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AGGETTIVI POSSESSIVI (scritto il 20 aprile 2022) - Giulia Acerba

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Io mi chiedo: ma questo quaderno quando l’ho comprato, sapeva che ci avrei scritto dentro che mia madre ha un tumore? E la penna, lo sapeva? E questo tavolino del bar dell’ospedale di Olbia? E l’acqua che sto bevendo? I jeans, le scarpe e la felpa Converse comprata all’outlet? Io mi chiedo: ma gli oggetti lo prevedono il futuro o lo subiscono passivamente come ora sto facendo io? Io mi chiedo: ma quella guardia giurata all’ingresso dell’ospedale ha idea di cosa voglia dire oncologica nell’espressione visita oncologica? La sua maestra gliel’avrà insegnata l’importanza degli aggettivi? No, perché una cosa è dire visita di piacere, una cosa è dire visita ad un amico, altra cosa è dire visita oncologica. Io, cara guardia giurata, ti ho detto che sono qui per una visita oncologica di mia mamma. Mia: aggettivo possessivo, genere femminile, numero singolare. Mamma: nome comune di persona, genere femminile, numero singolare. Gli oggetti e alcune guardie giurate sono senza empatia. TI ho visto

Da lontano

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La Giornata Mondiale del Malato, istituita ventun anni fa da Giovanni Paolo II, non è mai stata una ricorrenza popolare. Si tende anzi a dimenticarla. Molti ne ignorano addirittura l'esistenza. Il malato non fa rumore. E non solo quando langue in ospedale. Il malato tende a rinchiudersi per quella sorta di strano pudore, che lo affligge e lo umilia davanti agli altri. Si sente inadeguato. La sua prima malattia è la solitudine. Il tempo del malato procede al rallentatore. Se dovessi personificare questa giornata, le darei le fattezze di don Bruno, prete dalla tonaca lisa, impercettibile anche nella fisicità plastica e rotonda; eppure sempre lì, tra ospedali e condomini, villette e sperdute casupole. Nelle sue visite, e alla comunità, non manca mai di ricordare una vecchina, un bambino, una persona adulta o un giovane (sì, soffrono pure i giovani, spesso più di noi) che lui conosce ad uno ad uno, e che resta accartocciato dietro persiane mute, a osservare lo scorrere del