestici.

E dopo l’ennesime donne sgozzata dal marito, anche questa sera ci indigneremo perché i talebani impongono la sharia, e così dormiremo tranquilli convinti di essere quelli bravi, belli e buoni.

proprio mentre finisco questo post leggo sulla home di facebook questo post di

È il minuto 60 di Milan-Lazio.Tiémoué Bakayoko, centrocampista francese del Milan di origini ivoriane, fa il suo esordio in campionato a San Siro.Dal settore ospiti cominciano a partire fischi, insulti e cori razzisti al suo indirizzo. Uno, in particolare, su tutti: “Questa bana** è per Bakayoko”.
Come due anni fa, come sempre. Come se fosse una cosa normale.Al punto da costringere lo stesso giocatore a scrivere un post su Instagram che fa malissimo leggere: “Per tutti i laziali che hanno insultato me e Franck (Kessie, ndr), siamo forti e orgogliosi del colore della nostra pelle”. L’idea stessa che nel 2021 un calciatore, un essere umano, arrivi a scrivere pubblicamente di essere orgoglioso di essere nero, il fatto che ci sia bisogno di ribadirlo, è già di per sè una sconfitta clamorosa.E non chiamateli “tifosi”, questi sono fascisti, quelli veri. E in uno stadio o in una manifestazione sportiva non devono entrare mai più, semplicemente non hanno diritto di cittadinanza. Solidarietà totale a Bakayoko e Kessie, ma abbiamo tollerato anche troppo.

13.3.21

I nostri governanti maestri di ignoranza

leggendo i  giornali    con   https://www.medialibrary.it/home/index.aspx con  ho   letto  su    Libero  ogni  tanto    è  utile   --- anche    se   si conosce  già  ---    leggere  quello  che dicono  i  giornali (  anzi  gli pseudo  giornali ) ,  i  due   articoli che    trovate  sotto  . 

Il  primo   

Ora   Crepet    non ha  tutti   i  torti   perchè Dad  o  non Dad   se uno\a  non fa  un  ....  nemmeno   il minimo      dev'essere  bocciato  . Ma la    ver a  ignoranza   è dovuta  alla  nostra  classe politica      cioè a quelli   che dovrebbero  curare  l'istruzione    della  popolazione  .  

Infatti    a  confermare  ciò  è i secondo  articolo  

Ora   premetto   che  detesto non  la  persona in se  ,  in quanto è  un caso umano  ,  ma  la  sua ideologia  ed modo  fazioso   che questo  giornalista  (   per  essere buoni   ed non infierire  troppo )   ha   di  esporre    i  fatti   e di     e vedere      solo la  pagliuzza   del suo avversario  ed  non la trave   che    esso  ( ed  il  suo padrone   \  referente  politico   ha )  per  ulteriori dettagli vedere  la sua    biografia  qui  su  wikipedia     .
Ma   non riesco a  biasimarlo completamente  in quanto anche la  merda    ed  i  qualunquismo    contiene      un po'  di verità 

 

I nostri governanti maestri di ignoranza

L’attuale classe dirigente è composta da incompetenti che sproloquiano su tutto. La zucca vuota, ma di successo, è il modello proposto alla gioventù

L’umanità ha riconosciuto dai primordi di avere un nemico: l’ignoranza. Ha sempre cercato di emanciparsi da essa per non consentire alla natura e ai prepotenti di sottomettere la brava gente. È sempre stato così. Fino all’arrivo di Di Maio e dei grillini al Potere. Dopo di che l’ignoranza è diventata un titolo di merito, una conquista agognata sul divano, la prova di una purezza adamantina. (...)

Personalmente ho sempre ritenuta diabolica la pretesa della scienza di impadronirsi del mistero dell’essere. Diabolica e persino ridicola. Non c’era bisogno del Covid e delle baruffe gallinacee tra virologi per scoprirlo. Gli scienziati sono in corsa per darci l’immortalità, ma non sono ancora riusciti a curare la calvizie e il raffreddore. Ma non è un buon motivo per l’instaurazione della dittatura dell’ignoranza, come forma di governo vigente in Italia. Non bisogna confonderla con la confessione di Socrate: «So di non sapere», perché quella era lealtà dinanzi all’infinità dei mondi. Esprimeva la consapevolezza del limite e subito la voglia di andare oltre l’orizzonte, aprendosi all’avventura mai appagata di «virtute e canoscenza», per la quale nacque Ulisse e noi con lui.

