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https://www.lettera43.it/it/articoli/cultura-e-spettacolo/2018/12/30/spot-conad-maschilismo/227706/
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E' vero che Il video firmato da Salvatores per la pubblicità conad è espressione di un anti-europeismo evidente, ma è anche una summa di tutti i peggiori luoghi comuni dell'italianità.
Ora qualsiasi cosa si faccia o si dica si è : sessisti , razzisti, omofobi, ,blasfemi.. In tutto ci vuole equilibrio, io qui stavolta, e ne scritto di post contro il sessismo e un certo maschilismo , non ci trovo niente di così grave !! E' Un po' di ironia...anche se monotona ,antiquata, e poco originale visto che è dai tempi di toto e de Filippo
che viene proposta da nostri comici ( Bisio e Zalone per citare i più recenti ed i più noti ) con i soliti cliché come fa notare sia consigliato all'inizio del post sia questo commento a quest'articolo del sito https://www.lettera43.it/
Per Il punto 4 dell'articolo non lo biasimo ma più che sessismo vero e proprio io ci vedo un po d'ironia , contro le madri " possessive ed assillanti " che non vogliono che i figli emigrino o vado fuori di casa , fatta con soliti stereotipi maschilisti . e proprio si voleva mettere indiscussione la nostalgia familiare e l'attaccamento filare di certe madri si poteva fare meglio ovvero : << col ragazzo che dice ai genitori: “Resto con voi e prendo il reddito di cittadinanza >> com e dice la chiusa dell'articolo sopracitato .
1. Il punto non sono le caciotte, il caciocavallo o il pesto che la mamma vi metteva in valigia quando partivate per le lande desolate del Nord, fossero la Danimarca o Cuneo, e che tanto vi mancano. Chisseneimpipa (puzza a parte: vorrei vedere quanti ragazzi non darebbero in escandescenze per la sorpresa) dei formaggi fra le camicie, ovvio riferimento a Vittoria Crispo inTotò, Peppino e la malafemmena [ vedere il video sopra ] che già nel 1956 era una parodia degli stereotipi sul meridionalismo, al contrario di questo spot dove si ricerca la commozione, strizzando l’occhio a un mondo antico2. Il punto non è la destinazione del ragazzo, ancorché peggio mi senta se quella chiosa sui «nostri ragazzi che vanno lontano», quasi partissero per il Polo Nord o per una guerra, indichi solo un trasferimento al Nord. Dove viviamo? Nell’Italia pre-unitaria? [ o aggiunta mia nel secondo dopo guerra quando si emigrava dal sud al nord italia o nord europa ] Paghiamo il dazio per entrare nel Lombardo-veneto?3. Il punto non è nemmeno «l’ambientazione negli Anni 60»: lo smentisce la carta prepagata. La casa vecchio stile, la mamma coi riccetti della messimpiega casalinga rientrano nello stereotipo della piccolissima borghesia del Sud, ovviamente ricercato, dal regista Gabriele Salvatores, non nuovo a queste nostalgie.