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10.7.23

un bellissimo monologo quello di "𝗟𝗘 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜𝗚𝗜𝗢𝗖𝗢 - 𝗨𝗻𝗮 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮" [ 𝑇𝑟𝑖𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑆𝑝𝑜𝑟𝑡, 𝑣𝑜𝑙. 𝐼𝐼𝐼 ] ᴜɴᴀ ᴄᴏᴘʀᴏᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ᴛᴇᴀᴛʀᴏ ᴛᴀʙᴀsᴄᴏ, ᴄᴏᴍᴘᴀɢɴɪᴀ ᴍᴇʀɪᴅɪᴀɴᴏ ᴢᴇʀᴏ, ᴄᴏᴍᴘᴀɢɴɪᴀ ᴠᴀɢᴀ ᴜɴ ᴍᴏɴᴏʟᴏɢᴏ ᴅɪ ᴇ ᴄᴏɴ ᴍɪᴄʜᴇʟᴇ ᴠᴀʀɢɪᴜ ʀᴇɢɪᴀ ᴅɪ ʟᴀᴜʀᴀ ɢᴀʀᴀᴜ

Dopo  una  giornata  affosa     come  acenato    nel precedente post       ho seguito nel  Chiostro degli Scolopi (accanto al Teatro Comunale) mi sono goduto


L'evento come il precedente organizzato dall'associazione testrale Maldimarem ( facebok . oppure www.maldimarem.it ) . La storia per chi  si   fosse  perso il  mio precedente   post  _ <<  Quelle "signorine per bene che giocavano a calcio" e sfidarono il duce: la prima squadra di football femminile >>   (  a  cui rimando   per  chi  fose  interessato  alla  storia  completa  )    ecco  un riassunto   della   vicenda  ripresa   dell'opera  teatrale 


Nel 1932 a Milano, un gruppo di ragazze in un giorno d'estate cominciò a giocare a calcio.
Poi continuarono anche nei giorni seguenti.
Poi anche quando arrivarono l'autunno e poi l'inverno, a riempire i polmoni d'aria gelida.
Si chiamavano Losanna, Niní, Maria, Rosetta.
Dai giornali dell'epoca 

Poi c'erano anche Elena, Giovanna, Brunilde.
Divennero sempre di più, fino a quando qualcuno molto in alto non si accorse di loro e dello "scandalo" inconcepibile che stavano portando avanti nel pieno dell'Italia fascista, in cui nessuna donna poteva anche solo pensare di giocare a calcio. Questa è la storia del #gruppofemminilecalciatricimilanese . La storia di un gruppo di donne calciatrici che ha preso a calci il maschilismo, l'ottusità e il pregiudizio.
È la storia di un sogno che voleva diventare grande.
È una storia che appartiene a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno lottato per qualcosa.

"𝗟𝗘 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜𝗚𝗜𝗢𝗖𝗢 - 𝗨𝗻𝗮 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮"
[ 𝑇𝑟𝑖𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑆𝑝𝑜𝑟𝑡, 𝑣𝑜𝑙. 𝐼𝐼𝐼 ]
ᴜɴᴀ ᴄᴏᴘʀᴏᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ᴛᴇᴀᴛʀᴏ ᴛᴀʙᴀsᴄᴏ, ᴄᴏᴍᴘᴀɢɴɪᴀ ᴍᴇʀɪᴅɪᴀɴᴏ ᴢᴇʀᴏ, ᴄᴏᴍᴘᴀɢɴɪᴀ ᴠᴀɢᴀ
ᴜɴ ᴍᴏɴᴏʟᴏɢᴏ ᴅɪ ᴇ ᴄᴏɴ ᴍɪᴄʜᴇʟᴇ ᴠᴀʀɢɪᴜ
ʀᴇɢɪᴀ ᴅɪ ʟᴀᴜʀᴀ ɢᴀʀᴀᴜ
{e con i contributi di Marianna Esposito, Teresa Tanini, Elisa Mazza, Giulio Federico Janni}


