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29.1.20

I GIUSTI DELL'ISLAM . Mussulmani che salvano ebrei dai i lager . ma di questo non se ne parla , si vedono solo i mussulmani come pericolo



lo che la giornata settimana della memoria finita è come me pensate che ...... vi capisco , ma nella foga retorica celebrativa ci si è , volutamente dimenticati e ignorato ( salvo eccezioni ) che fra coloro che salvarono gli ebrei ci furono anche 

I GIUSTI DELL'ISLAM



E di qualche anno fa  , più precisamente del 2009  Una mostra «Giusti dell’islam» - promossa dal Centro di cultura e attività missionaria Pime di Milano e curata da Giorgio Bernardelli - racconta alcune di queste storie. Parla di due bosniaci, tre albanesi, due diplomatici turchi e un iraniano che con il loro coraggio salvarono alcune decine di ebrei  e  che    viene  ripetuta  anche  quest'anno  come dimostra questo articolo   (  suggeritami  da  una  di  quelle  eccezioni  di cui  parlavo prima   la  compagna  di  strada   ed autrice  decennale   del nostro   blog   DAniela  Tuscano ) di repubblica  https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/01/28/  del riportato  sotto 










I musulmani che durante il nazismo salvarono gli ebrei, la loro storia in una mostra
"Giusti dell'islam" è il titolo dell’allestimento che parla dei musulmani nell'elenco dei “Giusti tra le nazioni”

                   di ZITA DAZZI

Una mostra per riscoprire le storie dimenticate di alcuni musulmani che durante la persecuzione nazista salvarono la vita ad alcuni ebrei e un incontro a più voci fra cristiani, ebrei e musulmani per favorire il dialogo interreligioso in occasione della Giornata della Memoria 2020. L'associazione ChiAmaMilano e "Casa Comune" propongono nella sede di via Laghetto 2, dietro alla Statale, la mostra curata da Pime Milano "Giusti dell'islam" che parla dei circa 22 mila nomi che sono nell'elenco dei “Giusti tra le nazioni” censiti dallo Yad Vashem, il memoriale della Shoah a Gerusalemme. Fra questi ci sono settanta musulmani. Persone che - in nome di valori islamici - si diedero da fare per salvare la vita ad alcuni ebrei durante la persecuzione nazista. Con questo loro gesto hanno ricordato che la frase del Talmud "Chi salva una vita salva il mondo intero" compare anche nel Corano. Un invito ad andare oltre le generalizzazioni facili nella percezione dell’altro e delle sue aspirazioni.
Attraverso i suoi 14 pannelli, la mostra "Giusti dell’islam" - aperta dalle 10 alle 20 fino al 1° febbraio e promossa dal Centro di cultura e attività missionaria Pime di Milano e curata da Giorgio Bernardelli - racconta alcune di queste storie. Parla di due bosniaci, tre albanesi, due diplomatici turchi e un iraniano che con il loro coraggio salvarono alcune decine di ebrei. Inoltre rende conto del lavoro compiuto dallo storico americano Robert Satloff, il primo a proporre ufficialmente allo Yad Vashem un arabo come candidato «Giusto tra le nazioni». La mostra è a disposizione di scuole e amministrazioni locali per attività culturali legate al tema del rapporto tra religioni e identità diverse. Venerdì 31 gennaio alle 11 ci sarà un incontro pubblico fra Pierfrancesco Majorino eurodeputato Pd, Khalid Chaouki, ex presidente della Grande Moschea di Roma, Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista, Giorgio Bernardelli del Pime, ideatore della mostra, don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Casa della carità "A. Abriani", e Gabriele Nissim, presidente di Gariwo (l'associazione milanese che gestisce il giardino dei Giusti a Montestella), con un saluto di Milly Moratti. A introdurre l’incontro sarà Daniele Nahum, e parteciperanno alcune classi del Liceo classico Manzoni e dell'Itt Artemisia Gentileschi.rgomenti



Un vagone di uno dei treni con
 i quali vennero deportati gli ebrei (ansa)
Inoltre rende conto del lavoro compiuto dallo storico americano Robert Satloff, il primo a proporre ufficialmente allo Yad Vashem un arabo come candidato «Giusto tra le nazioni». per riscoprire le storie dimenticate di alcuni musulmani che durante la persecuzione nazista salvarono la vita ad alcuni ebrei Tra i circa ventiduemila nomi dei “Giusti tra le nazioni” censiti dallo Yad Vashem, il memoriale della Shoah a Gerusalemme, figurano anche quelli di settanta musulmani. Persone che - in nome di valori islamici - si diedero da fare per salvare la vita ad alcuni ebrei durante la persecuzione nazista.Con questo loro gesto hanno ricordato che la frase del Talmud «Chi salva una vita salva il mondo intero» compare anche nel Corano. Oggi, però, sono i più dimenticati tra i Giusti, perché politicamente scorretti sia per tanti ebrei sia per tanti arabi. Sono infatti un invito ad andare oltre le generalizzazioni facili nella percezione dell’altro e delle sue aspirazioni.
Pe r chi avesse  qualcosa  d'obbiettare   questa   è la mia risposta  
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