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Giovanni Ruccia - Gocce che riflettono

"Imprigionata in una goccia d'ambra, un'ape si nasconde, risplendente, prigioniera nel proprio nettare" Così scriveva nel 1° secolo D.C il poeta latino Marziale in uno dei suoi più celebri epigrammi, un genere poetico di cui l'ultimo delizioso lavoro di Giovanni Ruccia mutua sapientemente la rarefatta icasticità, fondendola con la levità minimale degli haiku e i suggestivi cromatismi di gocce liriche cangianti, caleidoscopiche, mai identiche a se stesse. Proprio come quelle che sembrano danzare e volteggiare nella copertina della raccolta. Nel solco di uno stile sempre più consolidato ed originale, ritroviamo, magistralmente incastonato tra micro-componimenti asciutti ed essenziali, un quadro figurativo di avvincente bellezza, scandito da immagini, chiaroscuri, riflessioni, memorie che si affastellano con pudore e quasi mistica sospensione tra le pagine dell'opera. Una raccolta di aforismi poetici assolutamente convincente, attraversata da una tensione sottile