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3.7.18

"Hanno aizzato un cane contro un ambulante sulla spiaggia. E tutti applaudivano e ridevano" Un caso di razzismo quotidiano sul litorale della Liguria. "Quando ho chiesto a una signora perché esultava, mi ha insultato dandomi della buonista e puttana"



leggi anche
http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2018/07/ma-e-possibile-che-si-deve.html




è questo il vero razzismo che si deve combattere

http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/07/03/

"Hanno aizzato un cane contro un ambulante sulla spiaggia. E tutti applaudivano e ridevano"
Un caso di razzismo quotidiano sul litorale della Liguria. "Quando ho chiesto a una signora perché esultava, mi ha insultato dandomi della buonista e puttana"

DI MAURO MUNAFÒ         




"Ho visto un cagnolino scendere le scale di un bar che dà sulla spiaggia e rincorrere abbaiando un ragazzo dalla pelle scura che vende libri. Naturalmente il cane era stato incitato dal suo proprietario. Nel mentre i bagnanti applaudivano compiaciuti".
Scene di razzismo balneare su una spiaggia ligure, sabato scorso. Ce le racconta Simona, che ci chiede però di non usare il suo vero nome. "Sono intervenuta e ho chiesto a una signora perché applaudiva e perché diceva che quel cane era il "Number One". La signora mi ha risposto così: "Vaffanculo, puttana buonista del cazzo. Prenditeli tu i negri a casa tua, così ti scopano meglio di tuo marito".
Un breve racconto che Simona ha consegnato al suo profilo Facebook ed è finito su centinaia di bacheche. Una diffusione che però le ha attirato contro decine di messaggi terribili, con minacce esplicite alla sua persona. E che l'hanno costretta a rimuovere quel post dai social network, per paura della propria incolumità e di quella della sua famiglia.
"Quei messaggi che mi sono arrivati erano orribili. Minacce esplicite o velate, dicevano "non intrometterti che è meglio per te", "la prossima volta tira dritto e non guardare". Ma io non riesco a non guardare, non riesco a ignorare queste cose", spiega Simona all'Espresso. Non cerca di fare l'eroina, anzi. "In quella spiaggia, quando mi sono sentita rispondere così, mi sono messa a piangere. A consolarmi è stato proprio quel ragazzo, che mi ha abbracciato e mi ha detto:"Sono abituato, stai tranquilla". E ora, dopo aver letto quello che mi hanno scritto, sono spaventata".
Simona ci racconta però di essere andata a cercare la proprietaria del cane per chiederle come le fosse venuto in mente di aizzare il suo animale domestico contro quel ragazzo che vende libri. La risposta lascia senza parole: "Il mio cane, come me, odia i negri". Più che la banalità del male, siamo di fronte alla stupidità del male.
Meglio chiudere questo articolo con le parole con cui si chiudeva il post su Facebook: "Io non ce la faccio ad accettare tutto questo. Non sono un'esperta di migrazioni, non sono una politica, non sono nulla di nulla. Sono solo una donna profondamente sconsolata e preoccupata da questo mondo in cui a volte mi sento come un pesce fuori d'acqua. Ma non ci sto. Io non lo accetto".



17.5.18

anche se ci crediamo assolti siamo per sempre coinvolti . il caso di Farah ragazza pakistana costretta ad abortire dalla famiglia e la storia di Cristina Nori che rinpiange di non aver aiutato da ragazza un amica sessualmente precoce ed per questo insultata e definità .... .

l'unico commento che mi sento di fare su questa vienda  che  leggerete  è questo : ma che ...... d'amici\che e fidanzato ( il futuro padre della creatura uccisa dai genitori ) sono visto che l'ha no lasciata sola ed non hanno ( cosi sembra ) fatto niente per sottrarla ad un ambiente di fanatici religiosi . Essa è come se fosse morta Come d'altronde succede sempre più spesso per le donne uccise o maltrattate si piange a vuoto o peggio si strumentalizza o ci si getta come avvoltoi televisivi e\o giornalistici .



  repubblica  online del 17\5\2018 


Farah, la studentessa di Verona riportata in Pakistan dai genitori e costretta ad abortire
Mi hanno legata al letto e hanno ucciso il mio bambino": i messaggi per chiedere aiuto su Whatsapp alle amiche e al fidanzato italiano. Il padre tornato a a Verona conferma: "Non la lasceremo libera"

di ALESSANDRA ZINITI

7.1.18

ci vuole un fisico bestiale per resistere a certe cose soprattutto quando internet ( i social in particolare ) e vita reale sono tutt'uno

davanti a certi commenti e diatribe ( vedere qui le ultime https://goo.gl/Bh61G6  l'jo riportato  anche qui  sul  queste pagine  qualche    giorno  fa  ) che suscitano i miei post  non solo  sui  social  , è meglio cosi alla faccia di chi mi fa il cazziatone perchè condivido e faccio scrivere certe cose piuttosto che il silenzio ed accettare passivamente questa situazione



prospettata    e  sempre  più confermata    dai governi   e  non solo post  tangentopoli    da questa  sublime  canzone    di Battiato 