Come il precedente capitolo delle triologia ha dato prova come dimostra questa bellissima e toccante testimonianza da lui riportata sulla sua bacheca facebook

Qualche sera fa, durante una replica in un bellissimo chiostro, due bambini hanno fatto capolino dal cancello. Laura, vedendoli dal banco regia, ha fatto loro cenno di venire a sedersi e loro, come stessero facendo la cosa più naturale del mondo, si sono seduti su due seggiole libere in prima fila, mentre lo spettacolo era iniziato da un po' di minuti.
Sono rimasti fino alla fine dello spettacolo, attentissimi, in religioso silenzio.
Alla fine Rebecca, di 10 anni, è venuta da me e mi ha detto: "Ti volevo dire che sei veramente bravo. Secondo me, se qualcuno fa un film, ti prende. Anche io voglio fare teatro".
E io le ho detto di andare a vederlo, ogni volta che può, il teatro, perché così si diventa bravi, e che le auguravo di diventare bravissima. Poi le ho detto che la settimana dopo sarei tornato,sempre nello stesso posto, con uno spettacolo diverso.
E lei mi ha detto che sarebbe venuta.
E io so che lunedì, in quel chiostro, avrò un appuntamento importantissimo.




Di bravura . Infatti La visione dellìultima opera Della triologia dimostra ulteriormente che Michele è un buon affabulatore , un ottimo cantastorie e riesce a coinvolgere ed trascinare il pubblico . Infatti Affascinare i bambini,è un dono immenso.

Bisogna saper fare molto bene per attrarre i bambini,  e  lui    lo fa  in modo sagace e magistrale .  Midiranno  chge  sei di parte  visto  che   è  frai i  tuoi contatti  social . Forse  . Ma   a  pensarla   non  sono   il  solo    ecco  cosa   scrivono su di lui     ,  gente  magari  più esperta di me   su tale argomento presa  da  suo   sito   Michele Vargiu – Attore, Autore, Formatore teatrale (  qui   l'innecepibile  curriculum  curriculum Michele Vargiu.docx (usercontent.one):

<<Un lavoro importante, prezioso, magistralmente interpretato quello di Michele Vargiu, perché racconta con passione una vicenda personale che diventa vicenda di un paese intero, di un continente in preda alla follia>>.
Nemesis Magazine


5/5

<<Una storia che stupisce per la crudeltà e la bellezza. Una bella sorpresa.>>
Tips Theater


5/5

<<Una storia straordinaria e drammatica, narrata con un ritmo simile ad una danza sul ring, che lascia senza fiato, esalta, commuove e indigna. Non un passo a vuoto, non una pausa, non un calo di tensione. Uno dei monologhi più belli visti negli ultimi anni.>>
Paolo Leone


5/5

<<Un linguaggio che è fotografia, musica che si sa fare poesia.>>
Tips Theater 


se vi capita dti trovarvelo in tour dalle vostre parti o volete portarlo ( nel sito trovate come contattarlo ) sappiate che fa un ottima scelta . visto che
LE FUORIGIOCO” è una “favola teatrale” che racconta la storia del “𝘎𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘍𝘦𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘭𝘦 𝘊𝘢𝘭𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘔𝘪𝘭𝘢𝘯𝘦𝘴𝘦”, la prima squadra di calcio femminile mai costituita in Italia nel 1932.
Una storia corale, di “squadra”, che racconta del lavoro di decine di donne che in pieno fascismo hanno portato avanti un esperimento, una sorta di piccolo incantesimo contro tutti i blocchi e gli stereotipi dell’epoca.È la storia di un sogno. Una storia di passione, lotta e riscatto.È la storia di Rosetta, Losanna, Marta, Maria.Ma anche la storia di Piero e di Ugo.
È la storia di tante giovani donne che hanno lanciato un piccolo sasso in uno stagno, innescando un cambiamento.
È la storia di un fatto accaduto a Milano ma che riguarda un intero Paese: la storia di un gruppo di donne che nel 1932 cominciano a giocare a calcio, in un Paese che ufficializzerà il primo campionato femminile solo nel 1986.
È la storia di un piccolo sogno pieno di ambizione, passato di mano in mano e diventato grande.cosi come le altre sue opere che trovate qui Michele Vargiu – Attore, Autore, Formatore teatrale – Spettacoli - Michele Vargiu
conludo facendo ancora i mie complimenti , bravissimo, con le parole atmosfere, e
 descrizione ,ha l'arte di farti sentire accanto se non dentro a cio' che narra , quasi dentro la storia , catapultandoti lì...in quel piccolo grande mondo che viene descritto dalle sue parole e che guida l'immaginazione dello spettatore .Attendo la prossima storia  .
È stata una serata fantastica. La bravura di Michele Vargiu amplificata dalla vicinanza col pubblico, dall'incrociarsi degli sguardi, dal contatto quasi fisico tra attore e pubblico.Q questo è vero teatro. Complimenti a Michele Vargiu, agli amici Tiziana e Marco, a tutti coloro che hanno messo in campo la loro bravura e il loro coraggio per regalarci questa splendida serata


