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26.6.22

La passione senza tempo dell'artista di Subbuteo \ calcio da tavolo ., Bentornato orso gentile, a settembre tour della convivenza sulla Majella ., Giulia Pession, a 19 anni confuta Eraclito e diventa campionessa mondiale di filosofia: “Non esiste il logos, ognuno ha idee proprie”

 
La passione senza tempo dell'artista di Subbuteo

  Una  passione senza  tempo  quella  del Subbuteo ovvero il calcio  da tavola    , riscoperta  in quanto   A settembre l'Italia ospiterà i mondiali. E in Toscana c'è chi rievoca maglie e campioni vintage, il perchè esso sia ancora  una passione   o una  cosa  che non  muore  e  che ancora     resiste    alla tecnologia     come potete vedere  nel video  sotto  



                                         di Margherita Cecchin


il Subbuteo o meglio il calcio da tavolo Nato 75 anni fa, il calcio da tavolo non si arrende alla tecnologia. Infattti secondo quanto trovato su wikipedia : << ..... Nel corso degli anni novanta l'azienda produttrice del gioco (la Waddingtons Games), fu acquisitadall'azienda statunitense produttrice di giocattoli Hasbro la quale, però, nel 2000 interruppe la produzione del gioco considerandolo non più competitivo nei confronti dei nuovi videogiochi di argomento calcistico. La produzione del gioco è continuata, in Italia, fino al 2003 grazie ad una licenza concessa al distributore locale, la ditta Edilio
Parodi, che ha inoltre creato una nuova versione del gioco da tavolo chiamata "Zëugo" (gioco in genovese). Il marchio Subbuteo è ricomparso ufficialmente in Italia nel 2009, grazie a una collana edita dalla Fabbri Editori su licenza Hasbro e distribuita nelle edicole.
In Italia esiste un movimento organizzato, detto "Old Subbuteo", che tende a replicare il medesimo gioco degli anni settanta e ottanta utilizzando materiali dell'epoca oppure fedeli riproduzioni attuali.
La Federazione Italiana Sportiva Calcio da Tavolo (di seguito FISCT) a partire dal 2013 ha creato un circuito denominato "Subbuteo" nel quale è possibile gareggiare con materiali dell'epoca o repliche. Nel 2012 la Hasbro tentò di rivitalizzare il marchio Subbuteo proponendo il prodotto sulla falsariga delle prime figurine Subbuteo di cartone e distribuendo nelle edicole bustine per completare le formazioni da schierare. Il tentativo si rivelò un errore di merchandising per un prodotto che è sempre stato commercializzato come gioco pronto, e venne quindi abbandonato. Successivamente l'azienda commercializza di nuovo, con un catalogo di proposte minimo, le tradizionali composizioni dello scatolame Subbuteo apportando le ormai ben note modifiche alle figurine dei calciatori nel nuovo materiale antiurto in voga in buona parte dei prodotti di calcio da tavolo.
Tra i progetti principali vi è la diffusione del gioco del Subbuteo, nelle sue discipline Subbuteo/Calcio Tavolo, verso una platea sempre più vasta, con il coinvolgimento dei più piccoli, mediante attività mirate presso gli istituti scolastici e tramite l’organizzazione di tornei a livello regionale e nazionale, per giocatori di entrambi i sessi, per gli under 16 e per i soggetti diversamente abili.
Il 27 ottobre 2018 viene presentata a Roma la Lega Nazionale Subbuteo (di seguito LNS), associazione che rappresenta il settore nazionale Subbuteo di OPES, Ente di promozione sportiva affiliato al CONI.
LNS ha come proprio obiettivo primario la promozione e lo sviluppo del Subbuteo/Calcio Tavolo, nel pieno rispetto dei valori della sportività e dell’associazionismo.>> 
 continua  su https://it.wikipedia.org/wiki/Subbuteo

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Tra gli esemplari dell'Appennino abruzzese abituati alla presenza dell'uomo. Ora hanno ripreso a riprodursi. E il Wwf organizza un progetto per aiutare la convivenza .  
Parte il primo ‘Tour della Convivenza – Bentornato orso gentile’ che dal 7 all’11 settembre si snoderà nei territori del Parco Nazionale della Maiella dove la presenza dell’orso bruno marsicano è sempre più tangibile, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini affinché una popolazione stabile di orso marsicano possa insediarsi, riprodursi e svolgere il suo ruolo ecologico nell’ecosistema: lo sforzo è annullare o minimizzare le minacce antropiche per questa specie chiave della fauna protetta dell’Appennino. ... segue  su  https://www.ilportaledibirillo.it/bentornato-orso-gentile-sulla-majella/

per    saperne  di più  e  del perchè  ciò sia importante     vedere   questo video   
di   di  Chiara Nardinocchi