4.1.14

ma i nomadi non erano ( per i media ufficiali e per la gente ) tutti ladri e bugiardi ? Vicenza: giovane nomade salva una donna finita in un fiume







sarà una mosca  bianca  un caso su mille  ma  a  volte  succede e  i media  li metto in piccoli articoli   dando   grande spazio  alle cose  negative che  loro fanno o direttamente  o indirettamente perchè costretti sotto  torture  e  pestaggi   a  rubare  o  mendicare  .
Quando un extracomunitario sgarra tutti a dargli contro. E questo? Nessuno ha nulla da dire? Tutti spariti gli anti extracomunitari che  di solito si sfogano   con discorsi pancisti   da  caccia  all'uomo  e carichi d'odio    Brucia il culo se un nomade fa una bella cosa o decide  di non volere  andare  a rubare  vedere url  sopra  ? 

  Ma  ora basta   commentare   ,   e  veniamo alla vicenda 
  la  news  è un collage  degli articoli   (  foto comprese  )  sulla vicenda presi da  l'unionesarda e  da  http://www.blog-news.it  dei giorni scorsi 
Il fatto è avvenuto a Vicenza.

E' stata salvata dal pronto intervento di un giovane di 23 anni, Sedrik Dori, una donna italiana di 37 anni che alla guida di un fuoristrada era uscita di strada e, dopo aver sfondato la ringhiera metallica, era finita nel fiume Bacchiglione, a Vicenza. Il giovane, dal vicino campo nomadi, aveva assistito all'incidente e a nuoto ha soccorso la donna. I due sono stati raggiunti nel frattempo dai vigili del fuoco e poi trasportati in ambulanza all'ospedale per accertamenti.
il luogo dell'incidente  

Dori ha raccontato di aver visto un'auto in mezzo all'acqua quando è uscito dal campo nomade e di non averci pensato due volte. "Sono corso lungo l'argine - ha detto - e mi sono buttato nel fiume. Ho preso la ragazza e l'ho trascinata a riva. Ho avuto molta paura". A chi gli dice che probabilmente le ha salato la vita, risponde solo con un "grazie", come se avesse ricevuto un complimento. La donna è stata visitata in ambulanza dove le hanno diagnosticato un principio di ipotermia. Quindi è stata accompagna in ospedale. Per controlli è stato portato in ospedale anche il giovane soccorritore. L'auto, una jeep, è stata portata fuori dal fiume con una gru.
Sedrik Dori( a  sinistra  )  giovane rom di 23 anni, da ieri sera è un eroe, nonostante questo appellativo lo faccia sorridere. Di fatto il giovane è stato il protagonista di una vera e propria impresa.
Nella serata di ieri, infatti, una donna di 37 anni alla guida del suo fuoristrada ha perso il controllo della guida e, dopo aver sfondato il guard rail, è finita nel fiume Bacchiglione.
Sedrik, dal vicino campo nomadi, ha assistito alla scena e senza pensarci si è tuffato nel corso d’acqua per soccorrere la 37enne. I due sono stati poi raggiunti dai vigili del fuoco e dal 118 e trasportati all’ospedale per accertamenti.Ho visto l’automobile uscire di strada e finire in acqua – ha dichiarato il giovane nomade – e senza pensarci due volte sono corso lungo l’argine e mi sono tuffato nel fiume. Ho preso la ragazza e l’ho trascinata a riva. Ho avuto molta paura”.                                                                  La  cosa è  grave , ma  ormai succede   sempre  più spesso   nelle grandi città  puoi morire  stare male  in strada  o  crepare  e nessuno   s'interessa , ma   è resa  ancora  più cinica  per  il fatto che il soccorritore  fosse  un Rom  persone mal  viste  dagli italiani  , è che  , secondo blog-news.it  : << Delle persone di passaggio, nessuno ha avuto il coraggio di aiutare Sedrik”, denunciano la madre e la nonna del giovane ragazzo. “Tutti si sono limitati a guardare, se non era per lui la donna sarebbe annegata >>







18.11.13

FIRENZE – Muore; corpo su marciapiede per 90 minuti fra l'indifferenza dei passanti

un giusto equilibrio fra indifferenza e morbosità ( fortunatamente questo non è successo , forse perchè si tratta di una grande città , e non di una piccola bidda cittadina )  No  ?  . Mi chiedo ma come mai di solito la generazione dei cellulari sempre pronta a fotografare e mettere su social network tali fatti non sia intervenuta . Forse non non era un fatto eccezionale o siamo assuefatti alla morte ? Mi stavo apprestando a trovare una risposta ma mi chiamano ad apparecchiare per la cena 