Qui siamo invece alla prevalenza del “buon selvaggio” e alla affermazione della superiorità morale e intellettuale del vuoto mentale conclamato come passaporto per essere classe dirigente. Guai a rovinare con lo studio la foresta vergine e riccioluta come le chiome di Toninelli e della Taverna. I social ma anche i talk show sono dominati dalla filosofia dell’uno vale uno. L’opinione sulle origini del virus dell’analfabeta, ma deputato, dunque portavoce del popolo, vale più del giudizio del professor Giuseppe Remuzzi, in odore di Nobel della medicina. Uno uguale uno vuol dire dittatura dell’ignoranza. Il primo teorico della faccenda fu Jean Jacques Rousseau che, inconsapevole di poter essere due secoli dopo trasformato in piattaforma da Casaleggio, era un filosofo e persino un educatore, anche se siamo certi si sarebbe sparato se avesse intuito che cosa avrebbero fatto dell’Italia le sue idee in mano a Grillo. Sosteneva che la “volontà generale” esprimesse la verità. Essa è stata tradotta come volontà della Rete. Risultato: la tabula rasa. Non è additata quale modello la competenza esito della fatica e premiata per questo; è la zucca vuota ma di successo ad essere proposta come esempio alla nostra gioventù.

IL CERTIFICATO DI BATTESIMO

Come ha scritto Antonio D’Anna su Italia Oggi l’unico titolo di studio che non è biasimato è il certificato di battesimo, anche perché nessuno ti può incolpare di aver sgobbato e passato notti insonni per ottenerlo. Siamo portati - e la mia modesta prosa lo dimostra - a scherzarci su. Ma è una tragedia della civiltà. E questo stato di cose è insieme esito e causa dello stato di crisi se non di coma delle agenzie educative. La famiglia, la scuola, la Chiesa, lo Stato, l’esercito sono stati, e dovrebbero tuttora essere, le forme con cui gli individui associandosi consegnano l’eredità di valori e conoscenze alla generazione successiva. I giovani per salire sulle spalle di chi li ha preceduti devono arrampicarsi, giocando la loro libertà: per sviluppare o negare la proposta dei padri e delle madri, dei maestri e dei preti. Si annega tutti nel mar nero dell’uno vale uno, cioè zero, che è il nome della cultura prevalente: il nichilismo. Che non è colpa dei ragazzi ignoranti, ma degli adulti che non hanno saputo accendere la fiaccola affascinante di una bellezza e di una conoscenza da attingere come acqua nel deserto. È uscito un libro illuminante: Sotto il segno dell’ignoranza ( Ed. Egea, pagg. 184, € 22) di Paolo Iacci, che non è un filosofo teoretico ma uno che sta in trincea, grande esperto in gestione delle risorse umane. La prima riga del volume è lapidaria: «In Italia vige la dittatura dell’ignoranza». Quel che segue è una fotografia tremenda. «Questa è la nuova questione morale del Paese. La classe dirigente ha da tempo abdicato a favore di una orda di incompetenti che stanno occupando i posti di potere e che si approfittano della volontà di cambiamento diffusa nel Paese per occupare indegnamente i principali posti di responsabilità».