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  chi lo dice che   I giovani non hanno voglia di rimboccarsi le maniche? Qualcuno lo vada a dire a Giulia Pession che a 19 anni ha confutato Eraclito, diventando campionessa mondiale di filosofia. La studentessa valdostana, di Saint-Christophe, alunna del quinto anno del liceo classico ‘XXVI Febbraio’ di Aosta, ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi Internazionali di Filosofia, che si sono tenute a Lisbona dal 26 al 29 maggio. La ragazza ha conquistato il titolo superando altri 87 finalisti provenienti da 42 nazioni in tutto il mondo. E una menzione speciale è stata poi assegnata a Giovanni d’Antonio del liceo classico e scientifico ‘Torricelli’ di Somma Vesuviana. Due giovani ragazzi, l’orgoglio dell’Italia.
Giulia Pession, 19 anni, valdostana, ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi Internazionali di Filosofia (Foto / Facebook / Giulia Pession)

ha vinto  Ha vinto il titolo mondiale in Portogallo, ora affronta l'esame di Stato nella sua Valle d'Aosta nel video di Alessandra Del Zotto
 Intervista alla giovane che ha fatto dello studio una passione

12.5.13

ecco come fare del carcere uno strumento di repressione Il recupero dei carcerati può passare anche attraverso il lavoro di salvaguardia della memoria di un istituto di pena.



dalla nuova  sardegna online 

Detenuti archivisti fanno rivivere la colonia penale di Tramariglio

Il recupero dei carcerati può passare anche attraverso il lavoro di salvaguardia della memoria di un istituto di pena. È quanto accaduto a sei detenuti che, ammessi al lavoro esterno, hanno catalogato e digitalizzato registri e schede della vecchia colonia agricola

ALGHERO. Quando hanno cominciato a frugare negli scantinati umidi di San Sebastiano, gli altri detenuti di certo non li invidiavano. Cercare vecchi fascicoli della colonia penale agricola di Tramariglio tra scarafaggi, topi, escrementi e polvere, non può essere un premio. Anzi, sulle prime è sembrata persino una pena accessoria per chi di problemi con la giustizia ne ha già abbastanza. La squadra di sei «scelti» per l’articolo 21 (il lavoro all’esterno del carcere) era una sorta di miscela esplosiva quando, un anno fa, è cominciata l’esperienza: condanne per omicidio, rapina e furto, traffico di droga. C’era un po’ di tutto e la scommessa era solamente sulla durata: quanto resisteranno? Se lo chiedevano in tanti. Invece Lorenzo Spano, 59 anni,; Daniele Uras, 40; Roberto Varone, 43; Simone Silanos, 36; Giuliano Usala, 46, non hanno mai mollato. All’appello manca solo Davide Aristarco che, nel frattempo, ha concluso il percorso carcerario ma ha lasciato testimonianze concrete (disegni e illustrazioni) del lavoro svolto. Gli altri, il lunedì, mercoledì e venerdì, escono la mattina dalla casa circondariale di via Roma, a Sassari, e vengono accompagnati nel laboratorio del Parco regionale di Porto Conte, a Tramariglio, dove stanno completando la digitalizzazione degli archivi: hanno ripulito e schedato 1190 registri e 290 fascicoli (52 metri lineari di documentazione). Una ricerca imponente, tra articoli delle cronache del tempo per poi passare alla scannerizzazione e all’archiviazione dei materiali. Ogni volta che tiravano fuori un fascicolo relativo a Tramariglio (anche perchè negli scantinati non c’era un ordine per località ma solo tanta confusione e degrado, alla fine esultavano). Così i detenuti che lavorano sono diventati protagonisti del progetto che fa riemergere tutta la storia umana inedita di Tramariglio: ritmi di vita dei carcerati, storia delle evasioni, racconti sulle attività lavorative, la vita sociale dei secondini. E poi lettere, memorie, racconti e persino libri, tutti rigorosamente scritti a mano. Il prossimo mese, proprio a Tramariglio, nel cuore del Parco di Porto Conte, sarà allestita una mostra che rende evidente l’attività svolta dal gruppo di detenuti nell’ambito del progetto voluto da Parco con l’amministrazione penitenziaria e l’Archivio di Stato di Sassari. Si sta definendo un elenco informatico che prelude al riordino virtuale delle serie archivistiche ed è stato recuperato materiale storico: manette, divise, oggetti dei detenuti, utensili da lavoro. L’aspetto più innovativo dell’iniziativa - che ha permesso ai sei lavoratori di acquisire la qualifica per un futuro reinserimento nel lavoro - riguarda il coinvolgimento dei detenuti come risorse propositive, nel senso che hanno avuto un ruolo primario nella interpretazione e l’elaborazione dei fatti. In pratica hanno messo a disposizione la loro esperienza di vita vissuta, tra errori, punizioni, drammi e speranze, per rileggere vicende e documenti di prigionieri di tanti anni fa. Analisi, discussioni e confronti, valutazioni finali che aggiungono significato alle altre iniziative del Parco di Porto Conte, dove è stato scelto di «dare un’anima al luogo» con la progettazione del museo del carcere (in larga parte già in funzione e visitabile). Il lavoro sporco, alla fine, ha pagato. I detenuti impiegati nel progetto di digitalizzazione degli archivi hanno acquisito la qualifica di esperti anche tra le celle di San Sebastiano. In tanti hanno cominciato a chiedere informazioni: «Cosa c’è in quegli archivi, cosa avete trovato?». Ogni giorno così, sempre più curiosi. E loro professionali e fedeli alla consegna: «Non possiamo dire niente, dobbiamo rispettare il segreto». Anche così si ricostruisce un uomo.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...