3.7.23

chi lo ha detto che il teatro dev'essere solo al chiuso ? l'esecuzione dell'opera : a perdifiato la storia di alfonsina strada la prima donna che corse il giro d'italia di michele vargiu


 da leggere  prima  del post  
Alfonsina Strada - Wikipedia e     suoi  collegamenti esterni

Bellissimo lo spettacolo  "  perdifiato . l'incredibile  vita  di Alfonsina  l'unica  donna  a correre  il giro  d'italia  "  monologo  di  Michele  vargiu  .  Tenuto ieri  a tempio pausania   ( vedere foto    sotto   al  centro )     nel  giardino  del  ex  liceo   degli scolopi    , ora  biblioteca  comunale .  Inizialmente   il monologo  sembrava raccontare una storia  sui miti del ciclismo maschile . Ma poiall'improvviso   ,  evidentemente  fungeva  d'introduzione  \  premessa    per   spiegare   di  come mai  ancora  oggi   la  figura  ed il gesto  di Alfosina    passano    in secondo piano nell'esaltazione  e nel tifo  popolare .
La Storia  raccontata     nello  spettacolo  è una   storia   sportiva  italiana poco  nota ed offuscata   dai racconti nazionali quasi ( ne avevo parlato suo tempo  sulle pagine del blog  ma  non riesco  a  trovarlo     forse    e  fra quelle   andate perse   nel  passaggio da   splinder  o a bloggger  ) rimossa insomma . Con questo Monologo  si  racconta   Uno sport d'altri tempi di  quando si correva per rabbia e per amore (cit da   il  e bandito e il campione di  Francesco de Gregori  I
 (  testo ed  accordi ) II (  video canzone  )   quando    lo  sport   era  sport    e le    ed  i fatti d'oggi   , vedere  articolo   riportato sotto de il Fatto  quotidiano  d' ieri  ,  si contavano    sula  punta  delle  mani  

Un ottimo racconta    storie   ed  un ottimo    spettacolo  . Sarà merito delle scenografie (che non ci sono) , eccetto qualche base muisca del'epoca in sottofondo Sarà merito dei costumi (che non ci sono) O forse saranno le retroproiezioni (che non ci sono). Fatto sta che spettacoli dove in scena non c'è niente vanno in giro da parecchio, le persone tornano a vederli e fanno questo effetto qua. Succede, credo, perché fondamentalmente le buone storie, se sono tali, non hanno bisogno di nulla. L'atmosfera e la recitazione  ti fanno entrare dentro la storia come seca narrartela fosse o la protagonista stessa o un testimone di quegli eventi  . In certi punti è come se fossi tu stesso presente a quel giro vinto D'Alfonsina.


aspetto   con ansia  la  sua 2  rappresentazione   "LE FUORIGIOCO", cui  conosco la vicenda      e   di  cui   ho  già parlato   recentemente  nel  blog  ,  ma   vederlo a  teatro    e  rappresentato     in sifatta   maniera   sarà particolare 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...