Contemporaneamente alla legalizzazione ( ed era ora ) all'ordine del giorno negli Usa e negli altri paesi europei , arriva la legalizzazione delle opere murarie dei writer prodigalmente graffiti ( qyui il sito non lo fa copiare e non riesco a catturarlo e blogger non permette \o forse sono io che non riesco a farlo a mettere il file pdf ) qui l'url preso da repubblica del 24\6\2012 sia ha in sardegna , più precisamente ad Orgosolo , un lieto ritorno ed un restauro e nuove creazioni dei famosi Murales
N.b le ora poichè le altre foto dei i murales sono una più bella ed mi è difficile scegliere le riporto tutte sotto alla fine del post quindo continuiate a leggere ovviamente i diritti sono della nuova sardegna
Tutto è cominciato con l'idea di rendere il giusto tributo a Vittorio De Seta, il regista di "Banditi a Orgosolo" scomparso nel novembre scorso. Calabrese di nascita ma orgolese a buon diritto, e non solo per la cittadinanza onoraria che gli è stata attribuita pochi anni prima della morte, De Seta è l'autore di un film che per il paese barbaricino è ancora una sorta di monumento nazionale, la storia narrata quasi in prima persona di una stagione di povertà e di violenza, quella della fine degli anni Cinquanta, che prima di allora i media non avevano mai saputo o voluto raccontare. Mancava, a Orgosolo, tra le centinaia di murales, uno che raffigurasse il grande regista, che nell’ultima visita aveva donato al comune la sceneggiatura originale del film e altre testimonianze del set. L’idea di fare un piccolo museo con questo e altro materiale del film si è persa nei meandri della burocrazia, o forse per colpa di una disfida politica in nome dell’alternanza tra destra e sinistra che a Orgosolo, di elezione in elezione, è rigidamente osservata.Così ci ha pensato Francesco Del Casino, il padre del muralismo di Orgosolo, a ricordare De Seta con un’opera realizzata proprio nella facciata di quel museo mai nato. Ma Del Casino è uno che non si risparmia, e nel giro di qualche giorno ha affrescato quasi tutta la strada .Gli altri murales sono nati un po’ per associazione di idee. Ecco infatti apparire sui muri di una via parallela a Corso Repubblica il volto intenso di Gian Maria Volonté, accompagnato da una poesia scritta dalla figlia Giovanna Gravina a poche ore dalla morte, il 6 dicembre 1994, durante le riprese in Grecia di un film diretto da Anghelopulos. Il legame con De Seta e “Banditi a Orgosolo” è presto detto: nel film, girato in presa diretta con dialoghi in sardo e doppiato in italiano secondo le consuetudini dell’epoca, a prestare la voce al protagonista Michele è proprio un giovanissimo Volonté, anche se non compare nei titoli di coda. L’altro omaggio a “Banditi a Orgosolo” riguarda il bambino, il fratello minore del latitante. Come è noto De Seta scelse gli attori tra la popolazione del paese. Il pastorello che venne “scritturato”, Peppeddu Cuccu, è oggi ritratto in una scena del film del 1959 e, accanto, in un’immagine tratta da “Sonetàula”, l’opera di Salvatore Mereu ispirata al romanzo di Peppino Fiori. Dopo anni di dura emigrazione, Peppeddu Cuccu vive di nuovo a Orgosolo. Il regista dorgalese, alcuni anni fa, mentre girava un documentario sui luoghi di “Banditi a Orgosolo” accompagnato proprio da De Seta, lo conobbe e gli promise che avrebbe ritagliato per lui un ruolo nel suo prossimo film. E così è stato. Gli altri murales realizzati in