da toscana news tramite Oknotizie





FIRENZE – Muore; corpo su marciapiede per 90 minuti

Scritto da: Redazione 18 novembre 2013









FIRENZE - Un malore improvviso e per lui non c’è stato niente da fare. Se n’è andato così un uomo anziano in pieno centro a Firenze, nei pressi di piazza Santa Croce. Una notizia che fa parte della vita e, quindi, può considerarsi “normale”. Ma ciò che desta scalpore è che il corpo dell’uomo sarebbe rimasto sul marciapiede per circa un’ora e mezza.Tutto ha avuto inizio alle 13.15 quando l’uomo si è improvvisamente accasciato. Un giovane medico se n’è accorto ed ha subito messo in atto le pratiche rianimatorie. Ma per l’anziana persona non c’è stato più niente da fare ed il medico, dopo oltre un quarto d’ora di tentativi, ha dovuto desistere. L’uomo è stato quindi coperto con un lenzuolo bianco in attesa dell’arrivo del servizio funebre.Ma l’attesa è stata davvero fuori dal normale. Infatti, i servizi funebri, chiamati per rimuovere il corpo dello sfortunato anziano, sarebbero arrivati intorno alle 14.45, novanta minuti dopo il malore. E, secondo alcune testimonianze, il corpo sarebbe rimasto a terra tra la completa indifferenza dei passanti e i flash di qualche turista giapponese.

10.2.12

uguaglianza nella diversità


Il titolo  d’oggi viene  da  questa  canzone  della casa  del vento



Dopo  le proteste  di Karzai capo  "fantoccio " del governo Afgano  per l’ennesima strage di civili  in montagna  da parte degli Usa  che occupano il paese da più di 10 anni . Mi  sono chiesto  anzi richiesto  perché  un simile post  l’avevo fatto ( non ricordo se pubblicato o meno  )  per  il m… ops  nostro  precedente blog  (  ricordo  ancora  il vecchio   l’url    cdv.splinder.com ) : 1) da cosa  nasce  la  guerra  ?   2) da cosa nasce la  violenza  ? . Ebbene   credo  (  se  poi qualcuno  vuole  discuterla  o  è arrivato  a  tale    risposta    per  un’altra via   diversa dalla   mia   , io sono  a  disposizione o qui nei commenti  o  via  email  cliccate  quando aprite  la home del blog  su contattami   )  forse banale e ovvia ma  sempre una  risposta  e non una elucubrazione a  vuoto .Tali fenomeni derivano   dall'invidia esagerata,dal desiderio  e cupidigia  di possedere  le ricchezze altrui , dal giudicare  aprioristicamente   e superficialmente   .
Poi si  è trovato  un sistema   dare  per  parafrasare  questa   canzone  \ cantilena  <<  (...) E' una pensata alquanto diabolica \ da soluzione finale\risolvere il problema della povertà\ facendo guerra a chi ha fame (....) >> ( Ambaradan  - Yoyo Mundi   dall'album alla bellezza dei margini   resto del testo e  video  )  cioè il capitalismo  ovvero    tutti \e  siano uguali   nelle ricchezze  , nei diritti  , tutti   lo stesso abito  , ecc . Ma   poi ripensando   a  due storie   di   Martin mystere  ( esse  sono  il  n°100 -- foto a destra -- e  il  n°200  )  mi sono accorto    che  l’uguaglianza assoluta\ totale specie  in una società dove : << (….)  Oggi Contessa ha cambiato sistema\si muove fra i conti cifrati \ha lobby potenti ed amici importanti \e la sua arma più forte è comprarti\la sua arma più forte è comprarti! (…) >> ( mia dolce  rivoluzionaria  de Modena city ramblers   ) è  una    utopia  irrealizzabile  o  un illusione dipende  dai punti di vista   che  ha  fatto  nel corso del    secolo scorso  (  e ancora  rischia di farne  )   troppi danni  , e poi  si rischierebbe      come    succede  nei regimi autoritari  \  dittature   o  nella democrazia   conformista  \ omologata \ mediatica   nota meglio come democradura [1] cioè di creare    automi  , bimbiminkia , apatici  , abulia,  parassitismo, è vigliaccheria   ciè  indifferenti ( quelli odiati da  Gramsci   vedere  video sotto  )




 o di far  vivere   la  gente  come  : monumento  in un luogo   dove  si  respira  un aria immobile  e controvento  non si piscia  più  (   mia  parafrasi della   dei Mau  Mau  resistenza  marzo 1995  )  Quindi  ,  come dicevo  da  titolo  l’unica  via  per   dare  a   tutti \ e  una  globalizzazione più umana   o  uguali diritti   senza  creare  mostri  è   non evadere (  sia  con la mente  o  con  mezzi artificiali  )  completamente  ovvero negarla  , ma   accettarla   e  lottare per modificarla   in senso positivo  ,  conciliano   uguaglianza   con diversità ( identità  )  e  sconfiggere o  ridurre  questa   omologazione   culturale di stampo neo liberista  . Ecco perché  , cosi  rispondo alla domanda   di  alcuni di voi   , che mi chiedono come mai :  nelle email , nei forum ,  newsgroups , nei  miei (ora  solo questo ) blog  ,   e ora  su  facebook e  twitter    metto come signe  e condivido     canzoni   come  questa    (   stornelli dall’esilio  ?    )     anarchica  \ libertaria    della  seconda metà del  1800   :   <<  nostra patria  è il mondo nostra  terra  è la libertà  >> qui il testo completo

1)     una democrazia che opprimeva con gli strumenti della democrazia

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...