Dopo di che è arrivato Mario Draghi, che è tutto meno che incompetente e negazionista dei congiuntivi. Esaudendo l’invocazione disperata di Berlusconi a Mattarella e al buon Dio si sarebbe cambiato paradigma. Speranza assai tenue. Il catrame della divina ignoranza ha inzuppato i gangli vitali della società e i meccanismi di selezione della classe politica. La dittatura dell’analfabetismo intellettuale e morale allunga ancora i suoi tentacoli abbrancando poltrone e leve di comando. Tant’è che Draghi e Mattarella hanno “dovuto” stendere il tappeto del governo perché sia calpestato dagli zoccoli di alcuni campioni dell’asineria. Non verrà dai vertici la riparazione del modello (dis)educativo regnante. Si deve ripartire dal basso, dalle famiglie, dalla scuola, dagli oratori. Dal popolo insomma. Campa cavallo.



  concludo    con    gli   ultimi  versi  


Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali \che possa contemplare il cielo e i fiori\che non si parli più di dittature \se avremo ancora un po' da vivere... \ La primavera intanto tarda ad arrivare.
  di     questa  canzone  




  alla  prossima

7.1.18

ci vuole un fisico bestiale per resistere a certe cose soprattutto quando internet ( i social in particolare ) e vita reale sono tutt'uno

davanti a certi commenti e diatribe ( vedere qui le ultime https://goo.gl/Bh61G6  l'jo riportato  anche qui  sul  queste pagine  qualche    giorno  fa  ) che suscitano i miei post  non solo  sui  social  , è meglio cosi alla faccia di chi mi fa il cazziatone perchè condivido e faccio scrivere certe cose piuttosto che il silenzio ed accettare passivamente questa situazione



prospettata    e  sempre  più confermata    dai governi   e  non solo post  tangentopoli    da questa  sublime  canzone    di Battiato 


24.2.12

c'era una volta il 1992-1994 II puntata l'omicidio Lima e il caso Andreotti


Dopo  la puntata  su tangentopoli qui  il post adesso si parlerà d dei casi Lima ed Andreotti


Dei  due  ( di lima  ed  Andreotti  )   non ho altro che   ricordi   indiretti  cioè mediati dai media  e dall'arte  ) .Del primo ricordo questa  foto 

http://senzamemoria.files.wordpress.com/


 e  ch'era protetto prima   e  difeso a spada  tratta  da  andreotti   


  nonostante  fosse  impresentabile ed  indifendibile   qui   e  qui ulteriori news  .



D'andreotti i ricordi  sono  : le vignette  satiriche   degli anni  70\80    che  comparivano  sul  giornale   (  foto a destra ) satirico il male  (   da  non confondere    con quello d'adesso )  e  su altri opuscoli dela sinistra esxtraparlamentari    gli articoli , ma  anche  libri \ inserti  del settimanale  avvenimenti   sul suo processo  a palermo   e  sulle altre  vicende   da  cui  n'è sempre uscito pulito  nonostante  le  prove  schiaccianti  o i fortissimi sospetti sui fatti in ci  è  coinvolto direttamente ed indirettamente  .,e la canzone satirica  andreotti di Baccini  ( qui potete vedere  il video  )  e adesso  il film il divo
L0unico merito  , da  quel loco che ricordo , e che  a differenza  d'altri boiardi di  stato   che sono fuggiti  o  si fanno leggi ad personam o  cavillano  per tentare  dio non andare  a sentenza  , Andreotti   si difese   nel processo  e  non dal processo  
Ora  che  mi ricordo scanvando   nella menoria  un piccolo ricordo indiretto c'è  , stavo facendo zapping  e ad  un certo punto  sono capiutato al tg 3  delle   14.30  e interrupero il tg per una notizia  straordinaria   che  il parlamento aveva concesso l'autorizzazione a procedere  ( allora  si usava cosi anche se dovevi indagare  un politico )   per  andreotti richiesta dai giudici di palermo  .La mia reazione  fu   di un urlo da  stadio , proprio  quando  segnano  un goal , e mi madre  , corse velocemente  dala cantina  preoccupata   perchèp credeva  mi fossi fatto male  o  avessi combinato  qualche danno . Quando poi seppe il perchè  mi fece una ramanziona  : <<  si ti capisco  ha  ragione , ma  che  .. mi faion spaventare  e  hai svegliato nonna  ( allora  era  ancora  viva  )  che   bisogno c'è  di urlare cosi ?  .  

con questa  canzone ,  che  è un altro ricordo di quel periodo  (  1948-1994 ) di merda  , non è che oggi sia  tanto meglio   vi saluto  e    v'anticipo  che il tema   della prossima puntata  

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...